La nuova dirigenza si sta muovendo, questo è appurato. La domanda è: "può bastare un mercato low cost (fra entrate ed uscite) a riportare il Milan nella sua tanto amata "dimensione"?

Maldini e Boban sicuramente stanno adottando una strategia all'insegna delle plusvalenze, d'altronde è l'unica permessa. Il Milan è stato è escluso dall'Europa League a causa di un debito (rosso) di 80 milioni di euro, quindi ha bisogno di muoversi in maniera cauta sia per quanto riguarda le entrate e sia per le uscite.
Gli arrivi di Rade Krunic, Theo Hernandez e molto probabilmente Ismael Bennacer, costeranno al vecchio diavolo una cifra vicina ai 45 milioni, e nessuno di loro è un top player o un fuoriclasse affermato.
E le uscite? Tutti coloro che hanno lasciato il Milan a luglio, lo hanno fatto a parametro zero, a contratto scaduto. Montolivo, Zapata (adesso accasato al Genoa), Abate, Mauri e Bertolacci erano degli esuberi, ma la verità è che il Milan non ha mercato in uscita e non è più una piazza così appetibile neanche per le probabili entrate.
Immaginiamo la società Milan come grande discount di alimentari. Basti pensare a Donnarumma, il Psg valuta il portiere 50 milioni, solo 50 ? Donnarumma ha collezionato con il club rossonero 142 presenze dal 2015 ed è uno dei portieri più promettenti del panorama mondiale, ed ha solo 20 anni. Il Chelsea ha acquistato Kepa Arrizabalaga l'estate scorsa per una cifra vicina ai 70 milioni, sicuramente Kepa è un talento ed ha un grande margine di crescita ma "Gigio" ha 5 anni in meno ed è già il primo portiere della nazionale. Il Milan non deve avere fretta di fare plusvalenze e non deve permettere agli altri club d'Europa ( i cosiddetti colossi ) di fare spesa a basso prezzo a casa loro. Cautela e rispetto per se stessi dovrebbero essere gli ideali.

Il mercato in entrata può essere la cosiddetta la chiave di volta.
Con le ufficialità di Krunic e Hernandez, il Milan sembrerebbe vicinissimo al gioiellino algerino Ismael Bennacer. Giocatori giovani, con ampi margini di miglioramento, ma soprattutto low-cost. Bisogna quindi capire quanto sia azzeccato questo modus operandi. Il Milan ha scommesso troppo e per troppo tempo e se nulla dovesse cambiare, sarebbe un bel problema. La dirigenza sta cercando di fare il possibile con i mezzi a disposizione che bloccano e arginano alcune scelte.
Sicuramente l'arrivo di Giampaolo saprà dare nuova linfa ad alcuni giocatori che con Gattuso non hanno reso coem avrebbero potuto. Ci si aspetta dunque una rivalorizzazione dell'organico e un tanto sperato cambio di rotta, questo ce lo dirà il tempo ed il"GONG" che darà inizio alle danze del tanto atteso campionato.