Fatto. La Juve ha esonerato Maurizio Sarri reo di non aver prodotto il calcio che tutti (io certamente) vorremmo vedere giocare la Juve. Dico "tutti" senza remore, perché è normale voler vedere la propria squadra giocar bene, ma in Italia è aspetto non rilevante se non si vince. Posso anche capire che questo sentimento pervada la tifoseria di squadre che vincono con frequenza "onde lunghe", non lo comprendo quando la Tua squadra vince così tanto come la Juve. Anzi lo comprendo, il coacervo di emozioni e sentimenti che il calcio filtra e catalizza, trovano come naturale sfogo il "Lunedì al bar". Il luogo (oggi più virtuale che fisico) dove si consumano faide verbali tra lo scherno e l'offensivo, contesto quindi dove serve la "patente della vittoria" per poter essere martello e non incudine. Non voglio scrivere un trattato di antropologia sul mondo del calcio, ma mi chiedo se il fuoco di fila mediatico e non, che ha investito il buon Maurizio, abbia influenzato il presidente. Viene spontaneo dire che dirigenti preparati e vincenti come quelli che albergano alla Continassa, non prendano decisioni “assordati” della vox populi. Ma se le cose stanno così, mi chiedo:

Come è stato possibile prendere Sarri, senza prevedere un progetto minimo di due anni.

Come è stato possibile aspettarsi gioco è vittorie immediatamente, con una squadra costruita per allenatori di altro genere.

Come è stato possibile prendere Sarri se, quindi, come sembra, non hai in animo di sposare una nuova filosofia sportiva.

L'esonero fa pensare ad una diregenza tifosa; un tifo di pancia (da bar) che soffre lo scherno deglio "odiati nemici". Quando non puoi guardarli dall'alto del podio. Mai come in questa stagione l'opinione pubblica di fede bianconera e non, si è riempita la bocca con l'atavica definizione "stile Juventus"; utilizzando meschinamente il fianco offerto dal povero Maurizio, privo dei modi eleganti che l'allenatore della Juve sebrerebbe dover avere. Io ho un altra opinione sul senso di "stile Juve" e su cosa avrebbe dovuto indurre a fare. Stringersi a coorte, fare quadrato, continuare a guardare i detrattori dall’alto e lavorare per mettere Sarri nelle condizioni migliori per esprimere la propria idea di calcio.

Sono molto deluso e amareggiato. Per come la vedo io, l'unico modo per dare un senso alla difficile stagione trascorsa (parlo ovviamente solo di calcio, sono successe cose molto più gravi quest’anno), sarrebbe stato proprio la riconferma di Maurizio Sarri. Le difficoltà che ha dovuto incontrare Sarri, le ho discusse in altri scritti mesi fa e non mi ripeterò ancora; anche perché, paradossalmente, oggi è un continuo fiorire e sbocciare di articoli e commenti che sottolineano la rosa non adeguata, il mercato parzialmente sbagliato e gli infortuni che hanno reso l'impresa impossibile. Articoli firmati anche da chi per tutta la stagione ha espresso giudizi negativi, evitando meschinamente di rilevare queste difficoltà.

Tempo fa scrissi che la scelta di Sarri rappresentava la volontà della proprietà di cambiare registro, di costruire una squadra capace di esprimere un grande calcio e che fosse vincente in conseguenza. Spero che l'esonero non voglia dire un passo indietro. Ricomiciare a vincere con partite mantenute sull'1-0, con la squadra avversaria che ci schiaccia nella nostra metà campo, che se poi c’è un episodio dubbio… Non aggiungo altro, avete capito… Se a Voi basta , a me NO! Voglio una squadra che mi faccia divertire. Sarri quest'anno non ci è riuscito, ma non avrebbe mai potuto. Ma meritava un altra stagione e giocatori diversi. Sarri ha avuto il peggior centrocampo da quando siamo ritornati a vincere. Chi lo ha accusato di incapacità ha peccato di disonestà intellettuale (spero per loro non esista un girone infernale per questo tipo di "peccati").

Sarri, da idolo della stampa, prima della Juve, ne è diventato un bersaglio settimanale a causa della nuova appartenenza. Dei tifosi napoletani che oggi lo sfottono perché esonerato, dico solo che non hanno "nulla". Caro Mister Sarri, mi spiace per come si è conclusa la sua stagione juventina, grazie comunque per averci provato. Le auguro ogni fortuna calcistica, tranne quando le nostre strade dovessero incrociarsi di nuovo.