"Cos'è un'opinione? Nulla, assolutamente nulla." (J. S.) ... Siccome mi era venuta una febbre altissima, mentre aspettavo che scendesse (senza farmaci perché sono allergico alla Tachipirina), ho pensato di mettermi a scrivere. In realtà lo faccio spesso, per altre ragioni. Però avevo bisogno di un folle riscontro; mi sono sempre piaciute le situazioni insolite, le persone insolite, i luoghi insoliti. Quindi, anche questo sito. Senza bere né fumare diviene tutto insolito, anche scrivere. Qui, in modo compulsivo, ad ogni non-notizia, è molto divertente lasciare un commento inopportuno, sopra le righe, a briglia sciolta, come un ghiacciolo consumato a Natale, o un urlo nella strada deserta di notte, prima di rincasare. Sciocchezze. Opinioni. La vera libertà è non averne. Impossibile? Impossibile, sì. Insolito, tutto è insolito. Il Festival di Cannes è iniziato e, guarito, mi sono precipitato a vedere un film, "Youth - La Giovinezza" di Paolo Sorrentino, che con "La Grande Bellezza" mi aveva deluso molto. E' vero, ha vinto la statuetta placcata in oro, estratto da chissà quali denti; proprio per questo, è il suo film meno bello, meno giusto. Il cattivo gusto riceve sempre i premi migliori. Pensieri insoliti, dunque. La Giovinezza odora di sigari dimenticati in armadi morti. Eppure, eppure... Un film meraviglioso, peccato solo per dei ragazzini che, dietro di me, commentavano in modo osceno ogni scena, trangugiando pop-corn, e non capendo niente di ciò che non avessero letto anticipatamente da qualche parte prima di entrare in sala. La Meraviglia, lo Stupore non esistono più. Basta un clic, e tutto evapora. Niente è più insolito. La Grande Bruttezza. Ho letto di recente un libro di Michail Bulgakov, "Il Maestro e Margherita", un'opera straordinaria e senza tempo. Credo che un lettore medio, oggi, farebbe fatica a seguire quelle pagine ricche di pensieroso, fiammeggiante umorismo. I commenti, i commenti! Oggi non è che un commento, la vita. Chi lo fa, chi lo subisce, chi legge silente, un commento è per sempre, cioè mai, parole che restano scolpite nel nulla. Lo sport, il calcio. Pochi avvenimenti, tanti commenti e recriminazioni. Squadre che vincono e che perdono e squadre che si perdono. Le scommesse: la modernità. Il Progresso. Sono abbastanza giovane per rimpiangere i bei tempi andati, che non ho mai vissuto. Calciatori e dirigenti che si svendono per un po' di soldi. Che autogol, signore e signori! La tragedia è sempre sorella della farsa. I migliori attori sono coloro i quali non sanno di recitare. Io scommetto raramente, mi sembra quasi una violazione della privacy, altra parola importata di cui si parla tanto proprio perché non esiste, e delle cose che non esistono si parla sempre di più rispetto alle cose che esistono. Oggi ha piovuto molto, come non capitava da tempo. Ho sognato un camion del comune in giro per la città intento ad innaffiare nell'aria del veleno per zanzare, mosche e altri esserini, innocui singolarmente, pericolosi in gruppo, come dei turisti in una chiesa del Duecento. Ponzio Pilato, semplicemente, non si rese conto di essere al centro della Storia. Inadeguato alla parte. Il senso di inadeguatezza cresce dentro e intorno a noi come un mare invisibile e silenzioso. La Giovinezza è dentro di noi, direbbe un critico cinematografico alla buona, diplomato ragioniere. Mi sono molto arrabbiato per come l'Inter ha perso contro la Juve, l'ho trovato demenziale. Anche divertente, per certi versi. Però non è importante, l'anno prossimo rivedremo una squadra competitiva, forse. Più vecchia, meno insolita. Devo dire che non conosco il motivo per cui debba scrivere qui, ora, certe cose. E' tutto slegato, è tutto frammentato - la parola d'ordine, oggi: non mi fido di chi utilizza la parola "liquido" - eppure, temo, è tutto necessario. Esprimersi è tutto. Ovunque, sempre. Abbiamo bisogno di qualche sconosciuto che ci dia retta, ogni tanto. I conoscenti si sforzano già molto a fingere di darci retta, anche se basterebbe un segmento ogni tanto. La vita, forse, è tutta qui. Non odio gli indifferenti, come Gramsci, odio solo che lo siano ogni tanto. Che sciocchezze, o sportivi! In fondo, ogni cosa finisce, e, quasi sempre, senza minuti di recupero.