Si sa, la Juventus è la squadra italiana più vincente e quindi, come naturale conseguenza, anche la più odiata, dato che tutte le altre tifoserie ce l'hanno in costante antipatia.
Ma qual è la vera rivalità vissuta reciprocamente? Escludiamo subito la concittadina granata: il Torino è da troppi anni distantissimo dai bianconeri. Per loro il derby è la partita della vita, ma di certo per la stragrande maggioranza di juventini no, lo è solo nei giorni della gara e nulla più.
Stesso discorso per la Fiorentina. In riva all'Arno pensano sempre alla Juventus, ma soltanto loro, gli altri lo fanno giusto due volte all'anno in concomitanza con le gare di campionato, poi tanti saluti.
Le romane sono poca cosa, giusto con la Roma c'è stata acredine negli anni'80 e a sprazzi anche in tempi più recenti, ma cose piccole, storicamente parlando. Poi certo, come detto prima, molti romanisti non possono vedere la Juventus per vari motivi e lo sappiamo, ma agli juventini frega qualcosa di loro, se non la domenica della partita? No. Adesso i rapporti sono pessimi con i napoletani, ma giusto in questi anni perché gli azzurri sono tornati competitivi, quando invece per decenni le due compagini non si sono praticamente viste.
Un antagonismo neonato, in pratica, se escludiamo anche qui i pochi anni di Maradona e Platini, bellissimi per carità, ma parliamo davvero di una manciata di stagioni e null'altro. Di certo le più belle e lunghe storie juventine sono state scritte contro le milanesi. Con il Milan la sfida è sempre stata tesa, sugli spalti e in campo per il primato nazionale, non dimentichiamoci anche la finale di Champion's League del 2003, sebbene le due società siano invece stare alleate per diverso tempo.

Ma se oggi facessimo un sondaggio popolare rivolto ai tifosi della Signora chiedendo qual è la rivalità che sentono storicamente di più, stravincerebbe l'Inter. Abbiamo già discusso a fondo del perché sono i nerazzurri i più acerrimi nemici dei bianconeri, e qui si tratta di un sentimento davvero reciproco e non più univoco. Basta vedere nei siti internet bianconeri qual è la squadra a cui vengono rivolte più offese. Sempre l'Inter, e non solo adesso per Conte, ma anche nelle stagioni passate quando a Milano non se la passavano bene.
Tanto per dire, il Napoli è anch'esso bersagliato dai fedelissimi juventini, ma solo in questi anni, se tornasse a metà classifica nessuno se lo filerebbe più. Continuerebbero sì sotto il Vesuvio ad avere sullo stomaco tutta la famiglia Agnelli, ma chi ricambierebbe la cosa sotto la Mole? Nessuno.
L'Inter invece no: per questioni storiche irripetibili nel calcio italiano, anche in disgrazia è sempre nel mirino della maggior parte degli juventini, ai quali infatti ho raccomandato spesso di non polemizzare mai più con nessun tifoso che non sia esclusivamente della Beneamata per non dare importanza a chi non c'entra nulla con il Derby dei veleni, così come ho spiegato a tutti gli altri che in fin dei conti loro non rappresentano quasi nulla per la Juventus, quindi di non montarsi la testa pensando di esserne la più grande avversaria. Perché l'Inter lo è, e non solo al bar: dagli albori del calcio, la Juventus, intesa come società, con chi è sempre stata in forte polemica più che con chiunque altro? Con l'Inter. La famiglia Agnelli contro quale altra grande famiglia del calcio ha sempre avuto da ridire con toni spesso bollenti? Con i Moratti Angelo e Massimo, ovviamente. E quando non c'erano i Moratti sotto la Madonnina? Stessa cosa, era sempre il Biscione la nemesi della Zebra. Non il Toro, o il Diavolo. No, il Biscione, sempre lui. Infatti, come dice l'inno interista: c'è solo l'Inter. Il resto è zero.