Certi amori non finisco, fanno dei giri immensi e poi ritornano...
Così Antonello Venditti, in una delle sue più celebri canzoni; ed è forse questa la frase che può descrivere al meglio il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli. Già, perché son passati ben 10 anni dall'ultima volta in cui Mazzarri sedette sulla panchina del San Paolo. In questi 10 anni sono cambiate tante cose, in primis il nome dello stadio: non più San Paolo, ma Diego Armando Maradona.

In quest'ultima decade il buon Walter non è riuscito a confermare quanto di buono visto a Napoli, forse perché ha allenato squadre sbagliate nel momento sbagliato e finendo con l'essere esonerato in tutte le sue esperienze.
Dopo il Napoli ha allenato l'Inter in uno dei momenti più complicati della sua storia, riuscendo a concludere al quinto posto la prima stagione, ma finendo esonerato dopo solo 11 giornate del campionato successivo.
Successivamente arrivò il Watford: esperienza probabilmente condizionato dalle difficoltà avute nel farsi comprende dai suoi calciatori, a causa della lingua. In Premier League riuscì a concludere il campionato, ma finendo al 17° posto. Ben lontano dalla aspettative di inizio stagione, motivo per il quale non fu riconfermato per la stagione successiva.

Dopo l'esperienza inglese è arrivato il Torino, con il quale ha ottenuto il miglior risultato di questi anni, riuscendo a portare i granata a disputare i preliminari di Europa League, ma non riuscendo a qualificarsi per la fase a gironi a causa della sconfitta con i Wolves (il proseguo della stagione lo portò a essere esonerato).
L'ultimo club allenato fu il Cagliari, con il quale trovò enormi difficoltà e alla fine venne esonerato a due giornate dalla fine del campionato.

Adesso Mazzarri ha una grande opportunità per rilanciarsi, tornando ad allenare una squadra di altissimo livello, ma ancora una volta arriva in una squadra in cui far bene sarà tutt'altro che facile.
A complicare il tutto si ci è messo un calendario che peggio non poteva essere: Atalanta, Real Madrid, Inter, Juventus e Sporting Braga. Queste le prossime 5 partite del Napoli, con solo le partite contro Inter e Braga da giocare in casa.
Queste 5 partite diranno molto del futuro della stagione dei Partenopei, soprattutto per quanto diranno per il passaggio del turno di Champions. I risultati del campionato non saranno determinati per il continuo del campionato, in quanto ancora non siamo manco alla fine del girone d'andata, ma se dovessero andare male, la cosa complicata sarà gestire l'ambiente e le pressioni che avranno i giocatori ogni volta in cui scenderanno in campo.

Un altro tema importante sarà quello di capire quanto i giocatori riusciranno a seguire il proprio tecnico, in quanto è chiaro a tutti che esso è solo un mero traghettatore.
L'ultimo aspetto chiave è quello tattico. Sembrerebbe che Mazzarri intenda confermare il 4-3-3, nonostante abbia sempre utilizzato la difesa a 3 nelle squadre da lui allenate. Riuscisse a fare bene anche utilizzando uno schema diverso sarebbe una grossa dimostrazione di crescita, in quanto dimostrerebbe di riuscire ad adattare le sue idee in base ai giocatori a disposizione, caratteristica molto importante per gli allenatori moderni.

Il tempo è poco per Mazzarri e ciò fa un po' ridere, visto che famose sono le immagini che lo ritraggono invocare del tempo extra nel corso delle partite.