Dopo l'intervista al grande economista di fama mondiale, tifoso nerazzurro, Carlo Cottarelli, si ritorna a parlare dell'azionariato popolare per l'Inter, pratica già in uso in Spagna e Germania (fa esempio il Bayern Monaco detenuto al 75% dai tifosi), ma quanto è realmente possibile ciò in Italia? Pratica difficile per molteplici motivi, tra cui quelli culturali: è vero che la situazione di Suning in Cina crea molto fastidio tra i tifosi che non vogliono impedimenti dal governo cinese, ma era una situazione prevedibile sapendo che la Cina è una dittatura e che quindi il governo mette bocca su tutto.

Il futuro quindi è tutto un punto interrogativo, con giocatori chiave e le loro richieste importanti (Hakimi, Lautaro, Barella etc..), Brozovic che ormai messo a bilancio a zero in caso di vendita garantirebbe una plusavalenza notevole in chiave bilancio, si dovrebbe partire dai punti saldi: il rinnovo di Conte e l'affido continuo di Marotta, dirigente che ancora una volta ha dimostrato il suo talento e la sua bravura nel vendere a buon prezzo e rifare una squadra ancora più competitiva (vedi operazione Pogba-Juventus). Il tempo ovviamente darà risposte e vedremo se sarà l'inizio di un ciclo vincente o solo un anno fantastico, amala.