Siamo nella condizione di poter continuare a reggere un mondo economico così complesso e colpito dal Covid? La risposta secondo il Presidente Figc Gabriele Gravina è NO.  “Dobbiamo trovare alcuni rimedi alla situazione generale”, così il Presidente Gravina, intervenuto in occasione del Premio Renato Cesarini, davanti a una ricca platea di sportivi e professionisti del settore. Il Presidente Gravina ha fatto il punto della situazione su sostenibilità e fair play: “Per chi non è attento alle dinamiche gestionali e imprenditoriali si punta subito alla carenza di ricavi o quanto meno alla insufficienza dei ricavi, in tal senso si è convinti che bisogna aumentare i ricavi. Mai errore più grande si può commettere all’interno di un’analisi economico-finanziaria di questo tipo. Bisogna contenere i costi. Perché se tu aumenti i ricavi e i costi aumentano più dei ricavi tu fallisci, ciò vale in tutti i settori dell’economia di mercato…”. Qual è quindi, secondo il Presidente Gravina, il modello corretto da seguire per la sostenibilità del nostro calcio? “L’unico modello che  conosco io perché sono stato impegnato in prima persona è il modello Castel di Sangro, un modello che ti permette di spendere esattamente quello che hai senza inventarti nulla. Credo che ad esempio l’Empoli di Corsi abbia fatto sempre una politica gestionale corretta in rapporto alla  esatta dimensione di disponibilità e finanza”. Ma anche il modello Atalanta, ce ne sono diversi di modelli...". Su Donnarumma Gravina si è espresso così: "Dispiaciuto per la partenza di un talento come Gigio Donnarumma. Speriamo che possa tornare presto titolare al Psg...".

Al Premio Cesarini, tenutosi mercoledì sera a Senigallia e condotto da Luca Marchetti Sky, Sandro Sabatini Mediaset e Luigi Brecciaroli (Arancia Television che ha seguito l’evento), hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti Massimo Ferrero (Samp) e Fabrizio Corsi (Empoli), l’allenatore Fabrizio Castori, Enrico Varriale e Josè Altafini (Juventus, Milan e Napoli) e altri personaggi del mondo dello sport. Nell’edizione 2020 vinsero Cutrone, Caicedo e Mertens a pari merito e furono assegnati prestigiosi riconoscimenti, fra gli altri negli anni, ad Arrigo Sacchi, Ariedo Braida, Fabrizio Ravanelli, Morgan De Sanctis, Massimo Pulcinelli (patron Ascoli Calcio), Stefano Barigelli (Direttore Gazzetta dello Sport), Piercarlo Presutti (Caporedattore dell’Ansa Sport), Enrico Varriale (Rai), Andrea Balzanetti (Caporedattore quotidiano Corriere della Sera), Luca Marchetti (giornalista Sky Sport esperto calciomercato), Daniele Bartocci (miglior giornalista sportivo giovane), Xavier Jacobelli (Tuttosport) e Daniele Massaro (Milan). Il premio Renato Cesarini si assegna dal 2016: la prima edizione fu vinta da Eros Pisano (Hellas Verona), in seguito da Dybala, Zapata e Immobile (a pari merito), Barella (Cagliari, 2018),Ciofani (Frosinone) e nel 2020 a pari merito da Cutrone, Caicedo e Mertens. Nelle passate edizioni fu assegnato uno speciale premio anche a Zdenek Zeman.