Credere nelle nuove generazioni è spesso ritenuto un cliché senza che ciò produca interessanti spunti di analisi.
Nel calcio, le maggiori squadre di club fanno del proprio vivaio un vero trampolino di lancio per mettere in risalto i propri pupilli e presentarli di fronte al grande pubblico.
Lo dimostrano varie realtà internazionali tra le quali primeggia l'Ajax, una vera e propria "industria" del settore giovanile che produce giocatori, li forma a livello professionistico per poi cederli nel mercato d'élite.
L'attuale responsabile del settore giovanile del Fulham, Huw Jennings, sostiene che tutte le idee moderne sullo sviluppo dei giovani giocatori partano proprio dalla squadra più titolata dei Paesi Bassi. 

Talvolta i club decidono di affidarsi ad interpreti più esperti e di caratura internazionale che hanno un peso salariale notevolmente più alto sul bilancio della squadra.
Nella maggior parte dei casi, la scelta ricade nell'acquisto di giovani talenti che, ritenuti impreparati ad affrontare sfide troppo ambiziose per la loro età anagrafica, vengono ceduti in prestito a squadre di serie cadette o in campionati esteri, imponendo loro la via della gavetta.
Quest'eccezione vale per poche eccellenze che, sfruttando le occasioni date dai loro allenatori, si fanno trovare pronti, esaltando i propri tifosi attraverso qualità tecniche e caratteristiche esclusive.
È il caso di Phil Foden, classe 2000 del Manchester City. Esordisce diciassettenne in Champions League e diventa in pochi anni una pedina imprescindibile per la squadra allenata da Pep Guardiola.
La giovane età diventa un dato fondamentale nel caso in cui, non solo all'interno del terreno di gioco, ma a presidiare la panchina del club più titolato di Germania e tra i più titolati d'Europa è un trentacinquenne, Julian Nagelsmann, tecnico del Bayern Monaco.

Dopo l'impatto devastante avuto dal beniamino inglese Jude Bellingham, il Borussia Dortmund "sforna" in Bundesliga un altro magnifico talento: Youssoufa Moukoko che, dopo la doppietta siglata nel 3 a 0 contro il Bochum, diventa a 17 anni e 350 giorni, il giocatore più giovane nella storia della massima serie tedesca a segnare 10 gol, un predestinato.
Durante la cerimonia per il Pallone d'oro 2022 del 17 ottobre, svoltasi a Parigi, France Football assegna il Trofeo Kopa al giovane gioiellino blaugrana Gavi, proveniente dalla cantera del Barcellona, considerato il miglior giocatore under-21 al mondo.
Quattro giorni dopo, Pablo riceve il premio 'Golden Boy', conferitogli da Tuttosport.
Svoltasi a Torino, la serata di gala dell'European Golden Boy vede trionfare il diciottenne spagnolo che raccoglie l'eredità del suo connazionale e compagno di squadra Pedri.
Il riconoscimento 'Best Italian Golden Boy' viene assegnato al giovane centrocampista della Juventus Fabio Miretti, mentre l'esterno della Roma Nicola Zalewski viene premiato con il 'Golden Boy Web'.
Dopo il gol del 2-0 che sigla la vittoria della Juventus nel derby d'Italia e la conclusione balistica messa a segno la settimana precedente allo Stadio Via del Mare contro il Lecce, Nicolò Fagioli decide di "prendersi la scena", andando a segno per la seconda settimana consecutiva.

Non si tratta esclusivamente di "fare di necessità virtù" per via degli infortuni, a volte bisogna saper attendere o viceversa correre il rischio di far esordire giovani talenti e dar loro minutaggio.
Tutto ciò può rivelarsi una scommessa vincente per gli obiettivi di squadra.