Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, la vita professionale di Gianluigi Donnarumma sarà a dir poco scintillante. Del resto, il suo destino è già stato scritto alla nascita, con quel nome del suo idolo ad accompagnarlo in una crescita fatta di grandi voli, tanto prematuri per la velocità con la quale ha bruciato le tappe, quanto decisivi tra i pali. Il suo approdo in pianta stabile nell'undici titolare del Milan poteva essere dannoso, perché il ragazzo andava a posizionarsi a difesa della porta in uno dei momenti più difficili della storia rossonera. Ma con il lavoro serio e intriso di abnegazione, Gigio è riuscito ad imporsi tra i grandi, a dare una mano alla rinascita della squadra di Mihajlovic convincendo infine anche i più scettici. Le sue prestazioni sontuose hanno fatto avvicinare tanti corteggiatori alla porta del Milan. I primi a muoversi furono gli arcieri dell'Ajax, respinti subito in Olanda con un secco "no" tutto lombardo. La stessa sorte ha investito gli inglesi del Liverpool, accolti con le maniere garbate ma respinti prontamente ai servigi della regina. Chissà cosa pensa Gianluigi dell'interesse mostrato dalle grandi squadre, piene di quei campioni che fino a poco fa erano solo delle figure che si muovevano in tv, o che lui stesso poteva manovrare con un gamepad, quando con gli amici si chiudeva in una stanza a sognare un giorno di essere il protagonista di quel videogioco. Mai avrebbe immaginato di ritrovarsi non solo a mettere i suoi guantoni sulle conclusioni dei campioni della Serie A, figurarsi di diventare in pochi mesi l'oggetto del desiderio delle big continentali, e in particolare del Barcellona degli alieni del calcio. Proprio gli emissari del club blaugrana erano a San Siro durante l'ultimo Milan-Genoa, per visionare il ragazzone di Castellammare di Stabia. E al termine della partita, gli ambasciatori catalani hanno avvicinati i dirigenti della Società rossonera con una promessa da 30 milioni di euro. Una cifra che farebbe gola a molti, meno che al Milan, intenzionato a costruire sulle spalle (larghe) di Gianluigi Donnarumma un nuovo ciclo di vittorie.