La Fiorentina ottiene una vittoria pesantissima per 3-2 sul campo del Bologna e la stacca di 3 punti in classifica, grazie al primo gol in Serie A di Maleh con un bel colpo di testa, alla stupenda punizione di Biraghi e al perfetto rigore dell'infallibile Vlahovic. Per i rossoblù non bastano lo splendido gol al volo di sinistro di Barrow per il momentaneo pareggio, e il destro di Hickey (deviato da Odriozola) nel finale. I viola tornano a vincere in trasferta, dopo 4 sconfitte consecutive fuori dalle mura amiche, e ora credono per davvero all'Europa che conta.

E pensare che la Fiorentina poteva avere tutt'altro destino.
Torniamo indietro di qualche mese, precisamente al 25 maggio 2021, quando la Fiorentina ufficializza come nuovo allenatore Gennaro Gattuso, appena esonerato dal Napoli per aver mancato la qualificazione in Champions all'ultima giornata. "Sono convinto che Gattuso ci aiuterà nella nostra crescita e che la sua storia professionale e umana rappresentino per il club una garanzia importante di determinazione, competenza e voglia di vincere", afferma il presidente dei viola Rocco Commisso. 
Nemmeno il tempo di cominciare, che il 17 giugno l'avventura dell'allenatore calabrese a Firenze è già terminata. La causa della separazione sembra essere l'agente di Gattuso, Jorge Mendes, che avrebbe spinto la Fiorentina ad acquistare giocatori da lui gestiti, come Gonçalo Guedes del Valencia e Sergio Oliveira del Porto, con richieste fuori luogo sia per se stesso che per i giocatori sopra citati. Dal canto suo la società viola avrebbe optato per acquisti più moderati e non aveva intenzione di piegarsi alle richieste folli di Mendes: da qui la scelta di chiudere subito i rapporti con Gattuso (e Mendes) e di mettersi alla ricerca di un nuovo allenatore.

La scelta ricade su Vincenzo Italiano, reduce dalla conquista della salvezza con lo Spezia attraverso un calcio molto propositivo. Italiano però ha appena rinnovato il suo contratto con la società ligure fino al 2023. Ecco allora che per chiudere l'operazione la Fiorentina cede un giocatore allo Spezia per risarcire lo staff di Italiano, mentre il tecnico paga allo Spezia la clausola di un milione di euro per liberarsi del contratto.
Dopo averla guidata in modo divino verso la salvezza, Italiano si separa dallo Spezia nel peggiore dei modi. Non c'è tempo però per pensare al passato: il tecnico di origine siciliana deve mettersi al lavoro per riportare in alto una Fiorentina reduce da 3 stagioni pessime, nelle quali a tratti ha rischiato addirittura di retrocedere in Serie B.

Oltre a Nicolás González, acquistato durante la brevissima era Gattuso, dal mercato arrivano Nastasic (che torna a Firenze dopo 10 anni) e in prestito sia Odriozola che Torreira. Tra i giocatori che rientrano dai prestiti, Italiano vuole tenere Saponara, già allenato allo Spezia, e il giovane Maleh. Ma l'acquisto più importante dei viola è senza dubbio la permanenza di Dusan Vlahovic: il centravanti serbo, reduce da una stagione fantastica con 21 gol in 37 presenze, in estate è corteggiato a lungo da molti top club europei, ma alla fine almeno per questa stagione resta a Firenze.
In pochi mesi Italiano compie un lavoro straordinario: dopo 16 giornate, la Fiorentina è al quinto posto in classifica, a pari merito con la Juventus, con 27 punti, ben 12 in più dell'anno scorso. 
Al di là dei numeri, spicca la mentalità offensiva che il mister ha trasmesso ai propri giocatori: la Fiorentina ha segnato 27 gol (10 in più della stagione scorsa) e, come riporta Transfermarkt, è la terza squadra con la maggior percentuale di possesso palla (55,5%) alle spalle di Napoli e Sassuolo.
Inoltre, l'allenatore ex Spezia fin qui ha gestito alla grande il caso Vlahovic: oltre alle tante voci di mercato dell'ultima estate, anche la scelta del giocatore di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2023 avrebbe potuto creare delle difficoltà all'interno dello spogliatoio; invece il bomber serbo, probabilmente stimolato da Italiano e dal suo calcio offensivo che ne esalta le caratteristiche, fin qui sta avendo un comportamento esemplare, tanto da essere capocannoniere (insieme a Immobile) con 13 gol e da mettersi sempre a disposizione dei compagni, aiutandoli in fase di non possesso, conquistando calci di punizione per farli salire e abbracciandoli quasi sempre per primo durante i gol.

La Fiorentina pecca leggermente di continuità, come dimostra il fatto che fin qui ha ottenuto 9 vittorie, 7 sconfitte e nessun pareggio, non ha vinto più di 3 partite in fila, e prima del successo contro al Sampdoria ha alternato una vittoria e una sconfitta per 6 partite consecutive, vincendo sempre in casa e perdendo sempre fuori. Fatica soprattutto in trasferta, dove ha perso 5 volte e ha buttato via 3 punti a Empoli perdendo 2-1 in rimonta con un gol all'87' e uno all'89'. Ha incassato 22 gol, subendo in media 3,7 tiri in porta a partita (SofaScore).
Nonostante questo, gioca un bellissimo calcio, che a Firenze non si vedeva da una vita, e piano piano acquisisce maggior consapevolezza dei propri mezzi. Qualsiasi tifoso viola avrebbe firmato per essere nella situazione attuale a 3 giornate dal termine del girone d'andata.

Con un po' più di continuità la Fiorentina potrà diventare la sorpresa dell'anno e, anche se le prime 4 sembrano avere una marcia in più, potrà dire la sua nella lotta Champions. 
E occhio, perché le prossime partite per i viola sono tutt'altro che proibitive: Salernitana e Sassuolo in casa (in mezzo il Benevento, sempre in casa, in Coppa Italia), Verona in trasferta, Udinese in casa, Torino in trasferta, Genoa in casa e Cagliari in trasferta.
Se gioca come sa, la Fiorentina ha le potenzialità per vincerle tutte e per sognare sempre più in grande. D'altronde, con un allenatore così, alzare le aspettative è del tutto legittimo, anche se si è reduci da stagioni negative.