Con una giornata ancora da giocaree con punti pesanti ancora da assegnare, proviamo a fare un bilancio del cammino di Rino Gattuso sulla panchina del Milan.

Qualcuno ha esaltato le sue doti da motivatore, altri, ex presidente compreso, l’ha fortemente criticato per la mancanza di gioco e di spettacolo.

Ma cosa dicono i numeri?

Innanzitutto un confronto doveroso va fatto col suo predecessore. Non c’è storia! Con una giornata ancora da disputare Rino ha permesso alla squadra di conquistare 36 punti, contro i 25 del girone di andata con la guida di Montella.

Non solo, se il problema evidente della stagione e la carenza realizzativa, la difesa con Gattuso ha fatto il salto di qualità, 14 gol subiti contro i 25 della prima parte di stagione.

Se poi confrontiamo il ruolino di marcia del Milan con le altre squadre si evidenzia un andamento da 3° posto del tecnico calabrese contro un 11° posto del tecnico, anche, ex Siviglia.

Ma, statistiche alla mano, proviamo ora a confrontare quanto fatto da Rino con l’andamento delle ultime due stagioni in cui il Milan ha vinto lo scudetto: 2003-2004 e 2010-2011.

Bene, la media punti in entrambe le ultime annate vittoriose è di 41 punti a girone, con la differenza che nel 2003-2004 le partite erano 17 e non 19.

Se, come i tifosi del Milan sperano, il sesto posto sarà raggiunto a quota 39, non possiamo dire che i numeri non siano dalla parte di Rino.

Certo la squadra deve ancora crescere. Il gioco, a tratti piacevole, va ancora migliorato e anche la tenuta mentale va stabilizzata. Una cosa però è certa, Gattuso non è solo un motivatore è un buon allenatore che può salire gradini insieme al suo gruppo, giovane e grintoso come lui.

Lasciarlo andare per un prendere allenatore più in voga sarebbe un errore.