Diciamolo con grande chiarezza: quello che è accaduto ieri in Serie A rasenta i limiti della follia, e qualcuno deve assumersene la responsabilità. Le cose accadute sono tante, quindi andiamo con ordine spiegando nel dettaglio questa assurda giornata di campionato.

La certezza è una sola, delle 10 partite in programma solo 6 si sono regolarmente disputate, le altre tutte rinviate, o meglio, bloccate dalle ASL. Ebbene sì, perchè nonostante i tantissimi positivi che negli ultimi giorni sono venuti fuori, la Lega ha deciso di non decidere, applicando un solo mantra: si deve giocare!
Nessun problema direte voi, e invece è proprio questo il fulcro principale della questione: applicando questo ragionamento la Lega di Serie A ha fatto finta di niente, fregandosene degli oltre cento giocatori contagiati, decidendo di programmare regolarmente la prima giornata di ritorno come se niente fosse, come se tutto quello che succede al di fuori del campo da gioco appartenesse ad un altro mondo.
Il risultato? Le ASL sono dovute intervenire e, facendo semplicemente il proprio lavoro, sono state costrette a bloccare alcune squadre. Anche qui però ci sono delle cose poco chiare, ma torneremo su questo argomento in seguito.

Tornando al disastro creato dalla Lega, è difficile pensare che si possa far peggio di quanto descritto finora. E invece no, le assurdità sono continuate con la brillante idea di riunirsi in seduta straordinaria per approvare un nuovo protocollo soltanto mercoledì sera, quindi a poche ore dall'inizio delle partite, e per giunta soltanto in seguito allo stop delle ASL che avevano già bloccato Torino, Salernitana, Bologna e Udinese, impedendogli di scendere in campo. Come se non bastasse, per rendere ancora più surreale il tutto, la Lega ha fatto scendere in campo giocatori e arbitri, facendosi consegnare le distinte ufficiali, anche su campi dove già si sapeva che non si sarebbe giocato. E' finita qui penserete, e invece no, perchè soltanto ieri sera è arrivato un comunicato della Lega che entra a gamba tesa sulle decisioni delle ASL, sostendendo come le decisioni prese da quest'ultime siano illegittime.

Per quanto riguarda le ASL una cosa per onor del vero va detta, come è possibile che abbiano bloccato determinate squadre con dei focolai, mentre altre siano potute scendere tranquillamente in campo? Come mai una squadra come il Bologna, con 8 positivi dichiarati è stata bloccata e, una squadra come il Sassuolo, con lo stesso numero dei positivi è potuta scendere in campo? Sembra evidente che ci sia stata una mancata equità nelle decisioni, il che lascia ancor più basiti visto che in questo caso a prendere delle decisioni siano autorità sanitarie, che in quanto tali dovrebbero applicare le stesse norme. 

Il morale di tutto ciò? Il campionato è in totale confusione, non vi è certezza se le partite non disputate saranno giocate in seguito o se verranno applicati dei 0-3 a tavolino (con relativi ricorsi e contro-ricorsi) e le prossime giornate di campionato rischiano di vivere lo stesso copione di questa appena terminata. Perchè, nonostante nel nuovo protocollo della Lega viene stabilito che "con 13 giocatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, la partita sarà regolarmente disputata secondo calendario [...] pena lo 0-3 a tavolino" le ASL potranno comunque decidere di bloccare le squadre in caso di necessità, facendo cosi ripiombare il campionato in un vortice senza uscita. 

Ma quello che più di tutto fa storcere il naso è che questa situazione si è creata dopo ben due anni dall'inizio della pandemia, e la totale impreparazione in un contesto del genere dimostra la più totale mancanza di programmazione da parte dei dirigenti della Lega, incapaci di trovare una soluzione adeguata al problema. In un mondo normale, vista la circostanza attuale, queste due prime giornate sarebbero state rinviate, cosi come è stato deciso in Serie B e in Serie C. In un mondo normale la Lega avrebbe dovuto chiedere al Governo un incontro per trovare una soluzione ad hoc, ed in caso di provvedere al ripristino della bolla-ritiro per cercare di isolare il più possibile i giocatori da qualsiasi contatto esterno; ma soprattutto, in un mondo normale, non avremmo mai visto quello che è accaduto in occasione di Juventus - Napoli, dove si sono toccati picchi di livello tragi-comico; infatti, dopo la decisione della ASL di Napoli di far partire la squadra, si è scoperto, mentre la stessa era in volo direzione Torino, che tre dei convocati non avrebbero potuto giocare perchè costretti alla quarantena. Si è passati così dalla prima decisione di farli partire, al non farli giocare, fino alla possibile scelta ( folle ) di farli scendere in campo muniti di mascherina. Alla fine i giocatori sono scesi regolarmente in campo poichè secondo il Napoli le norme entrerebbero in vigore soltanto dal 10 Gennaio, senza alcuna certezza delle sanzioni che potrebbero essere commutate in seguito, sia al club che ai singoli calciatori.

Ora qualcuno deve avere il coraggio e la serietà di prendersi la responsabilità di quel che è accaduto e di quel che accadrà, e sopratutto c'è bisogno di una linea comune per tutti, che non lasci spazio a interpretazioni e a scelte diverse in situazioni uguali; perchè quello che ci rimane di questa prima giornata del 2022 è un caos totale e delle decisioni che lasciano sbigottiti, con i tifosi uniche vittime di questa situazione, come sempre.