La Nuova Inter ha già vinto lo scudetto del calciomarket, del pubblico (quasi 70.000 persone provenienti da tutto il mondo, anche dalla Calabria, non accadeva dall'agosto 2010 post-Triplete), della nuova maglia (belli, i calzettoni bicolore) e delle impressioni. 

Il 4-0 sul Lecce - che avrà molta più fortuna con il Milan, probabilmente - era prevedibile, anche Buffon s'è giocato un paio di milioncini sull'OVER 2.5/NO GOAL.
Battute a parte -  il Milan si riprenderà, nel 2021 -, si può dire che mister Conte avesse ragione a volere Lou Kaku come centravanti al posto dell'Innominato Argentino. (Stendiamo un velo naroso sul caso, non se ne può più).
Romelu Lukaku potrebbe essere sbarcato a Lampedusa da una ONG che organizza crociere o vende caramelle strane a Roma Termini o a Napoli Centrale, invece è meritatamente il centravanti dell'Inter.
Cento chili e oltre di generosità, impegno, costanza e intraprendenza e pare essersi inserito nello spogliatoio in pochissimo tempo. L'abbraccio dopo il suo primo gol nerazzurro al giovane Esposito - piccolo, pallido, delicato: farà piacere a Salvini e a Oliviero Toscani - indica che è sicuramente un bravo ragazzo (ecco il vero motivo per cui poi la Juve s'è tirata indietro, non c'entra il niet dybalesco).

Oltre al buon esordio e all'entusiasmo generale che speriamo non si interrompa per qualche prodezza arbitrale (a proposito, come inizio non c'è male, complimenti a Nureyev Mertens e al duo Franca Valeri & Felipe Massa) si segnalano Candreva senza barba - moda odiosa che sta scemando con il passar di moda dell'Isis -, il tamburino marchigiano Sensi che sembra un misto tra Xavi e tuo cugino che veniva dalla Germania per Ferragosto, ma soprattutto... Ranocchia.
Andrea Ranocchia. Il Bravo Ragazzo. Il genero perfetto, con la sua aria da boy scout impiegato all'INPS. Ranocchia ci ha fatto disperare, e non per il cognome che mette sempre allegria - e di questi tempi osceni, grilloleghisti, di Ranocchia ce ne vorrebbe uno ad ogni semaforo. Falli fuori luogo, scivolate superflue, gol mangiati a mezzo metro dalla porta: Ranocchia è stato fantozziano assai.
Ma ora è arrivato Lui: Antonio Conte, Capelli Setosi per i Navajo di Tex Willer, l'uomo che può rilanciare l'Inter dopo dieci anni partendo da Andrea Ranocchia.
O anche rilanciare Andrea Ranocchia partendo dall'Inter, eh.
Al di là dei propositi buoni e dei buoni propositi, mentre qualcuno spende 80 fantamilioni per un ragazzone che giocherà se e solo se Chiellini e/o Bonucci partiranno per fare la leva, fa piacere vedere un Ranocchia così. Almeno col Lecce.
Poi tornano De Vrij e God-in, tranquilli. Conte è bravo eh, ma non è il Mago Silvan, anche se si somigliano (questa battuta me l'ha chiesta il Direttore in persona, si piega sempre dalle risate).
Per Dalbert, ad esempio, servirebbero tutti i miracoli degli dei messi assieme.
Buona fortuna alla Fiorentina! Ci sarebbe tanto da dire, per cui non diciamo più nulla. 

Buon campionato a tutti! E che vinca il migliore: Ranocchia. 

N.B.: Nella foto sono rospi. Meditate, gente, meditate...Anche se non serve a niente.