Se qualcuno, a posto di fare spiccia demagogia, si informasse un po' meglio riguardo al processo di Calciopoli, capirebbe che la Juventus non è retrocessa in serie b perché rubava la partite. "Ladro! Cieco! Impostore! Bugiardo!" C'è chi mi dirà. Meglio così che fare come Ponzio Pilato ed accontentare la folla. Sia ben chiaro, non intendo difendere gli atteggiamenti onnipotenti della triade, ma sostengo che la dirigenza bianconera non fosse la "magna cupola", ma uno degli affreschi su di essa. Molti dirigenti, come Galliani, Lotito, Facchetti e Della Valle compivano i medesimi peccati, che all' epoca erano ampiamente diffusi e praticati. Ad esempio, esistono undicimila intercettazioni riguardanti Meani, uomo di Galliani, alcune delle quali contenenti dichiarazioni minacciose ed intimidatorie nei confronti degli arbitri. Il Milan non è stato salvato dalla retrocessione perché onesto e intonso, ma perché al processo si è difeso, mentre la Juventus non l'ha fatto. La proprietà NON HA DIFESO la sua Signora. È stato l'avvocato Zaccone, ingaggiato dagli Elkann, a chiedere assurdamente la retrocessione in b, in accordo con i suoi clienti. Egli ha poi dichiarato che la situazione da Juventus era da serie C e che la proprietà ha scelto di salvare la squadra, al posto dei dirigenti. BALLE! Durante il processo sono state ignorate moltissime intercettazioni. Se la proprietà della Juventus avesse scelto una linea di difesa degna di tale nome, le cose sarebbero andate diversamente. È stata questa una machiavellica mossa degli Elkann per scalzare Moggi, ormai troppo potente, dal suo trono? O per aver la meglio sul ramo Agnelli della famiglia, prendendosi il monopolio della Juventus? Non è un' ipotesi totalmente da escludere, ma non mi convince del tutto. Perché radere al suo la Juve per poi fare entrare in società Andrea Agnelli, il cugino ipoteticamente da sopraffare? Attualmente la mancata tutela della Juventus nel processo di Napoli rimane questione assai poco limpida. Come resta torbido lo scandalo di Calciopoli, in cui troppe verità sono state taciute. Persone e società coinvolte sono rimaste illese dal processo, chi per poi vincere coppe e campionati e chi per poi ottennere degli incarichi in UEFA. Forse per trovare la verità bisognerebbe avere una veduta di respiro un po' più ampio. In un business come il calcio finisco per intrecciarsi molte interessi e a volte gli scandali vengono fatti scoppiare appositamente per coprirne altri, ancora più gravi. Fatto sta che la Juventus è stata violentata, senza che nessuno la proteggesse. Ecco perché Agnelli fa bene a richiedere un risarcimento alle autorità. È un gesto doveroso, non solo per il trattamento iniquo che la Juve ha subito al processo, ma anche nei confronti dei tifosi, per rimediare, almeno simbolicamente, all'abbandono del club durante Calciopoli, lasciato affondare senza il benché minimo aiuto da parte della proprietà. Andrea Agnelli è un uomo d'affari, difende anch'egli degli interesse, ma almeno ha la decenza di non lasciare sola la sua Signora.