Non raccontiamoci frottole: l'avvento di CR7 nella nostra Serie A ha fatto felici tutti, tifosi bianconeri e non.
Quando nel campionato dove milita la squadra per cui uno tifa arriva un campione di questo spessore, il solo pensiero di poterlo vedere dal vivo elettrizza praticamente tutti. Io in primis non vedo l'ora di ammirarlo dagli spalti. 
Poi realizzi che ad acquistare la stella portoghese è stata la Juventus, la stessa squadra che da 7 anni (7, casualmente come il numero indossato da C.Ronaldo) sta dominando senza particolari difficoltà in Italia. Quella squadra che ha già una rosa ritenuta fra le piu forti e complete in Europa e che oltre ad aver acquistato il giocatore più forte al mondo sta pensando ad altri acquisti di primissimo ordine (Godin, Marcelo, per citarne alcuni).

A questo punto la domanda sorge spontanea: c'è il rischio che le mosse dei bianconeri compromettano la competitività del campionato? Se andiamo ad analizzare le cosiddette "avversarie" infatti, non troviamo nessuna che al momento possa essere paragonata come rosa alla compagine juventina.
Il Napoli che tanto bene ha fatto la scorsa stagione, non può ancora contare su una squadra completa e che possa lottare al pari con la Juventus, anche se resta comunque la candidata numero 1 per essere l'anti-juve. Con l'avvento di mister Ancelotti i partenopei hanno sicuramente portato piu ambizioni alla piazza, che però da sole non bastano per fare bene.
L'Inter invece, dopo la Champions conquistata all'ultimo minuto ai danni della Lazio, sta sicuramente operando sul mercato con estrema efficacia ed intelligenza, portando giovani promesse e giocatori affermati alla corte di Luciano Spalletti. Questo però, non può bastare a decretare i nerazzurri come una tra le pretendenti al titolo.
La Roma sta acquistando tantissimi profili interessanti, per lo più giovani, che dovranno però ambientarsi e dimostrare di poter far bene nel campionato italiano. Resta sicuramente la seconda o la terza squadra del campionato ma al cospetto della rosa Juventina, rimane ancora molto indietro.
Il Milan ( "povero diavolo, che pena mi fa!" , come direbbe Cocciante ) invece, è un capitolo a parte: a fronte della sentenza attesa dal TAS e dell'ennesimo cambio societario alle porte, non potrà sicuramente essere annoverata fra le pretendenti al titolo. A meno che di miracolosi interventi sul mercato o di eventuali imprese sul campo, per i rossoneri sarà probabilmente l'ennesimo anno di transizione alla ricerca di una stabilità che possa riportarli dove meritano.

Resta quindi la paura che la Serie A, ritenuta per anni il campionato più bello del mondo, possa a breve diventare un campionato di seconda fascia dove il verdetto finale, sorprese permettendo, sembra già scontato.
Se cosi sarà, comunque, bisognerà sempre e comunque fare i complimenti alla Juventus, società seria ed ottimamente organizzata che ha saputo, negli anni, trovare un equilibrio ed una continuità di risultati invidiati da tutti.