"Icardi è fantasia. Nessuna richiesta per Gonzalo". In casa Juve Marotta non si sbilancia ma l'eredità di Higuain sembra davvero pesare come un macigno. Grassi contro magri, campioni contro fuoriclasse. Gonzalo "Pipita" Higuain al mondiale in Russia vuole confermare di essere un vero leader. Quello che non è riuscito a far vedere alla Juventus dall'exploit contro il Totthenam, in cui riuscì a fare reparto da solo, in avanti. La condizione fisica di Gonzalo è quasi come una luce, funziona ad intermittenza e si interrompe quando forse meno te l'aspetti. Gli anni passano, lo stile resta. Restano carisma, peso offensivo, personalità e voglia pazza di bucare la rete. Ma resta anche l'incognita peso che spesso e volentieri lascia discutere. A Napoli il peso di Higuain ha sempre rappresentato un elemento delicato, soprattutto in determinati periodi dell'anno quando la pizza e la tiella riempivano lo stomaco. Ma Gonzalo come sempre ne è uscito a testa alta, a suon di gol, chiudendo la bocca ai tanti tifosi che criticavano la sua condizione fisica. Alla Juventus, al momento del "tradimento" come molti lo hanno ribattezzato, ha ripreso peso, galeotto anche il "peso" dei 90 milioni. E la pancia era tornata a sorridere. Alcuni lo hanno perfino paragonato al "Gordo", ovvero all'ex Inter e Milan Ronaldo. Un fenomeno in campo e magari anche in cucina. In realtà, occorre affermarlo, se il Pipita riuscirà a ritrovare smalto e brillantezza dal punto di vista fisico per tutto l'arco di una stagione, sarà l'arma in più di un club 2.0 (Juventus o Premier?) che potrà veramente ambire a ottenere trofei prestigiosi: 32 gol in 56 partite, bottino aggiornato ad agosto, è un gran bel risultato per lui. E quando esistono adrenalina, forza fisica, consapevolezza dei propri mezzi, concentrazione, i risultati arrivano anche dal punto di vista personale, nonostante le critiche di stampa e tifosi.

Higuain è uno di quei calciatori che sentono il calore della gente, su questo non ci piove. Con allenatori che sanno motivarlo potrebbe fare sfracelli. Se lo allenasse Mourinho o Conte sarebbe probabilmente il goleador più prolifico a livello europeo. Se lo Juventus Stadium, il buon Max e l'intera piazza bianconera accelerassero un po' la spinta a livello di calore ed emotivo, ecco che Gonzalo castigherebbe con ancor più voglia e fame le difese avversarie. Ciò limitando al massimo alcuni periodi difficili a livello realizzativo (soprattutto a livello europeo, in cui non è incisivo come nel campionato) e lasciando alle spalle alcuni momenti personali di "desolazione" e "isolamento" per così dire. Un po' quello che era successo quest'anno in Champions contro l'Olympiakos. "Siam venuti fin qui per vedere segnare Higuain", quel coro lo fa sognare. Mito o realtà, Pipità è Pipita, giocatore formidabile che potrà aiutare a suon di gol anche l'Argentina ai mondiali. Le critiche lasciano il tempo che trovano.

In casa bianconera sono consapevoli che Gonzalo non è più indispensabile per il progetto e nel contempo il Pipita non è più convinto al 100% di restare oltre l'orizzonte mondiale nel club juventino. "Mi piacerebbe giocare in Premier", ha confermato. Per la gioia di Mourinho, Conte o Sarri, pronto a riabbracciarlo dopo averlo coccolato a Napoli. I rumors si intrecciano ogni giorno, il fantacalcio può sognare e le piste papabili sondate da Marotta per il futuro toro dell'attacco juventino sono numerose. Sarà Morata il toro offensivo che non dovrà far rimpiangere Gonzalo? No grazie. Meglio Icardi. Chiedetelo a Wanda Nara, che su Instagram si diverte ad immortalare zebre. Ma non si diceva che le zebre non potevano diventare tori?