Parte da Rocco Commisso, attuale presidente della Fiorentina, una proposta di 10 punti con la quale il presidente italo-americano spera di cambiare il calcio.
Tramite un comunicato ufficiale della Fiorentina egli spiega come "si siano ormai da tempo passati i limiti relativi al necessario e fondamentale equilibrio che il sistema calcio deve riuscire a mantenere tra tutti gli attori che lavorano, direttamente o indirettamente, nel mondo del pallone".

I dieci punti stilati dal patron della viola sono i seguenti: i costi delle commissioni per gli agenti non devono superare il 5% del valore del trasferimento e del 3% del valore del contratto del suo assistito; il procuratore potrà avere il mandato da solo uno dei due club all'interno della trattativa, dal quale riceverà anche il suo compenso; in ogni trasferimento il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore; un compenso per la squadra che perde un giocatore a parametro zero, calcolato in base al valore del giocatore riconosciuto dal mercato, dallo stipendio che andrà a percepire nella nuova squadra e dalle commissioni che si erano pattuite con il procuratore.
Il comunicato continua affermando alla sola società l'autorizzazione a trattare con altri club per acquisti o cessioni di giocatori, salvo concessioni date ai procuratori dal club stesso.
Viene trattata inoltre la possibilità di prolungare la durata dei contratti dei calciatori ad almeno 6 anni, con la possibilità che i contratti nell'ordine dei milioni di euro possano durare fino a 10 anni.
Gli ultimi due punti toccano ancora i procuratori, il nono chiedendo la creazione di una camera di compensazione per controllare e avere sotto traccia i pagamenti che i club effettuano a favore degli agenti, e l'ultimo fa appello a organi quali FIFAUEFA FIGC, chiedendo la più totale trasparenza nei confronti dei club.

Appare chiaro come, dopo anni nei quale i procuratori continuano a fare il bello ed il cattivo tempo, la necessità di regolamentare tale figura sia sempre più impellente, evitando così spiacevoli situazioni nelle quali i club sono costretti ad assecondare ogni esigenza oltre che del giocatore, anche del suo procuratore.
Spetterà quindi agli organi che guidano il calcio ad andare incontro alle richieste dei club, creando leggi o accogliendo quelle presentate dal presidente della Fiorentina, modificandole o rivedendole, per limitare queste figure che ogni anno crescono di potere e riescono, da sole, a dettare le regole ogni volta che ne sentano la necessità.