Premetto che sono tifosissimo del Milan e che fino all'ultimo continuerò a gridare "Forza Milan!", ma con tutta la rabbia che ho in corpo, voglio dire qualcosa fuori dai denti.
Un punto in tre partite, con squadre non certo di prima fascia, è una realtà difficile da accettare, soprattutto se si pensa che quei risultati si sono ottenuti non per sfortuna o per torti arbitrali, ma meritatamente, per evidente inferiorità  nei confronti di Fiorentina e Udinese. Che cosa altrimenti si dovrebbe dire della nostra lentezza e prevedibilità a fronte alla maggiore velocità, determinazione, capacità di anticipare dei nostri avversari?

E allora diciamoci anche un'altra verità: nella nostra squadra c'è una mediocrità tecnica diffusa. Sembrava che avessimo fatto un salto di qualità dopo il lockdown fino al miracolo dello scudetto dello scorso anno e fino anche alla prima parte di questo campionato. Ora sembra che siamo tornati a quello che eravamo prima, ovvero una squadra di metà classifica che lotta per qualificarsi in Europa League.

Ci sono delle chiare responsabilità della proprietà, perché ci vogliono soldi per acquistare dei campioni e la proprietà invece tiene stretti i cordoni della borsa. Ci saranno anche responsabilità del tecnico, ma sono convinto che non ci siano schemi che valgono quando la qualità dei singoli è modesta. Vediamoli questi singoli. Noi non abbiamo un Osimhen, un Di Maria, un Dybala, un Lautaro, un Immobile. Abbiamo Giroud e io lo ringrazio perché se non segna lui non segna nessun altro. Può segnare Messias, che però purtroppo ha un solo piede. Tomori, tanto elogiato l'anno scorso, sta inanellando una serie di errori sanguinosi, e Kalulu non è da meno. Maignan, che è pur sempre un grande portiere, sul primo gol di ieri sera è stato privo di reattività. Rebic e Origi non segnano manco per sogno, non è che possiamo contare sul quarantunenne Ibra per rinforzare l'attacco. Quanto a quel campione di Leao, se ci dessero 70/80 milioni bisognerebbe cederlo subito, purchè con quei soldi si acquistassero un paio di giocatori di qualità.

Infine De Ketelaere. Io sono di quelli che riconoscono il talento del ragazzo, ma questo talento mi pare sempre più chiaramente compresso da qualcos'altro. Mi pare quasi che il ragazzo non abbia fiducia in se stesso, si nasconde, non cerca di ricevere il passaggio e quando lo riceve si imbottiglia fra i difensori avversari e finisce per perdere la palla. Supererà questi limiti? Non lo so, ma certo a tutt'oggi non si può contare su di lui.
Adesso c'è la sosta, spero che dopo qualcosa cambi, ma sinceramente sono pessimista.