Eppure non sono felice.
E adesso Ancelotti.  Un colpo indubbiamente eccezionale; inaspettato quanto estremamente gradito, anche per i significati che sottende. 

La sua venuta, infatti, testimonia che la Società Calcio Napoli finalmente vuole intraprendere quel cambio di visione strategica che in parecchi, e da tempo, speravamo che si facesse; attuare piani di sviluppo, e scelte organizzative, che possono dare frutti a breve tempo,consentendo al Napoli di accelerare quel processo di consolidamento nel panorama calcistico europeo.

La scelta di un allenatore affermato e vincente, inoltre, implica che la Società Napoli Calcio, e in particolare il suo presidente, ha acquisito la consapevolezza che è il tempo di investire su giocatori di primissimo piano e già pronti per perseguire possibili traguardi; obiettivi questi che si possono finalmente raggiungere anche grazie al forte richiamo che la presenza di questo allenatore di livello mondiale può suscitare sui giocatori stranieri di qualità ed esperienza.
Insomma meglio di così non potevamo sperare.
Quanto successo, forse, riabilita anche in misura significativa la figura del nostro presidente, il quale con questa scelta ha assunto verso l’opinione pubblica (oltre che con Ancelotti) l’impegno di costruire una squadra all’altezza del suo nuovo allenatore.

Eppure io, come la stragrande maggioranza dei tifosi napoletani, non riesco ad essere felice.
Quasi tutti, infatti, coltiviamo un’amarezza che non ci consente di trasformare in felicità una incontrovertibile, e pur vera, sensazione di soddisfazione.

In questo momento la ragione non riesce ad avere il sopravvento sul cuore e sul dolore che comporta il distacco da Sarri; un dolore per una perdita che ha diversi significati: la fine di un rapporto con una persona cara, di un amico fedele e sincero; e forse anche la fine di quella “grande bellezza” che ha riempito di gioia gli occhi e il cuore dei napoletani, finalmente orgogliosi di praticare un gioco che ha trovato consensi ovunque.
Il nostro Comandante lascia ricordi indelebili e che vanno oltre i risultati. Quanto da lui costruito, infatti, vale molto di più di uno scudetto, perchè è scritto nella mente e nel cuore delle persone con un inchiostro più indelebile di tutti gli altri.
Egli peraltro ha avuto il coraggio di ergersi a nostro paladino per difendere con fierezza e dignità una napoletaneita’ da molti, e ovunque,irrisa e bistrattata.
Adesso questo nostro grande amico ci costringerà a seguire anche il campionato inglese per fargli sentire che gli siamo sempre vicino, con l’affetto che si riserva a uno di famiglia, ovunque esso sia.
Gli auguriamo ogni bene, e di trovare altrove quelle soddisfazioni professionali che con noi non ha potuto assaporare. 
E poi, proprio perché gli amori fanno dei giri strani, chissà che non ci si ritrovi ancora, allorquando le circostanze saranno più propizie per una nuova e più esaltante avventura.

Ad Ancelotti, che con la sua scelta ha spiazzato non solo noi tifosi del Napoli, diamo un benvenuto colmo di riconoscenza. Con questa scelta lui ha dato prova che lavorare a Napoli può essere un’occasione per consolidare il suo valore, e per trovare stimoli che solo questa città può dare con la sua immensa passione. Gli auguriamo di trovare nel nostro cuore un posto come quello che abbiamo già riservato per sempre a Maradona e a Sarri, personaggi che oltre al calcio hanno condiviso con noi tutti i significati di riscatto sociale che la nostra squadra racchiude.

Grazie Carlo, ti auguriamo di diventare anche tu uno di noi, di volerci bene come noi sicuramente te ne vorremo, e scusaci se adesso siamo ancora un po’ tristi; un amore vero non si può dimenticare se è tale.
Il tempo, e i risultati che verranno, faranno la loro parte per costruire anche con te un rapporto speciale. 

A noi tutti tifosi del Napoli auguro di essere consapevoli che nella vita tutto finisce e che, pur conservando gelosamente i propri sentimenti verso le persone che abbiamo amato ed apprezzato, occorre andare avanti fedeli ai soli colori che ci appartengono. 

Al presidente presentiamo il nostro apprezzamento per aver dimostrato di fare una scelta eccezionale, sia per il valore della persona e sia per i tempi con la quale è stata definita. Ci auguriamo che il distacco da Sarri sia dipeso unicamente da fattori che appartengono a sue scelte professionali e speriamo che questa voita sia veramente quella buona per allestire una squadra all’altezza delle aspettative di tutti.

La vita, grazie a Dio, continua, e sarà comunque Azzurra.

Mimmo Cipolletta