Giornata priva di noia quella che ha visto gli accoppiamenti per gli ottavi di finale di Champions (ed i sedicesimi di Europa League).
Le italiane aprono con Ajax-Sporting e chiudono con Liverpool e Villarreal.
Momento non indimenticabile sia per gli ottavi nostrani che per la UEFA, la quale ci ha messo del suo con un sorteggio da ripetere a causa di errati criteri sullo United. Cambia quindi il tabellone, con polemiche che non accennano a placarsi (vedi Real), pericoli scampati (Benfica-Ajax va bene ad entrambe) ed un'unica partita rimasta invariata (Lille-Chelsea). Non un buon sorteggio dunque per le italiane, il Liverpool è una corazzata, mentre la Juve pesca un insidioso Villarreal.
Chiamata all'impresa la squadra di Inzaghi che dovrà tentare un difficile passaggio di turno con un Liverpool ad ora superiore in tutto. I reds vengono da un girone di ferro, concluso con sole vittorie e mai la sensazione di poter perdere punti per strada. Il dominio assoluto è certificato dai 17 gol fatti e dal lusso di poter schierare le seconde linee con il Milan, vincendo ugualmente. La squadra poggia su un pacchetto arretrato perfetto, con Van Dijk a protezione della difesa e il duo Robertson-Arnold a spingere sulle fasce. A centrocampo la qualità non manca, basti pensare come Thiago non sia un titolare fisso. La vera forza del Liverpool però, risiede nell'attacco, con Salah, Mané e Jota che hanno confezionato sin ora 39 gol e 11 assist tra Premier e Champions, numeri da campi di provincia piuttosto che da competizioni di primo livello. Da tenere in ogni caso d'occhio la problematica della Coppa d'Africa, affrontare un Liverpool senza (o non al 100%) Salah e Mané sarebbe tutt'altra cosa.
In ogni caso l’Inter non è condannata. Il confronto è arduo, ma la squadra può avere voce in capitolo. Bisognerà serrare le fasce, così come Lautaro e Dzeko dovranno essere estremamente cinici. A centrocampo peserà l'assenza di Barella, in un reparto dove senza la giusta interdizione si rischia di soccombere al cospetto dei reds. Molto dipenderà sicuramente dalla partita d'andata a San Siro, sbagliare quella (seppur a parità di gol non conta più il fattore casa) vorrebbe dire tentare poi un'impresa, se non essere già fuori. L’Inter è dunque chiamata a fare un passo avanti rispetto alle ultime 4 edizioni, dove vi è stata solo una vittoria contro una squadra di pari/maggiore livello. Passare il turno vorrebbe dire fare il salto di qualità cercato sin dai tempi di Spalletti.

Discorso diverso quello relativo alla Juventus, prima nemica di se stessa. Difficile trovare un avversario che non possa insidiare in ogni caso i bianconeri, troppe volte frenati da infortuni, cali fisici, episodi autolesionisti e crolli psicologici. Proibito parlare di bel gioco a Torino, con la squadra che proverà a massimizzare il risultato in una partita complicata. Allegri cercherà di preparare la squadra allo scontro attraverso il campionato, qualora le cose non andassero bene in patria però, la situazione potrebbe diventare difficile da gestire. Ad ogni modo la partita contro il Villarreal non è affatto proibitiva.
Il Villarreal viene da un girone complicato ed è passato solo all'ultimo respiro grazie alla convincente prova di Bergamo. In generale però, più ombre che luci su un percorso che ha poco entusiasmato. La squadra di Emery ha una difesa serrata e un buon gioco corale, il problema è che non ha campioni assoluti in grado di cambiare la partita. Gerard Moreno non sembra lo stesso dello scorso anno, così come Alcacer non dà garanzie. Facile quindi prevedere una partita giocata sulla tensione nervosa, con entrambe le squadre attente a non commettere errori potenzialmente fatali.
PSG-Real risulta invece l'accoppiamento più affascinante del tabellone. I francesi, secondi nel girone dietro al City, non sono mai riusciti ad esprimere tutta la loro forza, con una squadra che vive delle sole giocate dei singoli. Compito di Pochettino quello di potenziare il centrocampo, reparto più di tutti sofferente in questo inizio stagione. Il Real è l'avversario peggiore per il PSG. La squadra gioca a memoria e in avanti sia Vinicius che Benzema non hanno paura del confronto con Mbappè e Messi. La sensazione è che la partita si decida a centrocampo, con quello del Real che sulla carta può dominare quello del PSG, facendo ricadere i francesi nel loro limite, le giocate singole. Se il PSG riuscirà ad evolversi, la partita potrebbe cambiare radicalmente. Sempre che i 3 davanti non decidano di vincere da soli, soluzione utile nel breve ma non nel proseguo del cammino.
Atletico-United vede due squadre in netta difficoltà. Simeone fatica a trovare la formula vincente, il suo Atletico è riuscito a passare il girone per miracolo e in Liga è a -13 dal Real. La sensazione è che la strada da fare in Europa sia limitata. Problemi di gioco invece per lo United, dove Rangnick sta provando a portare qualche cambiamento rispetto alla ‘pochezza’ offerta da Solskjaer, responsabile dei fallimenti in Premier. I red devils hanno una buona rosa, ma devono ringraziare il solito Ronaldo, decisivo in 10 punti su 11 con 6 gol. Non sarà magari un confronto spettacolare, ma i campioni sono tanti e la partita può cambiare da un momento all'altro.
Salisburgo-Bayern, Sporting-City e Chelsea-Lille sembrano non poter garantire sorprese, mentre Benfica-Ajax può spedire i lancieri nei quarti di finale, facendola diventare la vera e propria mina vagante del torneo.

Se in Champions le cose sono andate male per le italiane, in Europa League sono andate peggio.
Il Napoli pesca il Barcellona in una partita dal sapore di Champions. Il Barca è la controfigura di se stessa, i risultati ottenuti finora sono i peggiori da 20 anni a questa parte (in Champions solo 2 gol fatti). La squadra di Xavi ha però ora l'opportunità di far crescere con calma i propri giovani, in loro la qualità non manca. Non sarà il solito Barcellona ma la partita appare più complicata di quanto possa sembrare.
Brutto sorteggio anche per la Lazio. Il Porto è una squadra esperta e di livello superiore, sulla carta difficilissimo il passaggio del turno anche a causa di una Lazio non brillante e vittima di alti e bassi che troppo ne stanno frenando la crescita. Si proverà a sperare nella verve laziale (diversa da quella azzurra) di Immobile, in un confronto che si preannuncia poco spettacolare e molto fisico.
L'unica italiana a poter parzialmente sorridere è l'Atalanta. L’avversario non è nulla di preoccupante (Olympiacos), ma sarebbe stato meglio presenziare al sorteggio Champions, per una squadra che ha comunque occasione di crescere e magari puntare seriamente alla vittoria finale.

L'urna ha emesso il suo verdetto, Champions ed Europa League entrano nel vivo della competizione con partite di livello assoluto per le italiane. Si proverà a vincerle, ma in caso di sconfitte nette chissà che non si possa ripetere il sorteggio...