Mentre quell'imbarazzante carrozzone mediatico che è la cessione del Milan continua la sua corsa sgangherata tra insinuazioni inquietanti e misteri grotteschi, i tifosi del Milan sono costretti a difendersi dall'ennesimo attacco impietoso ad opera di una stampa sempre più ostile (d'altronde è chiaro, non potendo prendersela con Berlusconi e Galliani, quale miglior bersaglio se non i tifosi?). E quindi veniamo al punto: la beatificazione calcistica di Riccardo Montolivo.
Secondo alcuni giornalisti, Riccardo Montolivo è un martire e i tifosi rossoneri sono i suoi carnefici. Come al solito la stampa italiana preferisce scadere in banali e gratuite provocazioni, piuttosto che cercare di analizzare ,in modo dettagliato ed imparziale, quello che è un fenomeno che ci racconta molto della tragica realtà in cui versa la prima squadra di Milano.
Perché il capitano del Milan è così "odiato" dalla tifoseria? cosa spinge i tifosi rossoneri a rinnegarlo in ogni luogo e situazione? Quella milanista non sarà la migliore tifoseria del mondo, ma neanche la peggiore quando si parla di critiche ai calciatori (se invece parliamo di irriconoscenza nei confronti di chi ha fatto la storia del club non ci batte proprio nessuno). Quindi da cosa deriva tutto questo astio? la risposta in realtà è molto semplice, ma per comprenderla bisogna partire da lontano; da quando cioè il Milan era ancora una grande squadra. All'epoca lo spogliatoio rossonero era gestito da un gruppo di campioni assoluti, che facevano la differenza dentro e fuori dal campo (come ricorda Borriello "Mi sembrava di sognare, dovunque mi giravo vedevo capitani"), quei giocatori riuscivano a gestire autonomamente le questioni interne alla squadra e nella maggior parte dei casi si assicuravano che niente uscisse dalle mura di Milanello. Questo contribuiva a dare credibilità e spessore a tutto l'ambiente Milan. Con la gestione Montolivo invece le cose sono cambiate non poco. Il "talento di Caravaggio" ,pur non essendo l'unico responsabile, risulta comunque tra gli indiscussi protagonisti dell'inarrestabile sfacelo rossonero. Veniamo quindi ai dettagli: da quando Montolivo ha indossato la fascia di capitano siamo stati testimoni di ripetuti atti di ribellione contro allenatori e società. Celebre in questo senso il vergognoso ammutinamento ai danni di Clarence Seedorf, colpevole di aver rivelato al mondo che la rosa del Milan è composta da giocatori mediocri, a cominciare proprio da Montolivo (ma forse il pluricampione olandese non s'intende di calcio quanto il signor Borioni ;). Non solo, c'è stato anche un incremento preoccupante dei così detti "spifferi", ovvero delle insinuazioni sulle questioni private tra giocatori e addetti ai lavori, che in un ambiente sano non dovrebbero mai arrivare alle orecchie dei giornali. E nei confronti degli altri allenatori? dov'era il carisma e la leadership di Montolivo mentre lo spogliatoio rossonero si trasformava progressivamente in una bomba ad orologeria e la società (comunque non esente da colpe) era costretta a cambiare un allenatore e mezzo a stagione? Quali sono le doti che dovrebbero garantire a Montolivo la fascia di capitano? non è assolutamente un giocatore eccezionale, non ha particolari doti tecniche né atletiche. Non fa mai la differenza, né in campo né fuori e sicuramente non ha il carisma necessario per essere un leader. Le sue dichiarazioni sono sempre banali, così come il suo approccio alla partita. Molti obbiettano queste realtà evidenti, tirando in ballo la questione dei palloni recuperati, ma io vi faccio notare che giocatori "di sostanza" in Serie A ce ne sono e ce ne sono sempre stati parecchi. Eppure non credo che fareste i salti di gioia se la fascia da capitano del Milan fosse affidata ad un Migliaccio o ad un Palombo qualsiasi (sebbene entrambi abbiano dimostrato più carattere di Montolivo nel corso delle rispettive carriere). La verità è una sola ed è sotto gli occhi di chiunque: Montolivo è un protetto di Galliani. Lo stesso Galliani che non può vedere neanche scritto il nome di Paolo Maldini, ama incondizionatamente Riccardo Montolivo. Non solo, è da un po di tempo a questa parte che un idea (in parte avvalorata dai fatti) si è insinuata nella mente di chi scrive (e in molte altre a dire il vero): cioè che Galliani, soldi o non soldi, cinesi o non cinesi, stia facendo di tutto per "preservare" la leadership di Montolivo all'interno del gruppo. Altrimenti non si spiegherebbe come mai ,da molti anni a questa parte, il Condor sia totalmente restio ad ingaggiare un elemento di valore a centrocampo. Gli stessi giornalisti (o almeno quelli dotati di un minimo di onestà intellettuale) si domandano perché in Estate il Milan abbia speso la bellezza di venti e passa milioni per una serie di giocatori completamente inutili, invece di investire una cifra sostanziosa in un calciatore di qualità a cui affidare le chiavi del centrocampo.
Come già qualcuno ha fatto notare (mi perdonerà se non ricordo il nickname), lo stesso Montella ha ribadito più volte la necessità di un centrocampista, cosa che la stampa ha tradotto con la richiesta di un "vice Montolivo" (ipotesi abbastanza ridicola in realtà, perché se il centrocampo rossonero non funziona CON Montolivo, quale tipo di giovamento dovrebbe ottenere la squadra dall'arrivo di un giocatore simile e\o peggiore dell'attuale capitano?).
Cerchiamo però di concludere in breve: perché i tifosi del Milan detestano Montolivo? a dispetto dei tanti difetti sopra elencati, non si può non ammettere che in questa imbarazzante armata brancaleone chiamata Milan, l'attuale capitano non sia di certo il peggior elemento. Né da un punto di vista prettamente tecnico, né da un punto di vista comportamentale. Ma Montolivo (suo malgrado) rappresenta molto più della semplice decadenza tecnica ed economica del Milan. Egli è infatti l'incarnazione stessa della mediocrità che Galliani e Berlusconi hanno IMPOSTO ai tifosi rossoneri. L'affidargli la fascia da capitano, i continui complimenti forzati e fuori luogo, l'appoggio incondizionato alla sua gestione dello spogliatoio (a scapito di personaggi che hanno fatto davvero la storia del Milan, come il già menzionato Seedorf) e i continui rinnovi di contratto contro il volere della tifoseria stessa e (ancora più preoccupante) contro qualsiasi logica calcistica, rendono Montolivo il simbolo di tutto ciò che i tifosi rossoneri hanno imparato ad odiare negli ultimi anni. L'araldo di una gestione folle e scellerata che ha trasformato il Milan in una delle più tragicomiche barzellette a livello mondiale. I tifosi rossoneri NON POSSONO accettare che Montolivo sia il capitano del Milan, farlo significherebbe arrendersi al fatto che quella rossonera sia ormai diventata una squadra come le altre, e che questa che stiamo vivendo non sia una semplice "fase di passaggio", ma solo l'inizio di una realtà ormai consolidata che potrebbe durare per molti e molti anni ancora. Il metodo adottato da Galliani e Berlusconi per "abituare" i tifosi del Milan a questa nuova condizione di totale e definitiva mediocrità, non è poi così diverso da quello che i dittatori usano per rovesciare le democrazie in giro per il mondo. Si inizia togliendo qualche libertà minore, imponendo qualche legge "necessaria al bene comune", condannando qualche vizio "immorale" e si finisce con telecamere ad ogni angolo della strada e coprifuoco attivo dalle 19:00 di sera alla 7:00 di mattina. Allo stesso modo noi abbiamo cominciato dicendo addio alle vittorie, poi salutando i campioni, le notti di Champions e la competitività a livello nazionale. E siamo finiti col ritrovarci Montolivo capitano del Milan.
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