Quest’oggi ho avuto modo di intervistare Edoardo Mecca, celebre youtuber juventino, in grado di intrattenere con le sue esilaranti imitazioni.
In questa intervista Edoardo ci racconta i motivi che lo hanno portato ad avere successo, senza tralasciare aneddoti e curiosità. Nell’ultima parte si trovano domande legate all’attualità del mondo bianconero.

Ciao Edoardo, prima di cominciare con l’intervista, ci terrei ad esprimere il mio cordoglio per Nadia Toffa, giornalista del programma “Le Iene”, che dopo aver combattuto contro un male bastardo, stamattina ci ha lasciati. Mi sembra doveroso doverla ricordare prima di porti le domande.
Assolutamente Samuele. Nadia non è stata solo una grande giornalista e presentatrice televisiva, ma ha dimostrato soprattutto di essere una guerriera. Si è proposta alle persone come esempio su come poter affrontare situazioni difficili, regalandoci sempre un sorriso. E’ una perdita davvero importante, quindi ci tengo anche io ad esprimere il mio cordoglio alla famiglia e ringraziarla per tutto quello che ha fatto.

Grazie Edoardo. Iniziamo l’intervista con qualche ragionando su qualche numero: hai 100.000 follower su Instagram, 650.000 “mi piace” su Facebook, 60.000 iscritti al tuo canale Youtube e circa 9 milioni di visualizzazioni ai tuoi video. Ci parli un po’ della tua storia artistica? A cosa pensi sia dovuto tutto questo consenso?Probabilmente sono matti quelli che mi seguono (ride, ndr). Io nasco come attore, facendo un percorso di studi, durato molti anni, legato alla recitazione. Mi sono laureato in “Storia del Teatro” a Torino. Qualche anno fa, grazie ad una produzione video torinese chiamata Ferrafilm, ho conosciuto il mondo del web, agendo da frontman nei loro video virali. Conseguentemente, con il boom dei social, ho iniziato a gestirmi in maniera indipendente, cercando di creare intrattenimento anche per la comunicazione digitale. Al momento sono soddisfatto del mio percorso e ringrazio tutti i miei seguaci.

Come hai spiegato ai tuoi genitori il lavoro che facevi? Il tuo stile di vita è cambiato da quando hai iniziato a pubblicare i video?
Sinceramente glielo devo ancora spiegare (ride, ndr). Il mio lavoro mi diverte; ho avuto la fortuna di fare della mia passione il mio lavoro. E’ una professione che all’apparenza sembra facile, ma in realtà presenta numerose complicanze, in particolare sotto il punto di vista mentale. Non ritengo che il mio stile di vita sia cambiato particolarmente.

Che rapporto hai con i tuoi colleghi youtubers? Quali sono state le figure più significative a cui ti sei ispirato?
In questi anni ho conosciuto tanti ragazzi che propongono contenuti sul web e devo dire che mi sono sempre riscontrato in brave persone, anche molto simpatiche. Posso dire di aver legato molto con alcuni artisti come Fabio Rovazzi, Federico Clapis, Il Pancio, Enzuccio e molti altri che in questo momento mi sfuggono. Generalmente sono contento delle persone che ho incontrato fino ad ora, per creare dei rapporti anche al di fuori del web.

Il tuo punto di forza sono le imitazioni. Risulta sorprendente la velocità con cui riesci a metterle in atto. Quando hai capito di avere questa capacità? E’ necessario allenarsi oppure riesci ad essere spontaneo?
Ho sempre fatto imitazioni, sin da quando ero piccolo, con amici e parenti. Chiaramente, negli ultimi anni, ho iniziato a dedicarmi al mondo del calcio, innanzitutto perché sono appassionato, ed in secondo luogo per il seguito di cui gode questo settore. Secondo me non è una questione di allenamento, piuttosto è necessario cercare di abituare l’orecchio a determinati suoni, cercando di riprodurli. Personalmente, trovo vantaggio nel conoscere la regione da cui proviene un determinato personaggio, al fine di studiarne il dialetto e la cadenza.

In questi anni, oltre alle imitazioni, hai avuto modo di trattare temi importanti legati al bullismo, oltre che alla violenza contro donne ed animali. Quando è importante per te riuscire a trasmettere un messaggio o una morale con i tuoi video?
Questo aspetto è fondamentale per me. Nel momento in cui una persona riesce a poter interagire con un pubblico ampio, risulta doveroso porre degli accenti anche sotto un punto di vista etico, trattando tematiche che fanno parte della vita di tutti i giorni. Un tema particolare, a cui sono molto legato e sto lavorando in questo periodo, è il cyber bullismo, che purtroppo coinvolge molti giovani. Grazie alla collaborazione con un autore emergente come Simone Cutri, stiamo portando nei teatri e nelle scuole uno spettacolo che si chiama “Avrei soltanto voluto”, e consiste in un monologo sul cyber bullismo. Ci tengo a ringraziare anche la Polizia Postale ed il Ministero degli Interni per aver collaborato al progetto.

Negli ultimi anni hai avuto modo di partecipare come ospite a diversi programmi televisivi. Che ricordo hai della prima apparizione sul grande schermo? Descrivici le tue emozioni.
L’essere arrivato in televisione è stata sicuramente una soddisfazione enorme. Ho avuto modo di conoscere personaggi autentici. Il mio debutto televisivo è avvenuto con J-Ax su Rai 2, ed è stata davvero una palestra incredibile, perciò ringrazio tutti coloro che mi hanno concesso questa opportunità. Altre apparizioni sono avvenute in programmi con Lorella Cuccarini ed Heather Parisi, in cui l’emozione era davvero tantissima. Solo dal momento in cui vieni a contatto con determinati personaggi, riesci a capire i motivi del loro successo e la loro professionalità.

Edoardo, se ti dico “Tamarro di Torino”, come mi rispondi?
Il “Tamarro di Torino” è un personaggio che ripercorre la mia infanzia e la mia adolescenza, con tutti i luoghi in cui sono vissuto e cresciuto. Con la decisione di creare questo personaggio, ho avuto modo di girare i video con tanti miei amici, ponendo l’accento su un individuo popolano, di provincia, a cui piacciono le belle donne, le auto ed il calcio, ma in realtà ha un grande cuore, e sintetizza tutti i lati della popolazione di quartiere. E’ un progetto nuovo, che ci tengo a proporre e a cui tengo particolarmente.

Entriamo ora nell’ottica calcio. Come valuti il mercato della Juventus fino ad ora?
Secondo il mio punto di vista, il mercato in entrata è stato ottimo. Negli ultimi dieci anni la Juventus ha dimostrato di saper vincere con costanza, grazie ad un lavoro dirigenziale invidiabile. In difesa, De Ligt è stato un colpo incredibile in quanto, almeno sulla carta, sembra essere un profilo perfetto anche in ottica futura. Ramsey e Rabiot sono due acquisti ottimi, a parametro zero. Il problema, al momento, sembra legato alle cessioni. Dispiace dover salutare giocatori che, un po’ per età, un po’ per ingaggio alto, dovranno lasciare i nostri colori. Credo che per equilibri più economici che tecnico-tattici, sia giusto fare dei cambiamenti.

Edoardo, sappiamo che in passato ci sono state delle leggere polemiche per un video girato con Valentina Allegri, figlia del mister Massimiliano. Ci spieghi un po’ cos’era successo?
(ride, ndr). Io avevo fatto un video con Valentina, ragazza davvero molto brava e simpatica, in cui imitavo Massimiliano. E’ stata davvero una clip innocua, che presentava le dinamiche tra padre e figlia. Probabilmente questo video diede fastidio al mister, tanto che mi era stato chiesto di cancellarlo. In ogni caso, non c’è stato alcun tipo di problema, anzi, ho sempre avuto massima stima per Allegri e per il suo operato alla Juventus.

Cosa pensi della figura di Maurizio Sarri?
Credo che Maurizio Sarri sia un ottimo allenatore ed abbia dimostrato il suo potenziale sul campo in questi anni. La sua storia dovrebbe essere studiata da tutti gli amanti del calcio. Quella di Sarri è stata una gavetta che è partita dal basso ed ha raggiunto livelli incredibili, a sottolineare come, grazie al duro lavoro e a costanza, non esistono limiti. Molti tifosi lo hanno screditato a causa delle voci su Guardiola, tuttavia resta un maestro di calcio, che ha sfiorato lo scudetto con il Napoli ed ha trionfato in Europa League lo scorso anno. Nel caso riuscisse ad improntare in suo stile di gioco, sono sicuro che farà molto bene.

Buoni propositi per la prossima stagione?
Mi auguro di vincere questa maledetta Champions League, anche se spero che la Juventus possa continuare a vincere e convincere in campo nazionale. L’importante è che la squadra continui a crescere e faccia divertire i suoi tifosi.