La domanda più diffusa fra la gente che non conosce la realtà calcistica ed extracalcistica, accentuando la propria confusione con smorfie e toni poco disponibili ad accettare risposte è: “ma cosa diavolo è il Fantacalcio?”.
Proviamo a spiegarci.
Il Fantacalcio è un gioco fantasport inevitabilmente incentrato sul gioco del pallone; consiste nell’organizzare e gestire squadre virtuali formate però da calciatori reali, avendo la possibilità di scegliere il torneo per cui giocare come la Serie A, la UEFA Champions League, gli Europei o i Mondiali. Nel nostro Paese, ad oggi, il Fantacalcio è un passatempo molto frequentato, che cattura ogni fascia di età e che non si limita a sfamare la sola necessità di calcio maschile, ma che ha attratto paradossalmente anche il genere femminile. Proprio per questo, affermiamo come mediante varie ricerche si è stimato che in Italia i “fantallenatori”, così denominati, siano circa sei milioni. In proporzione, è come se tutta la città metropolitana di Roma ci giocasse. Cifre da capogiro.

Questo gioco nasce da un’intuizione di Ricardo Albini, un noto giornalista italiano, ispiratosi ad un analogo passatempo statunitense basato sul baseball (Fantasy Baseball). Qui torna la cooptazione americana, ma a dire il vero il giornalista non ebbe un’idea malvagia, perché come possiamo vedere dai dati di cui sopra, il Fantacalcio oggi rappresenta una realtà del free time italiano, di fatto integrando alla semplice visione delle partite in televisione una competizione interna a gruppi di amici, colleghi o parenti. Occorre ricordare inoltre che come in tutte le competizioni, il vincitore ottiene un premio, un premio tendenzialmente convertito in soldi e deciso dalla discrezionalità del gruppo con cui ci si intrattiene.
Più pragmaticamente, vediamo come si devono comportare i gamers.
Nel gioco, ogni squadra ha un solo ed unico obiettivo, quello di ottenere il maggior numero di punti in classifica, per arrivare a vincere il fantascudetto. I punti a loro volta si ottengono in base alle prestazioni degli undici giocatori comprati e scelti come titolari nella fantaformazione. Il Fantacalcio prende vita da un’asta iniziale che inaugura la stagione, che per altro è senza ombra di dubbio il momento più entusiasmante e divertente del lungo percorso annuale; ci si riunisce tutti intorno a un tavolo (solitamente il numero di persone varia tra quattro e dieci) con un foglio e una penna: questo è tutto quello che serve. Ha luogo una vera e propria asta, in cui ciascun giocatore funge sia da allenatore che da presidente. La rosa deve essere composta da tre portieri, otto difensori, otto centrocampisti e sei attaccanti. Come il calcio vero e proprio, le singole gare sono giocate da una fantasquadra formata da 11 titolari nei rispettivi ruoli in base ai moduli. Come in precedenza già parzialmente accennato, l’obiettivo prevalente è cumulare maggior bonus possibili fra assist o gol dei calciatori nelle reali giornate del campionato per conseguire il più alto punteggio possibile e ottenere una vittoria attraverso un meccanismo di calcolo molto complesso da spiegare. Da sanzionare come il Fantacalcio anima i week-end dei Fantallenatori da ben 30 anni, e nonostante l’età non è invecchiato neanche di un giorno. Con il passare degli anni sono cambiate diversi meccanismi, si è giunti all’invenzione dell’app che in automatico assegna voti e bonus, a differenza di quanto avveniva diversi anni fa, in effetti in precedenza i giocatori si armavano di buona volontà e pazienza oltre che di carta e penna, scompaginando voti e attribuendo bonus autonomamente facendo sempre riferimento ai quotidiani come la Gazzetta dello Sport.

Le considerazioni che possiamo trarre è che sicuramente il Fantacalcio rappresenta la ragion d’essere del week-end all’insegna dello sport e del calcio nella fattispecie, alimentando dissidi fra amici e prese di posizioni che spesso sfociano sul personale.
Il Fantacalcio è tremendamente preso sul serio in Italia, tanto che gli stessi calciatori che frequentano la Serie A si dichiarano stufi di ricevere minacce sui social network o felici di poter contribuire alla causa del Fantallenatore che ha scommesso su di lui per le stagioni che corrono.
Il Fantacalcio è un fenomeno che va analizzato molto seriamente e che spesso incide sul morale del fine settimana degli individui troppo competitivi e volenterosi di ottenere positivi risultati. Allo stesso tempo però, crea un momento di aggregazione e interconnessione fra persone animate da un medesimo obiettivo, momento scandito da battute, prese in giro, discussioni o riflessioni. Il bello del calcio è anche questo, essere sempre a passo col tempo e riuscire sempre a soddisfare la quotidiana socialità.
Non a caso, è lo sport dei popoli.