Sono un ex-interista, oggi mi professo un vago simpatizzante: dopo essere cresciuto con le sofferenze nell'era Moratti e dopo aver visto alzare la Coppa Intercontinentale (così mi piace ancora chiamarla) nel dicembre del 2010, ho appeso la sciarpa al chiodo, perchè ho visto vincere il massimo encomio dalla mia squadra. Ho visto tutto quello che volevo vedere. Sono passati quasi 9 anni da allora e le cose sono molto cambiate. Oggi l'Inter è in mano al colosso Suning e i tifosi, dopo aver assistito all'ottavo meritatissimo scudetto vinto dalla Juve, iniziano a chiedere risultati concreti: la questione è che il quarto posto non può essere l'obiettivo anche della prossima stagione, serve altro, probabilmente un secondo posto combattuto e una Coppa Italia potrebbero andare bene. 

Io sono convinto di una cosa, per costruire una grande squadra bisogna avere pazienza. Moratti, per assistere alla stagione del Triplete ha impiegato circa 7 anni e la prima mossa fu l'acquisto di Mancini. Era la stagione 2004-2005 e, al termine di quell'anno, l'Inter alzò la Coppa Italia: quel trofeo fu l'inizio di un lungo percorso che si concluse con la Coppa Italia vinta da Leonardo, allenatore sostituto del fallimento Benitez. Era maggio del 2011.

Da allora l'azienda è passata dalle mani di Moratti in quelle di Thoir, poi in quelle di Zhang. Molti addetti ai lavori sostengono che Suning abbia delle gigantesche possibilità economiche. Fino ad ora, a me sinceramente non è sembrato e davvero, spero di sbagliarmi. Io confido molto nel potenziale del colosso cinese e, dopo gli acquisti di Marotta e Conte, penso che in poco tempo vedremo grandi cose. Questa è la mia versione ottimista. 

Oggi, 22 luglio, la situazione mercato sembra maledettamente impantanata per la questione Icardi, che dà l'impressione, negli ultimi giorni, di cedere alle lusinghe di Napoli e Juventus e quindi potrebbe sbloccarsi tutto il piano strategico.
Ma la domanda qui è lecita: se davvero Suning ha queste potenzialità economiche, perché guardare a Icardi come un problema? L'allenatore, che confida in una risoluzione veloce delle situazioni, deve essere accontentato subito. Poi ci si occupa delle uscite. La Juventus sta agendo così e sta rinnovando velocemente la rosa. Per carità, si tratta sempre di strategia e io non sono assolutamente ferrato in materia. 

Davvero c'è gente che teme un Lippi bis? Molti tifosi hanno il terrore che si possa ripetere la difficile annata 1999-2000, una stagione in cui la rosa dell'Inter era composta da gente come Baggio, Ronaldo, Vieri, Recoba, Seedorf, Zamorano, e che arrivò a giocarsi un posto in Champions League in un inedito spareggio a Verona contro un grandissimo Parma, vincendolo 3-1. In quel mercato estivo, Moratti decise di proseguire con Lippi vendendo Baggio (e se ne pentirà amaramente) e il nuovo anno iniziò con la cocente eliminazione nel turno preliminare di CL contro il modesto Helsinborg e la sconfitta per 1-0 contro la piccola grande Reggina alla prima di campionato. La famosa fase Lippi si concluse all'alba del nuovo campionato e in quella stagione l'Inter patì le pene dell'inferno (basti pensare all'epico 0-6 contro il Milan e al doppio infortunio di Ronaldo). La gente quindi ricorda l'era Lippi come un vero incubo e, visto che Antonio Conte, ha praticamente vestito bianconero per mezza vita, tutti hanno quella maledetta sensazione di deja-vu. Probabilmente qualcuno non ci dormirà la notte, mentre dall'altra parte del mondo le cose potrebbero già aver preso una direzione più che concreta. Da ex tifoso io posso dire che nutro grandi speranze su Conte e il suo staff. Non solo, ma reputo che persone di grande intelligenza come Marotta e Ausilio non siano degli sprovveduti: ma davvero l'Inter non riuscirà a sistemare la rosa entro l'inizio di campionato, ora che le aspettative si sono così alzate? Davvero la società non sappia come piazzare nel migliore dei modi i casi Icardi, Nainggolan e Perisic? 
Iniziare il campionato con i separati in casa sarebbe incredibilmente avvilente e susciterebbe la collera di tutti, dai tifosi allo spogliatoio: io ho idea che dopo il confronto di oggi a Nanchino, le parti si muoveranno in un'unica direzione e la macchina Inter inizierà a muoversi molto rapidamente e con coscienza. Ricordiamoci che Antonio Conte è un grande allenatore. Ricordiamoci di avere pazienza e che non si può essere subito all'altezza del Mancester City. State sereni.