Il Real Madrid passa ai quarti di finale di Champions, la Dea è fuori. Il cammino delle italiane in Europa è quasi volto al termine, a meno che la Lazio non compia l'impresa all'Allianz Arena.
Dopo la Juventus, anche l'Atalanta saluta l'Europa con l'amaro in bocca. Sì, proprio così, l'amaro in bocca rimane. Questo senso d'insoddisfazione generale è dovuto dal fatto che la squadra di Gasperini non ha giocato come avrebbe voluto e potuto, soprattutto. Il primo gol del Real nasce da un rinvio sbagliato di Sportiello che ha permesso a Modric di servire Benzema in area di rigore. Poche volte vediamo l'Atalanta concedere occasioni del genere, la costruzione del basso è una virtù che contraddistingue i bergamaschi da molto tempo, da quando il Gasp siede su quella panchina. I palcoscenici importanti mettono molte pressioni, soprattutto se l'avversario ha sollevato la coppa per ben 13 volte nella sua storia. C'è del rammarico perchè l'Atalanta ci ha provato, ma la serata no di alcuni elementi è stata più che decisiva. Nonostante il gol, la partita di Muriel, è stata più in ombra che in luce. Non a caso il gol del colombiano è arrivato da fermo, su un calcio di punizione. Continua il periodo nero di Ilicic che con un retropassaggio sanguinoso, permette a Ramos di battere Sportiello dal dischetto. Più che nel gioco, l'Atalanta ha pagato cara la qualità in mezzo al campo ed alcune leggerezze che in Europa ( anche in Italia sia chiaro ) non si possono concedere. Sicuramente De Roon e Pessina sono degli ottimi giocatori, ma quando di fronte ti ritrovi Modric e Kroos, nonostante la veneranda età, può capitare di non esprimere al meglio le tue qualità.

Forse non si poteva chiedere di più?! Personalmente, nonostante la mia fede milanista, sono un grande estimatore di Gasperini, del suo approccio offensivo, che alterna qualità e quantità in tutte le zone del campo e dei suoi giocatori. Non cadrò nella critica ma nella riflessione. Pensiamo a quello che sta facendo l'Atalanta e quello che sta facendo il Real Madrid: la Dea è quarta nel nostro campionato con 52 punti all'attivo, il Real è terzo con 57. La prima ha un budget limitato, la seconda oggettivamente no. Il divario da colmare è di tipo tecnico, perchè l'identità della squadra nerazzurra è ben delineata da tempo ormai. Parlando dei Blancos, da sottolineare il settantesimo gol in Champions League di Karim Benzema, un gol in  meno di Raùl, e che ieri ha fatto il mediano, la mezzala, l'esterno e il centravanti. Un giocatore che per tempo è passato in secondo piano, quando questo è capitato c'era un certo Ronaldo a Madrid, ma che adesso è l'anima e lo spirito della squadra di Zidane. 

Insomma, l'Atalanta ha i mezzi per ripartire e lo farà da subito, ne sono convinto. Non stiamo parlando di una squadra in costruzione e nemmeno di un progetto da definire, la tavola è ben apparecchiata! Se non dovessero subire incidenti di percorso, Gasperini e i suoi ragazzi avranno un'altra chance l'anno prossimo.