Al Milan è già iniziata la nuova stagione 2020-21. I paletti del Fpf, le conseguenti difficoltà nel poter fare il mercato desiderato in estate, qualche errore di valutazione nella scelta della panchina e di qualche giocatore, hanno indotto Maldini e Boban a prendere soluzioni drastiche sin da questo gennaio, riportando un po' di quella sana programmazione che era la normalità all'epoca del trentennio berlusconiano.

L'aria da "Fuori Tutto" che sta caratterizzando il presente del Milan a mio avviso cela in realtà la precisa volontà di sbarazzarsi di tutti coloro che hanno dimostrato di non essere da Milan al presente e in prospettiva futura. Capello ebbe a dire "si possono sbagliare gli acquisti, non le cessioni" (io sono straconvinto che la scelta su Cutrone sia stata perfetta), sembra la flosofia che sta accompagnando il mercato di questo gennaio.

Per essere da Milan non bisogna essere solo capaci, bisogna anche avere una personalità forte, capace di giocare dentro uno stadio come San Siro e sopportare l'enorme pressione che vi si vive e che comporta l'indossare questa maglia: Maldini e Boban queste cose le sanno benissimo. Da qui l'addio ai Caldara, ai Paquetà e ai Piatek.

A tal proposito, in molti hanno scritto che l'essere stato un grande o grandissimo calciatore non comporta che si sarà anche un grande dirigente: è verissimo, sono due professioni diverse, la competenza in uno non determina la competenza nell'altro. Ma, di contro, l'essere stato un grande o grandissimo calciatore comporta che sai distinguere un brocco da un purosangue, perché, come capitato a Boban e Maldini, con i grandi e grandissimi giocatori ci hanno vissuto e giocato fianco a fianco per 15-20 anni. Il caso Theo ne è una dimostrazione e purtroppo Todibo non si è convinto: e mi aspetto la stessa crescita da Leao e Bennacer. Di contro, le campagne acquisti fatte nel recente passato stanno dimostrando tutti i limiti di chi le ha fatte: i Suso, i Calhanoglu, i Kessie dimostrano che chi non ha giocato al calcio ha difficoltà a distinguere i purosangue e che se ci prende è più un caso che una abilità.

Io inviterei tutti i fratelli milanisti ad una maggiore pazienza e fiducia. A mio avviso Maldini e Boban stanno lavorando per il Milan che verrà. Boban ha detto che avrebbero fatto un mercato compatibile con le "possibilità che ci daranno". Stanno vendendo per rimediare i soldi necessari a fare gli acquisti necessari per la seconda parte della stagione, sempre dovendo rispettare quei limiti di budget che l'Uefa pone, e non solo la proprietà (continuo a domandarmi: ma Gazidis quando ci fa vedere cosa sa fare?), oltre al fatto che a gennaio sul mercato non ci finiscono i migliori, ma al massimo bravi giocatori o giovani potenziali campioni delusi dalle esclusioni patite fino a questo momenot della stagione: a causa di un nuovo schema di gioco che li ha esclusi (Politano e Kijaer) o perché ancora troppo giovani e con davanti campioni affermati (Todibo).

La seconda parte della stagione a mio avviso non darà grandissime soddisfazioni, ma io sono convinto che si  stanno gettando ottime basi per la stagione 2020-21: il fpf  continuerà ad esserci, ma sono sicuro che Maldini e Boban sapranno scegliere ottimi giocatori.