Dopo la delusione di ieri la dirigenza è di fronte ad un bivio: continuare con il progetto Conte o ripartire da 0 per l'ennesima volta.

"E' stato bello.", "Ringrazio Marotta per l'opportunità e la fiducia." - Virgolettati di un Conte evidentemente amareggiato e frustrato. Le sue parole sembrano il preludio di un addio. Ma al netto della solita frecciatina ai giornalisti ("Voi sapete sempre tutto"), l'intervista post partita aveva un sapore inedito lontano dalla consueta verve a cui ci aveva abituato Conte. Occhi bassi, spallucce e verbi coniugati al passato.
E' tutto finito quindi? Non esattamente. Perché se il match in campo è terminato, ora ne comincia uno nelle stanze dirigenziali.
L'Inter è padrona del suo destino. Nonostante la sconfitta infatti la stagione è tutt'altro che fallimentare. A ricordarlo e richiamare Conte al senso di responsabilità nei confronti della società è una bandiera storica, Zio Bergomi, che al termine della partita rivolgendosi al tecnico leccese ha parlato di essere intelligenti, mettere via i rancori e ripartire insieme per non annullare i progressi fatti finora.

La dirigenza nerazzurra ha le idee chiare. Ha teso la mano nei confronti dell'allenatore consapevole che sia meglio ricostruire sulle macerie del post Siviglia piuttosto che ripartire nuovamente da zero con un nuovo tecnico, idee e filosofia di gioco. Anche perché siamo a meno di un mese dall'inizio della nuova stagione.

Poi ci sono i tifosi. Quest'anno hanno fatto tanto per Conte. Hanno dimenticato quel famoso "Stiamo godendo" del 5 Maggio, lo hanno accolto con entusiasmo, nonostante il suo nome storicamente legato ai nemici di sempre. Nonostante la delusione sono pronti a voltare pagina e sostenere questo progetto che li ha emozionati come non succedeva da tanti anni.

Sembra chiaro quindi che alla fine conterà tanto la volontà di Antonio. A lui il compito di ricucire lo strappo con la dirigenza originato dalle sue stesse parole chiarendo responsabilità ed obiettivi. Forse avrebbe voluto dimettersi sbattendo la porta con una Coppa vinta all'esordio in panchina. Adesso invece occorre sedersi di fronte ad un tavolo ed in fretta.

Cosa succederà? Vedremo. Intanto oggi, anzi ieri, in Casa Inter è cominciata l'alba del giorno dopo...