Cosa si cela dietro ad un campione? Quali sono le emozioni, i sacrifici e le vittorie di un'atleta considerata una leggenda vivente?
È a tutte queste domande che dà risposta Underwater, il film documentario, nelle sale cinematografiche il 10-11-12 gennaio, prodotto da Fremantle e distribuito da Notorious Pictures che segue Federica Pellegrini nei quasi 300 giorni di preparazione che mancano alle Olimpiadi di Tokyo. Al centro della pellicola, l'ultimo e tanto desiderato obiettivo da raggiungere che si rivelerà ancora più difficile del previsto: la quinta finale olimpica nella 'sua' gara, i 200 metri stile libero
Il finale perfetto di una carriera sportiva eccezionale, cominciata con l'argento ai Giochi di Atene nel 2004 e impreziosita da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 d'oro ai Mondiali e 7 agli Europei
L'araba fenice che ha rotto i record mondiali ed è entrata nella storia: il record mondiale nei 200 metri ancora imbattuto di 1'52''98 stabilito nel 2009 ed europeo nei 400 (3'59'' e 15 sempre nel 2009). Senza dimenticare che la sua medaglia d'oro ai Giochi di Pechino nel 2008 è stato per l'Italia il primo successo olimpico femminile nella storia del nuoto.
 
Ma nel docufilm è presente anche una dimensione intima e totalmente inedita della campionessa. Si sente il peso della responsabilità, la fatica fisica per i durissimi allenamenti, l'isolamento dalla famiglia e l'impossibilità di aver vissuto la sua età come gli altri.
La Divina, quella stessa ragazzina tenace e introversa, oggi si mette in gioco davanti alle telecamere come non aveva mai fatto prima.
Racconta l'amore con il coach Matteo Giunta, il legame forte e inscindibile con i propri genitori, la mamma Cinzia e il papà Roberto e anche ricordi dolorosi come la morte nel 2009 del suo allenatore Alberto Castagnetti o la bulimia di cui ha sofferto in età adolescenziale. 
Video inediti, riprese della vita pubblica e privata della Divina danno vita a un film-documentario unico, che non ha come principale intento quello di celebrare i successi della campionessa ma di scavare più in profondità. Di andare oltre al leggendario personaggio, oltre alla patina puramente sportiva che noi tutti ben conosciamo e approfondire la persona nel suo lato più personale ed emotivo. 
Underwater regala allo spettatore una maggiore consapevolezza: Federica Pellegrini dietro l'atleta è una donna con le sue fragilità e le sue speranze come qualsiasi essere umano. 
 
Le ultime emozionanti parole della pellicola pronunciate dalla Divina sono state "Chiudo in pace", dette dal Villaggio olimpico di Tokyo. L'araba fenice avrà anche concluso la sua carriera sportiva, ma l'attendono tanti altri tragurardi ed emozioni. Solo un mese fa ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il prestigioso riconoscimento di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana. Senza dimenticare poi, che è stata eletta membro Cio in rappresentanza degli atleti che hanno votato al Villaggio Olimpico. Resterà in carica fino ai giochi di Los Angeles 2028 e di conseguenza sarà in Giunta Coni fino a quella data. 
 
Non ci resta che augurare alla campionessa altri strabilianti successi, consapevoli della fortuna ad aver avuto una grande leggenda vivente del nuoto "targata" Made in Italy.