Ma vi ricordate della Roma che nel girone di Champions di "ferro" con Chelsea e Atletico Madrid arrivò prima, poi passò il turno a fatica contro gli ucraini dello Shaktar Donetsk, e sfortunata come al solito pescò il Barça con gli alieni in squadra come Messi, Suarez, Ter Stegen, dove all'andata finì con un netto 4-1 per i blaugrana con ben 2 autogol, ma che al ritorno la Roma si trasformò nei leggendari Galacticos e battè i catalani 3-0...
Beh, di quella squadra c'è rimasto poco e niente. Il santino brasiliano in porta venduto ai Reds per 72 milioni, ora a quanto pare è uno se non il miglior portiere in Europa, Manolas prelevato dal Napoli attraverso, a mio parere una clausola falsa, poco veritiera di 36 milioni.
Stiamo parlando di un difensore solido, veloce, rapido negli scatti e che comunque dava un contributo anche in fase offensiva certe volte anche essenziale come nel caso di Roma Barcellona. Proseguiamo poi con Alessandro Florenzi, figlio di Roma, romano e romanista, ma che oggi fuori dai piani tecnici del mister Fonseca è in prestito al Valencia e che anche quest'anno si vocifera un futuro lontano da Roma.
Stabili tutt'ora in rosa ci sono Fazio e Juan Jesus ma surclassati nelle gerarchie da Smalling e Mancini.
In fascia sinistra permane ancora il serbo Kolarov, che nonostante l'età e tuttora un buon difensore. Salendo di poco a centrocampo troviamo la "lavatrice" Kevin Strootman, ceduto ai francesi dell'OM per una cifra a dir poco vergognosa, ovvero per ben 28 milioni, che come dice il soprannome, lui prendeva palloni sporchi e li rigirava puliti e giocabili, scelta discutibile il suo trasferimento.
Poi abbiamo il vanto di Roma, Daniele De Rossi. Lui ben un anno fa ha giocato la sua ultima partita nella Roma. Si dice che si è voluto fare Tabula Rasa per il nuovo allenatore o si dice che Pallotta abbia deciso di eliminare i "figli di Roma", Totti e De Rossi. Ultimo ma sicuramente non ultimo per importanza c'è il ninja, Nainggolan, ceduto all'Inter in uno scambio che porterà i suoi frutti solo dal lato romanista, perchè nello scambio era incluso un certo Nicolò Zaniolo, che come sappiamo tutti è uno dei migliori talenti in Europa. Nainggolan era un giocatore di carattere, con un comportamento fuori dal campo discutibile, ma dentro era un leone, un gladiatore romano, in campo ci metteva quella giusta cattiveria nei contrasti, nei tiri, insomma in tutto.
In attacco rimane, ma ancora per poco per la sua età "il diamante bosniaco", Dzeko, ah e quasi dimenticavo Schick, preso per 42 milioni, flop totale alla Roma e venduto in Germania al Lipsia, dove si sta rifacendo a suon di goal, insomma a Roma un talento mai sbocciato veramente. E' ben nota la situazione economica della società, con l'urgenza di vendere e a malincuore i gioiellini della Roma Zaniolo e Pellegrini sono in bilico. Non si sa se rimarranno o saranno come di consueto venduti.
Ma chi vivrà vedrà, ma di certo una cosa James dovrebbe capire, che vendendo i giocatori migliori non si migliorerà mai.