Federico Bernardeschi è pronto all'esordio in quella che è considerata come la più importante competizione calcistica del Vecchio Continente. Finora sono stati zero i minuti collezionati dal classe 1994 all'Europeo. Complice anche la sua giovane età (è il più giovane tra tutti i 23 convocati) e il fatto che si sia aggregato a un progetto durato 2 anni da poco più di 2 mesi. Ma Conte non ha potuto ignorarlo, e così ha deciso di schierarlo titolare domani contro l'Irlanda, dove ci sarà un ampio turnover. La fascia destra dell'Italia sembrava fino a pochi giorni fa solo ed esclusivamente di Candreva, ma occhio, perché qualcosa potrebbe cambiare. Bernardeschi nell'ultima stagione sotto la guida di Paulo Sousa ha imparato a difendere e a farlo bene. E questo può essere molto utile ad Antonio Conte, che stravede per Candreva ma che ha bisogno di un esterno che sia bravo sia in fase difensiva che in quella offensiva. E l'esterno della Lazio non garantisce il massimo della copertura, semplicemente perché è stato sempre un calciatore offensivo. Se Bernardeschi deluderà, allora queste saranno solo chiacchiere. Ma se dovesse fare bene contro l'Irlanda, allora il posto da titolare di Candreva potrebbe essere a forte rischio, anche e soprattutto perché quest'ultimo ha avuto un riesentimento all'adduttore destro che lo terrà lontano dal campo per almeno altri 2-3 giorni. Ed una volta tornato non sarà al massimo della forma. Domani Bernardeschi si gioca il tutto per tutto: o dentro o fuori. 39 presenze in stagione per lui quest'anno, 6 assist e 2 gol, oltre che ai 4 segnati in Europa League e ai 2 contro il Barcellona in un'amichevole pre-campionato. Lì si cominciò a vedere il vero Bernardeschi, che poi è sbocciato nei primi 2-3 mesi di Serie A. Atteggiamento umile, si impegna sempre al 100%, proponendosi sulla fascia e dando una grossa mano dietro. E' questo quello che vuole Antonio Conte, e proprio per questo lo ha chiamato agli Europei. Domani sarà la partita della fine o della svolta. Il giocatore della Fiorentina si gioca tutto. Ed è pronto a dimostrare il suo valore sul prato di Lille. Andrea Pontone