Qualche settimana fa coltivavo una speranza, nonostante tutti gli indizi portavano a quello che poi è successo.     
Rileggo quello che pensavo e constato che la realtà è quasi sempre diversa da quella che conosciamo o che immaginiamo. Spero solo che quanto accaduto non nasconda cose che possano intaccare l'immagine preziosa che ci siamo costruiti dell'uomo Sarri, che le sue scelte non siano state suggerite solo da questioni economiche.
Rileggo e voglio pensare che il nostro Comandante ha ancora contribuito alla crescita del Napoli con un suo ultimo, e forse inconscio, sacrificio: andare via per far capire a chi doveva intendere che occorreva cominciare ad intraprendere piani di sviluppo della squadra e della Società di maggiore qualità e orientati a raggiungere risultati immediati.  Sarà che il vero viaggio "virtualmente reale", come suggerito, l'ha compiuto lui, ma, come speravo, nella testa del Presidente.
SE E'  STATO COSI, grazie anche di questo Nostro sempre caro Comandante.

 
Un viaggio virtuale per continuare a crederci.
Per capire i comportamenti di una persona bisognerebbe trasferirsi nella sua condizione psicologica, studiare l’ambiente in cui vive e soprattutto conoscere la sua storia.
Per capire, o addirittura prevederne le scelte, occorrerebbe poi cercare di capire i principi e le passioni che indirizzano i suoi desideri e i suoi obiettivi di vita. Bisognerebbe, insomma, avere la capacità di identificarsi con questa persona, quasi come se si potesse entrare nella sua testa e cominciare a ragionare secondo i criteri e le logiche che gli appartengono.

Se per incanto riuscissimo a entrare virtualmente nella testa di Sarri forse dovremmo soprattutto scoprire quali sono i valori che sicuramente condizioneranno e determineranno le sue scelte future. Giacché a tali scelte è intimamente legato il progetto della nostra squadra, e quindi il futuro delle nostre passioni, in questi ultimi tempi ho intrapreso questo viaggio virtuale per scoprire qualche indizio che possa farmi capire se possiamo ancora continuare a sognare.
Da questo viaggio ho avuto conferma che egli, pur essendo molto legato a Napoli e ai suoi tifosi, non ha ancora acquisito certezze tali da consentirgli di prendere delle decisioni.
Un primo indizio è che egli non è un “uomo di amore” ma un “uomo di libertà”; in quanto tale è logico supporre che lui tenderebbe a prediligere strade che possono consentirgli di crescere sia economicamente che professionalmente, anziché accontentarsi della sola passione e gratitudine che i tifosi del Napoli possono garantirgli. I suoi trascorsi lavorativi, la sua trafila come allenatore, i suoi principi di gioco, inoltre, testimoniano di possedere un’impostazione mentale riflessiva, analitica e razionale. In questo contesto caratteriale e psicologico è facile dedurre che Napoli potrebbe essere ancora il suo futuro solo se tale scelta gli può garantire la realizzazione di un programma con obiettivi di ulteriore crescita, e quindi ancora stimolanti. Sulla bilancia delle sue riflessioni esiste quindi il peso dell’amore e della gratitudine che i tifosi gli possono garantire, in contrapposizione al peso del dubbio se veramente il Napoli possa proseguire nel suo percorso di crescita, visto che un suo ulteriore passo avanti, al momento, è possibile solo attraverso investimenti non irrisori; investimenti mirati al mantenimento dei giocatori migliori, al rafforzamento ulteriore della rosa, e almeno alla realizzazione di un centro sportivo meglio attrezzato e più funzionale di quello esistente.
Gli interventi anzidetti sono infatti indispensabili, a prescindere da come si concluderà il campionato in corso, per ambire a migliori posizioni sia a livello nazionale che europeo.
Il peso di questo dubbio è inoltre non irrisorio viste la storia pregressa che ha denunciato una incapacità , o forse la volontà, della Società di agire sul mercato con la dovuta efficienza e programmazione per accaparrarsi giocatori che realmente facciano fare il necessario salto di qualità alla squadra.
Nella testa di Sarri quindi esiste questo dilemma la cui soluzione è lasciata al tempo, sperando che questo fornisca ulteriori elementi di valutazione certi. Gli andrebbe quasi suggerito di farsi anche lui un viaggio virtuale; stavolta però nella testa del Presidente, e non per scoprire e capire cosa ci trova, ma per depositare nella stessa il sano convincimento che deve essere anche lui a fare un salto di qualità e di vedute, perché ha a disposizione un enorme bacino di passione e di simpatia e deve saperlo gestire con lungimiranza. 
La passione deve essere utilizzata e non sfruttata.

Mimmo Cipolletta