Niente da fare: per l'ennesima volta la nazionale dei "Tre Leoni" ha fallito l'appuntamento con il successo mondiale, che manca ormai dal lontano 1966. Anche se, in questo caso, parlare di fallimento per gli uomini di Shouthgate sarebbe forse un po' ingeneroso.
Se da un lato gli Inglesi partivano ai nastri di partenza come una delle rose più profonde e complete del torneo, c'è anche da dire che l'avversario nei quarti di finale, la Francia campione in carica, era uno dei più temibili. Il cammino di Kane e compagni fino al match con i transalpini era stato pressoché perfetto: girone vinto agevolmente, Senegal domato senza troppe difficoltà negli ottavi, migliore attacco del torneo e solamente due gol subiti( per altro ininfluenti nel 6-2 contro l'Iran). La gara con la Francia rappresentava perciò un vero e proprio banco di prova per la nazonale Inglese, che nonostante la sconfitta si è dimostrata ampiamente all'altezza dei campioni in carica, in una gara equilibratissima decisa come spesso succede dai minimi dettagli. Quei dettagli che molto spesso sembrano andare a sfavore degli inglesi , che hanno avuto la possibilità di pareggiare nei minuti finali con Kane, che ha però clamorosamente sbagliato il rigore del potenziale 2-2.
Il capitano inglese chiude così in maniera dolorosa un Mondiale comunque positivo, in cui è diventato il miglior marcatore della nazionale Inglese agganciando Rooney a quota 53 reti , fornendo ben 3 assit e segnando 2 reti in 5 match dispuati. Da segnalare nella spedizione mondiale Inglese le super prestazioni  del talento cristallino Jude Bellingham, classe 2003 in forza al Borussia Dortmund, sul quale ci sono già le attenzioni dei migliori club europei, Rashford, che chiude come Kane a quota 3 reti, e Saka, in netta ripresa dopo il pesante errore dal dischetto nella finale degli ultimi Europei.

Alcune critche sono state mosse al C.T Southgate per quanto riguarda la scelta del terzino destro, dove prima Trippier e poi Walker hanno relegato in panchina Alexander Arnold, considerato da molti uno dei migliori al mondo in quel ruolo.
Seguiranno ore di riflessione in casa Inghilterra, infatti la cocente eliminazione ha anche aperto dei dubbi riguardo il futuro dell'attuale allenatore inglese, in carica dal 2016, che ha dichiarato subito dopo la partita "Siamo delusi, eravamo qui per vincere, sentivamo di potercela fare".
Come dargli torto, arrivati a questo punto del torneo e con una possibile semifinale contro la rivelazione Marocco.
Nonostante molte critiche ricevute per i mancati trionfi ottenuti, la gestione Southgate non può però ritenersi fallimentare: in 6 anni, si contano infatti un'Europeo perso ai rigori in finale, e due spedizioni mondiali terminate la prima in semifinale (sconfitta ai supplementari contro la Croazia) e l'ultima appunto ieri, ai quarti, eliminati dai campioni in carica.

Qualcosa in più era lecito sicuramente aspettarselo, soprattutto nella finale contro l'Italia, giocata in casa a Wembley. Ma per il resto le critiche rivolte al C.T spesso sono sembrate esagerate e prive di fondamento, soprattuto se si considera quella che è la storia della nazionale Inglese, capace di vincere un solo trofeo internazionale (il  Mondiale del 1966) in più di 100 anni di storia.