Difesa a 3 o difesa a 4?

Questo è stato il tormentone estivo che ha accompagnato l'ambiente rossonero dopo l'acquisto di Leonardo Bonucci.

Un problema, se cosi si può chiamare, che ancora tutt'oggi non sembra essere stato risolto.

Ma siamo sicuri che i "problemi"  del Milan, e soprattutto di Montellafiniscano qui? Io non ne sono sicuro ed insieme a voi cercherò di esaminarli nella maniera più chiara possibile.

IL MODULO. Come detto, da due mesi a questa parte, la domanda che tutti si fanno è se Montella utilizzerà la difesa a 3 o meno. Quello che subito salta all'occhio è che Bonucci non riesca a rendere come nella Juventus se schierato in una linea a 4.

Ovviamente resta un grande acquisto, ma i troppi compiti di marcatura lo limitano e lo rendono vulnerabile non fornendo, fin ora, grandi prestazioni. Fin ora si è aspettato il rientro di Romagnoli per poter valutare il cambio di modulo ma, se l'allenatore rossonero fosse stato sicuro di attuarlo, ci chiediamo come mai non l'abbia fatto prima.

Ci sono alcuni elementi, infatti, in grado di poter garantire ottime prestazioni come terzo di difesa: dal neo acquisto Rodriguez, che lo ha fatto nelle sue vecchie squadre, fino al buon vecchio Zapata, che fino a prova contraria ha avuto le sue migliori stagioni proprio in una difesa a 3.

CALHANOGLU. Il giovane fantasista turco è arrivato a Milanello con una scia di entusiasmo, riaccendendo nei tifosi rossoneri la speranza di poter rivedere le giocate da vero numero 10. Fin ora, purtroppo, complice anche un ritardo di condizione evidente, Calha non ha reso come ci si aspettava.

Il problema che ruota attorno al suo nome, pero, è quello tattico. Il ragazzo ha sempre fatto il trequartista puro, riempiendo i suoi attaccanti di palle gol. Nel Milan, si è ritrovato come mezz'ala o come esterno offensivo e ad oggi, ha reso al di sotto delle aspettative. I ruoli affidatigli sono pieni di tattica e movimenti, parole che i giocatori che fanno tutto con la fantasia stentano a seguire.

Il suo posto però è nella trequarti, è vedremo se Montella sarà cosi bravo da accontentarlo o trasformarlo.

L'ATTACCO. I colpi in attacco sono sicuramente quelli più aspettati dalla tifoseria: in molti sono stati accostati ai rossoneri e forse, non sono arrivati i reali obbiettivi della dirigenza. Quelli approdati però, sono giocatori di tutto rispetto, che bene faranno nella loro stagione.

Il problema che voglio affrontare, infatti, non è relativo a "chi è arrivato", ma semplicemente a chi far giocare.

Fin ora, abbiamo visto un ragazzino classe '98 far accomodare in panchina la bellezza di 70 milioni in panchina.

Ovviamente parliamo di Cutrone, che con le sue prestazioni ha ottenuto la conferma e una maglia da titolare. Ma è giusto chiedere cosi tanto ad un ragazzino alla prima esperienza?

Dopo le brillanti prestazioni in Europa e alle prime di campionato, contro la Lazio si è visto un Cutrone sofferente e quasi mai in partita. Esaminando soprattutto le prime gare però, abbiamo visto un talentuoso ragazzo pieno di grinta e voglia di fare, ma che alla fine ha fatto le migliori prestazioni contro avversari di seconda è terza fascia. Al primo vero test contro una medio grande squadra, abbiamo visto tutte le sue difficoltà. 

Secondo la mia opinione, contro i biancocelesti, sarebbe stato meglio rischiare l'esperienza di Kalinic, abituato a determinati avversari. O anche A. Silva, che ha gia calcato palcoscenici importanti con club e nazionale.

Il rischio di bruciare un altro talento è dietro l'angolo: San Siro sa darti grande forza, ma riesce anche a distruggerti molto, ma molto velocemente, mettendoti nel dimenticatoio.

Che De sciglio e Santon servano da lezione....