"E alla fine arriva il TAS": potremmo vederla cosi questa sentenza, con il Tribunale Arbitrale Sportivo che recita il ruolo di salvatore nei confronti dei rossoneri, emulando i personaggi del quasi omonimo film "e alla fine arriva polly", dove quest'ultima rimotivò la vita del protagonista. Con questo verdetto infatti, il Milan viene riammesso in Europa e, capeggiato dalle parole del suo capitano, inizia a dar un po di fiducia e di speranza ai propri sostenitori.

Dopo la prima sentenza della UEFA, si era assistito ad un quasi fastidioso silenzio, sia della diregenza che della squadra. Nessuno voleva o sapeva dire qualcosa di concreto, accrescendo quel senso di angoscia che molti tifosi ancora oggi provono. Ed oggi invece, con il tweet di capitan Bonucci ( seguito poi dalle dichiarazioni di altri esponenti ) , i milanisti veri cercano di intravedere un futuro, un futuro che dovrà necessariamente essere fatto di continua crescita sportiva e societaria. Con queste verdetto il primo pericolo sembrerebbe essere sparito: cessioni illustri e smantellamenti vari potrebbero essere un lontano parente delle nuove strategie che ha in mente Elliot. Ma allora, cosa dovrà fare il Milan per ritornare ai livelli che lo compete?

In primo luogo, secondo la mia opinione, mantenere il gruppo attuale sarebbe indispensabile: ovviamente saranno ben accette tutte quelle cessioni relative a quei giocatori chiaramente fuori dal progetto, che potrebbero portare delle entrate nelle casse della società che sicuramente non potranno far altro che bene. E' innegabile, infatti, nonostante la brutta figura fatta dall'ex presidenza dal punto di vista economico e di pianificazione, che per quanto riguarda il mercato le mosse fatte sono state per la maggior parte redditizie. Chalanoglu ha disputato una grandissima seconda parte di stagione ed insieme a lui  Biglia e Bonucci ( che sicuramente era partito con il piede sbagliato ). Kessiè si è rilevato quello schiaccia sassi che tutti credevano, portando con se anche un pacchetto di gol non indifferente. Lo stesso Conti, per quanto quasi mai abbia giocato, è impensabile che non si rivelerà un grande acquisto. Insieme a questi c'è ovviamente qualche nota stonata ( Musacchio, Andrè Silva, Rodriguez , Kalinic )che però, nel complessivo, non vanno a minare del tutto quello fatto dal duo Mirabelli - Fassone. L'eredità cinese è dunque quella di una squadra più forte sulla carta rispetto a 12 mesi fa anche se, stando alla classifica, la situazione è praticamente immutata rispetto l'era "Berlusconiana".

Come seconda cosa : basta leggere nomi quali Higuain, Morata e compagnia bella ! Ovviamente dovessero arrivare giocatori di questo calibro nessuno direbbe niente ma, dopo tutto quello che si è passato, non saranno sicuramente questi grandi nomi la priorità! Ed Elliot lo sta dimostrando: per crescere non bastano 22 campioni o pseudo tali, ma serve anche qualcuno alle loro spalle che tenga sempre la giusta tensione e che rappresenti adeguamente il Milan in giro per il mondo e di fronte le istituzioni. Per questo, il fondo sembra intenzionato ad affidarsi a persone di indiscussa carriera quali Leonardo ( non ancora ufficiale) ed il proprio rappresentate Franck Tuil. Bisognerà fare chiarezza anche per Gattuso che, a fronte degli ottimi risultati ottenuti la scorsa stagione, merita di sapere al più presto se avrà o meno la piena fiducia della dirigenza. Poi via con un paio acquisti , che non dovranno essere necessariamente dei top player come sopra già accennato, ma che dovranno essere soprattutto dei colpi mirati a colmare quelle lacune ad oggi esistenti nella rosa.

Roma non è stata costruita in un giorno : se Il Fondo Elliot vorrà dimostrarsi una società seria non avrà bisogno di mosse ad alto impatto mediatico fine a se stesse. Basterà che dimostri grande senso di programmazione e sviluppo aziendale, facendo crescere il Milan a passi corti ma sicuri e riportandolo con il giusto tempo verso lo splendore che lo ha sempre contraddistinto.