Ormai ci siamo: domenica inizierà l'attesissimo Mondiale in Qatar, con il match d'apertura che vedrà sfidarsi i padroni di casa e l'Ecuador.

Ci si aspetta un Mondiale spumeggiante e spettacolare con un tasso tecnico elevatissimo, probabilmente il più alto nella storia della competizione. Starà a campioni del calibro di Messi, Ronaldo e Neymar, solo per citarne alcuni, mantenere sempre al Top il livello di spettacolarità e agonismo, andando così ad allontanare ombre e polemiche, ormai all'ordine del giorno, riguardanti la scelta del paese ospitante. Tra le favorite troviamo le solite note, Nazionali che ad ogni Mondiale partono con l'ambizione di arrivare fino in fondo, e che vantano tutte almeno un successo nella massima competizione calcistica. Parliamo di Brasile, Germania, Argentina, Spagna, Francia ed Inghilterra.

Tuttavia fra queste, c'è una compagine che in quanto a talento e qualità tecniche ha poco da invidiare ai colossi appena citati. Sono i "Diavoli Rossi" del Belgio, di mister Roberto Martinez, che nell'ultimo mondiale in terra Russa nel 2018, hanno ottenuto il loro miglior risultato nella competizione, piazzandosi sul gradino più basso del podio grazie al successo sull'Inghilterra nella finale per il 3°/4° posto. Eppure quel risultato non fu affatto una sorpresa né tantomeno una casualità. Infatti, parlando della storia calcistica recente del Belgio, si è spesso parlato di Generazione d'Oro, riferendosi ad un gruppo di calciatori di assoluto talento, cresciuti insieme e giunti ormai all'apice della propria carriera. Il Belgio può infatti contare su giocatori tra i migliori al mondo, che militano nei migliori club d'Europa: da De Bruyne a Courtois, da Lukaku ad Hazard, senza dimenticare Carrasco e l' ex Napoli Mertens

Possiamo perciò parlare del decennio più splendente e prolifico per la nazionale Belga, che mai aveva raggiunto un livello così alto nella sua storia. Nonostante ciò, gli ultimi risultati hanno lasciato più di qualche rammarico, dando l'idea di un gruppo che non abbia sfruttato al meglio il proprio potenziale. Tolto il super Mondiale Russo, dove solo i futuri campioni della Francia furono in grado di regolare il Belgio, la squadra di Martinez ha enormemente deluso negli ultimi 2 Europei, venendo eliminata entrambe le volte ai Quarti di Finale, nel 2016 dal modesto Galles, nel 2021 dagli Azzurri di Mancini. De Bruyne e compagni, inferiori a pochi dal punto di vista prettamente tecnico, hanno sempre fallito l'ultimo Step, quello mentale di saper reggere il confronto con avversari storicamente più abituati alle grandi sfide.

Per via degli ultimi risultati non all'altezza delle aspettative, il Belgio arriva a questo Mondiale non più con l'etichetta di essere una delle favorite: in molti credono infatti che la Generazione d'Oro abbia ormai fatto il suo tempo. Questo potrebbe essere un aspetto da non sottovalutare, che potrebbe togliere molte pressioni e far esprimere al meglio il gruppo di Martinez. Il C.T ha confermato gran parte del blocco squadra degli ultimi  tornei internazionali. Giocatori come De Bruyne, Courtois, Alderweireld , Vertonghen, Witsel, Lukaku, Mertens e Hazard sono giunti al loro 3° Mondiale e vanno a comporre quella che è la spina dorsale della squadra. Al loro fianco non mancano tuttavia giovani dal grande potenziale al loro primo Mondiale, come Debast, Doku, e il Milanista De Ketelare, oltre a calciatori che negli ultimi anni hanno finalmente trovato la loro dimensione, come Thorgan Hazard, fratello di Eden, e Trossard.  Martinez ha quindi a disposizione un gruppo di assoluto livello, che proverà a ripetere quanto di buono fatto in Russia. 

L'assetto tattico è l'ormai consolidato 3-4-2-1, dove molto ruota attorno alle figure di Romelu Lukaku, miglior maracatore della nazionale Belga, che ha vissuto mesi travagliati a Milano e che sarà al Top probabilmente per la fase ad eliminazione diretta, Kevin De Bruyne, che non necessita più di presentazioni, e Thibaut Courtois, eletto miglior giocatore dell'ultima finale di Champions League e attualmente miglior portiere al mondo. Un po' di preoocupazione lo suscita il reparto arretrato, con i veterani Vertonghen e Alderweireld non più giovanissimi, seppur sempre affidabili, affiancati da figure interessanti come Debast e l'ex Bologna Theate. Grande abbondanza sulle fasce laterali, ruolo fondamentale nel calcio di Martinez, mentre resta da capire l'apporto che potrà dare alla squadra il capitano, Eden Hazard: l' ex Chelsea sembra essersi ormai perso in quel di Madrid,  relegato costantemente in panchina da Ancelotti , ma con la maglia della sua nazionale ha sempre fornito ottime prestazioni. Averlo in ottime condizioni potrebbe rappresentare il punto di svolta per i Diavli Rossi.

La squadra di Martinez è stata sorteggiata nel Gruppo F, insieme a Croazia, Marocco, e Canada, un gruppo che si preannuncia equilibrato ma assolutamente alla portata del Belgio, che ha tutte le carte in regola per qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta. Da lì poi  potrebbero iniziare le prime insidie, infatti è tutt'altro che remota la possibilità di incrociare una tra Germania e Spagna negli Ottavi di Finale, ma si sa nel calcio, e in particolare in un Mondiale, nulla è scontato. Ciò che invece appare lampante, è che sia giunto ormai il momento della verità per De Bruyne e compagni, chiamati a togliersi l' etichetta di eterni incompiuti, e regalare un Mondiale da sogno al proprio popolo.