Molto è stato detto sulla sconfitta del Milan a Monza, ma forse è il caso di valutare la partita a mente fredda.

Ci sono state due follie. La prima è quella di Thiaw che, non contento di avere già fatto un fallo da ammonizione fuori area, ne fa un altro in area giustamente sanzionato con il rigore. Un fallo evitabile, visto che su Mota c'era anche il raddoppio di Gabbia, ciononostante Thiaw ha voluto allungare la gamba, ma l'ha fatto fuori tempo, per cui non ha colpito la palla ma ha sgambettato l'avversario. Questa è stata una follia, ma ci sono responsabilità dello stesso Thiaw - evidentemente ancora non pronto dopo la lunga assenza a seguito dell'infortunio - anche nel secondo e nel terzo gol presi dal Milan.

La seconda follia è quella di Jovic. Una follia perché lascia il Milan in 10 (e un professionista dovrebbe rendersi conto del rischio che corre), ma anche una ingenuità, perchè la provocazione di Izzo, che gli mette più volte entrambe le mani addosso, è evidente. Jovic c'è cascato come un pivello e la reazione istintiva gli è costata non solo il rosso, ma anche due giornate di squalifica.

Ma  il Milan ha perso la partita anche per una paio di errori di valutazione, di cui responsabile è l'allenatore. Del primo si è detto ampiamente, ovvero della scelta di un turnover massiccio quando ottime ragioni consigliavano di praticare, viceversa, il turnover nella partita contro il Rennes; sia perchè con tre gol di vantaggio all'andata il passaggio del turno difficilmente poteva essere messo in discussione nella partita di ritorno; sia anche perché la domenica successiva ci sarebbe stata la partita contro l'Atalanta, e dunque non era male fare riposare alcuni titolari nel giovedì precedente.

Il secondo errore è stato quello di volere continuare ad attaccare, dopo avere raggiunto il pareggio. Certo, l'orgoglio del Milan, che già aveva vinto in rimonta le partite di Udine e di Frosinone, spingeva ad insistere per cercare la vittoria anche a Monza. Ma a Monza, diversamente che a Udine e a Frosinone, si era in 10 contro 11 e ci voleva un po' di buon senso per capire che il Monza avrebbe smesso di difendere il vantaggio e avrebbe contrattaccato, forte della superiorità numerica. Quindi il Milan avrebbe dovuto con umiltà coprirsi in difesa e non sbilanciarsi in avanti, finendo per prendere, paradossalmente, un gol in contropiede.

Con tutto ciò, c'è un aspetto della partita del Milan che va valorizzato, un aspetto che invece viene trascurato, vista la netta sconfitta subita. Mi riferisco alla bella rimonta di due gol, pur essendo in inferiorità numerica. Una rimonta dovuta non tanto ad errori del Monza, che ha fatto quel che doveva fare, ovvero, con un uomo in più, difendere un vantaggio di due gol; ma piuttosto all'impegno e alla bravura dei subentrati, in particolare di Pulisic e Giroud. Questa rimonta, seppure vanificata dal disastroso finale, dimostra le potenzialità della squadra e dei singoli ed è motivo di conforto in vista delle partite future.