Quando si parla di Juventus-Inter del 1998 tutti hanno in mente quello di Iuliano-Ronaldo, arbitro Ceccarini, il 26 aprile che cambiò la narrazione del calcio italiano, a mio avviso anche oltre l'effettiva portata dell'episodio.
Comunque quello che voglio rammentare è lo scontro del 25 ottobre 1998, cioè la prima sfida tra le due nemiche dopo i veleni di aprile.
Stesso stadio, si gioca in nottura il 6° turno di andata della stagione 1998/1999. Sono passati sei mesi da aprile e l'eco dell'accaduto non si è ancora spenta. A parte la breve interruzione mediatica dovuta al Mondiale francese, nell'etere risuonano ancora le polemiche di quell'infausta giornata, che ovviamente si sono fatte sempre più calde man mano che ci si avvicinava alla gara di cui parliamo.
Le squadre in campo sono pressoché le stesse, le panchine anche. Solo qualche piccola variazione, come la presenza del capitano interista Bergomi assente il 26 aprile. Comunque Iuliano e Ronaldo ci sono, e i riflettori sono tutti puntati su di loro, oltre che sull'arbitro, incredibilmente riconfermato Ceccarini di Livorno... No scherzo, sarebbe stato troppo anche Juventus-Inter.
Dirige invece Domenico Messina.
I tecnici Lippi e Simoni si guardano a malapena, entrambi vorrebbero evitarsi a vicenda, mentre Ronaldo e Del Piero, i due capitani, si stringono la mano per la foto ufficiale, sorridenti, ma con quel sorriso da ufficio stampa, un po' tirato.
Il servizio d'ordine fuori dallo stadio evita il contatto tra le due tifoserie, il livello di allerta è ai massimi livelli.
Per la prima volta da quando è Presidente dell'Inter, Moratti, come promesso sei mesi prima, diserta la trasferta torinese in segno di protesta.
C'è tensione nell'aria e reciproca voglia di rivalsa: gli interisti perché si sentono derubati da quanto capitato la stagione precedente, gli juventini in quanto si sentono delegittimati della vittoria da proteste a loro dire spropositate. In più a luglio sono anche uscite le dichiarazioni di Zeman sul presunto uso di doping alla Juventus, quindi è ovvio che i bianconeri si sentano nel mirino di tutti.

La partita inizia subito a spron battuto, si lotta su ogni pallone e su ogni caviglia. Subito vengono ammoniti Silvestre e Galante per interventi duri, l'andazzo della partita è questo. Messina sa che è una gara a rischio, ogni momento potrebbe essere quello sbagliato per farsela scappare di mano. Tutto sommato il primo tempo si chiude senza nulla di particolare, gioco maschio ma nulla più. Comunque la Juventus appare superiore: forse i giocatori, memori delle roventi polemiche dei mesi scorsi, hanno inconsciamente una voglia matta di mostrare a tutti di essere superiori all'Inter, quasi come a doversi far legittimare da un'opinione pubblica ostile.
Poi nel secondo tempo, complice la stanchezza, sale di molto il livello della contesa.
Al minuto 49° Zidane entra a gamba tesa, a mo' di tenaglia, sullo stinco di Sousa. Per fortuna non lo prende in pieno, ma il portoghese si sbilancia e cade. L'intervento è scomposto, potenzialmente pericoloso, con i piedi alti. Messina estrae il rosso e si scatena il solito parapiglia: è il Derby dei veleni, signore e signori. Gli juventini accerchiano l'arbitro per protestare, gli interisti ne giustificano la decisione. Nella zuffa Pagliuca e Di Livio, che già ad aprile non se le mandarono a dire, si affrontano faccia a faccia, trattenuti a stento dai compagni.
Da qui la gara cambia. I contrasti diventano sempre più numerosi, gli ammoniti anche. Messina tiene in pugno la situazione anche se di certo non vede l'ora che arrivi il 90°. Seppur in 10 la Signora tiene il campo con orgoglio. L'Inter carica a testa bassa ma non sfonda. 
All'87° Inzaghi viene atterrato da Galante in area. Messina concede il rigore.
Gli interisti accerchiano l'arbitro, non come ad aprile ma poco ci manca. Comunque il direttore di gara resta impassibile e concede la massima punizione.
Calcia Del Piero, Pagliuca respinge, ma sulla ribattuta il n°10 ribatte in rete.
1 - 0 Juventus, come sei mesi prima, sempre Del Piero.
La gara riprende nervosamente, aumentano gli ammoniti e anche il nervosismo in campo, fin quando al 92° Davids viene espulso per doppia ammonizione.
Bianconeri in 9, ma alla fine trionfano per 1 - 0, legittimando pienamente una superiorità netta.

Tutto qui, mi sembrava giusto ricordare anche questa sfida del mitico 1998, quella delle due meno conosciuta ma, per numero di cartellini, adrenalina e polemiche, non da dimenticare.