Bordeaux-Lille, minuto 84: sul punteggio di 2-2, Jonathan David riceve palla da un compagno, disorienta il difensore avversario con un tocco e piazza un mancino rasoterra che si infila all'angolino e regala la vittoria al Lille. L'attaccante canadese festeggia il suo gol prendendo in mano una rosa e baciandola. La sua esultanza è un omaggio alla madre scomparsa esattamente due anni prima a causa del cancro.
É qui che viene fuori il cuore d'oro di un ragazzo. Perdere la madre a nemmeno 20 anni è una cosa straziante, che butterebbe giù qualsiasi persona, ma non Jonathan David. Quel maledetto 22 dicembre 2019 lo ha reso più forte: da quel giorno, ha messo a segno 9 gol in 9 partite del campionato belga, consentendo al suo Gent di ottenere il secondo posto in campionato, che vuol dire qualificazione in Europa League (grazie anche alla decisione della federazione belga di sospendere il campionato per via del covid).
David segna in ogni modo, ne sa qualcosa la Roma: il 27 febbraio 2020, nel ritorno dei sedicesimi di Europa League, è proprio lui a portare in vantaggio il Gent, rimettendo tutto in parità dopo l'1-0 dei giallorossi nel match d'andata all'Olimpico. La partita finisce 1-1, con la Roma che dunque passa agli ottavi. Ma per David questo non è un dramma: ha già attirato l'interesse di alcune squadre europee, ed è destinato a lasciare il Gent in estate.
Pochi mesi dopo infatti si trasferisce al Lille per 27 milioni: si tratta dell'acquisto più costoso nella storia del club. La prima parte di stagione un po' deludente probabilmente è dovuta proprio alla pressione di essere stato pagato così tanto, oltre alla fatica nell'ambientarsi in fretta in un nuovo paese e in un nuovo campionato, tutte cose che possono capitare a un ragazzo del 2000. Il primo gol arriva il 22 novembre 2020, nel 4-0 casalingo sul Lorient. Da lì in poi il rendimento del canadese cresce, così come l'intesa col compagno di reparto Burak Yılmaz. I 29 gol complessivi del duo Yılmaz-David regalano al Lille quello scudetto che mancava da 10 anni. Uno scudetto vinto con il cuore, contro il PSG dei miliardi, strafavorito all'inizio, che chiude secondo a un punto di distanza.
Nella prima parte della stagione attuale, la seconda di David in Francia, il Lille ha iniziato male il campionato, con un rendimento altalenante, e si è trovata spesso nella seconda metà della classifica. Poi però i 10 punti conquistati nelle ultime 4 partite hanno permesso a Les Dogues di scalare posizioni: attualmente sono ottavi a soli 5 punti dal secondo posto, occupato da Nizza e Marsiglia a pari merito. Al termine del girone d'andata, David è in testa alla classifica marcatori della Ligue 1 con 12 gol, uno in meno di quelli messi a segno in tutto il campionato scorso. Ha segnato inoltre 3 gol in Champions League, tutti decisivi per il primo posto nel girone e la conseguente qualificazione agli ottavi per la prima volta dalla stagione 2006-07.

Jonathan David è un attaccante completo: tiro, dribbling, velocità, colpi di testa, visione di gioco e senso del gol. Per non farsi mancare nulla, nonostante sia destro, è abilissimo anche col piede sinistro. Man mano che passa il tempo sembra diventare sempre più forte, e ha ancora ampi margini di miglioramento, essendo un classe 2000.
Oggi il suo valore di mercato è raddoppiato, e il merito è tutto suo, perché dopo un evento così tragico come la morte della madre non si è abbattuto, ma anzi ha lavorato e si è allenato sempre di più per arrivare a vincere la Ligue 1, a esserne l'attuale capocannoniere, e a consacrarsi come uno dei millennials più forti del mondo.
Con il massimo rispetto per il Lille, che ha preso questo talento dal Belgio, dove aveva già fatto vedere di poter diventare un futuro campione, e lo ha fatto esplodere definitivamente, la prossima estate su questo ragazzo si scatenerà un'asta tra le big del calcio europeo. Anche l'agente di David ha confermato che il giocatore lascerà il Lille al termine della stagione. Una scelta più che comprensibile: il canadese, a quasi 22 anni, è pronto per giocare in una grande squadra che ambisca a vincere tutto sia in ambito nazionale che internazionale.
Ed è tutta farina del suo sacco.