ROMA 1 - 2 NAPOLI (Mertens, Mertens, Strootman) ROMA 5,5: non era segno del destino. Una partita maledetta, stregata, impossibile da risolvere, vede la squadra di Spalletti arrendersi e subire più volte il gioco avversario. La fortuna, d'altro canto, non va dalla parte della Roma: un palo, una traversa ed un monumentale Pepe Reina hanno visto spegnersi le speranze di ribaltare il risultato. A fotografare la giornata 'no' dei giallorossi è la parata nel finale dello stesso portiere napoletano: lo spagnolo supera se stesso in una parata fuori dal comune, dopodiché la palla scheggia sulla traversa e rimbalza sul corpo dell'estremo difensore, che riesce miracolosamente con la punta del piede ad evitare che Salah possa arrivare al tap-in vincente a due passi dalla porta. Questo scudetto non s'ha da fare. NAPOLI 7,5: in alcuni tratti dell'incontro i partenopei sembrano davvero dominare, in una gara che si profilava tutt'altro che in discesa per la formazione azzurra. Il perfezionismo di Sarri porta i suoi frutti, ed il Napoli dopo il tonfo casalingo con l'Atalanta e la sconfitta in Coppa Italia allo Juventus Stadium, torna finalmente ad ingranare la marcia, grazie al proprio fuoriclasse, Dries Mertens, che illumina il gioco dei partenopei e finalizza a perfezione le grandi trame offensive di cui Hamsik e compagni si rendono autori. Lo schema che porta al gol del 2-1 viene riprodotto per l'ennesima volta. Ma nonostante ciò, le difese avversarie ancora non hanno capito come affrontarlo. La corazzata napoletana torna a marciare. SAMPDORIA 3 - 1 PESCARA (Bruno Fernandes, Cerri, Quagliarella, Schick) SAMPDORIA 6,5: la fase difensiva soffre e non poco. Quando il Pescara si affaccia all'area di rigore blucerchiata, i padroni di casa temono sempre la formazione avversaria. In compenso, la squadra di Giampaolo può vantarsi di avere un reparto offensivo davvero straripante. La partita di per sé viene decisa dai singoli: l'estro di Muriel, la freddezza sotto porta di Bruno Fernandes, la voglia di riscatto di Quagliarella e la regola dell'ingresso in campo di Schick. Finalmente la Samp mette in luce grandi miglioramenti sul piano psicologico e risulta in grado di ribaltare la partita con carattere e personalità. PESCARA 5: le ultime due uscite stagionali degli abruzzesi stanno a dimostrare che il 5-0 rifilato al Genoa sia stato solo un'eccezione. C'è tanto, tantissimo da lavorare. E manca il tempo materiale per rimettere in sesto una squadra che sia capace di salvarsi. Quella attuale, infatti, non ne è assolutamente in grado. Nonostante la buona volontà (sottolineata in occasione del gol di Cerri), nonostante la buona qualità dei singoli: manca il gioco di squadra, manca la solidità difensiva, manca una struttura di base dalla quale ripartire. La figura di Zeman a questo punto più che essere l'ancora di salvezza sembra essere la speranza per ripartire con il piede giusto. MILAN 3 - 1 CHIEVO (Bacca, Rig. De Guzman, Bacca, Rig. Lapadula) MILAN 6,5: i rossoneri portano a casa un risultato importante, anzi, fondamentale, che alimenta la rincorsa verso la zona Europa. La strada, d'altra parte, è piena d'insidie, ed il Chievo - fino all'inizio della ripresa - sembra essere una di queste: prima il (meritato) gol di Bacca, poi la maledizione dei rigori. Uno trasformato dal Chievo, l'altro fallito dalla squadra di Montella. Nella ripresa ci pensa lo stesso Bacca, tra un errore e l'altro, a far prendere alla gara la giusta piega. E Lapadula nel finale chiude definitivamente i conti. Una vittoria che sembra una vera e propria boccata d'aria, anche se certi errori sotto porta - con il passare del tempo - dovranno essere corretti... CHIEVO 5,5: gli uomini di Maran si presentano a San Siro con l'intento di creare seri problemi al Milan. Pur non riuscendo, la formazione clivense se la gioca comunque a viso aperto, con una prestazione non all'altezza della sufficienza ma neanche catastrofica come in molti si potevano aspettare alla vigilia. I clivensi, anche dopo il doppio vantaggio avversario, risultano tutt'altro che arrendevoli e provano a rendersi pericolosi in attacco. Del resto, alcuni errori (come quello di Gamberini a due passi dalla porta) non possono essere tollerati. ATALANTA 0 - 0 FIORENTINA ATALANTA 6,5: i bergamaschi risultano determinati nel portare a casa il risultato e vogliosi di condurre la partita. Autrice di una prova coraggiosa all'insegna dell'intraprendenza offensiva, la matricola nerazzurra vede negarsi più volte da un eclettico Tatarusanu la gioia del vantaggio. I ragazzi di Gasperini sbattono sul muro viola e non riescono a portare a casa i tre punti, pur provandoci dal primo all'ultimo istanti dell'incontro. Ma la squadra c'è, e dimostra di essere più compatta che mai. FIORENTINA 6: l'obiettivo della squadra di Sousa è quello di uscire indenne dall'Atleti Azzurri d'Italia. Mentalità che, per quanto discutibile, porta i suoi frutti: con una gara alquanto difensiva ed impostata sulla prorompenza fisica, i viola portano a casa un prezioso pareggio, affidandosi ad un esemplare Tatarusanu, che con parate fenomenali mantiene inviolata la propria porta. I toscani restano comunque lontani dalla zona Europa. CAGLIARI 1 - 5 INTER (Perisic, Banega, Borriello, Perisic, Rig. Icardi, Gagliardini) CAGLIARI 5: la squadra di Rastelli, accompagnata dagli applausi di un caldissimo "Sant'Elia", cerca di fare il massimo nel primo tempo, ma cala vistosamente in seguito al 3-1 di Perisic ad inizio ripresa. Ampiamente negativo il centrocampo rossoblù: manca il giusto collegamento tra difesa ed attacco. Manca quel guizzo che possa cambiare le carte in tavola. INTER 7,5: "i nerazzurri quest'anno non segnano in trasferta", si mormorava. Ed ecco servita la manita: uno straripante Perisic, un geniale Banega ed un cinico Icardi regalano la vittoria alla squadra di Pioli. La Beneamata espugna il campo del Cagliari e, se doveva dare una risposta dopo la sconfitta contro la Roma, lo fa nel migliore dei modi. Ora la partita-chiave con l'Atalanta, in seguito alla quale si capirà molto riguardo la lotta verso il terzo posto... TORINO 3 - 1 PALERMO (Rispoli, Belotti, Belotti, Belotti) TORINO 6,5: i granata, passati sfortunatamente in svantaggio, cercano in tutti i modi di riaddrizzare la gara ma non vi riescono. A risolvere tutto, come sempre, ci pensa lui: il 'Gallo' Belotti, per la prima volta con la fascia da capitano al braccio, che colpisce la sua ex squadra e regala i tre punti a Mihajlovic. PALERMO 6: i rosanero vanno ad un passo dalla storica impresa, ci mettono grinta, carattere, personalità, anche un pizzico di orgoglio, ma finiscono per crollare quando manca solo un quarto d'ora alla fine dei conti. La squadra di Diego Lopez, comunque sia, conferma di avere gli attributi per azzardare una possibile rimonta. Aldilà dell'epilogo, la formazione siciliana offre una buona prova all'Olimpico di Torino. EMPOLI 0 - 2 GENOA (Ntcham, Hjliemark) EMPOLI 5: quello contro la squadra di Juric è uno scontro fondamentale, forse l'ultima partita in cui ai toscani viene richiesto il salto di qualità. Ma la squadra di Martusciello spreca questa grande opportunità e finisce per perdere al cospetto di un Genoa rigenerato ma d'altra parte tutt'altro che fenomenale. Prova del fatto che la squadra toscana non sia ancora pronta per affrontare determinate partite. Una fragilità psicologica che, a fine stagione, potrebbe rivelarsi letale. GENOA 6,5: Mandorlini esordisce con due risultati utili consecutivi. Niente male: prima il pareggio allo scadere della settimana scorsa, poi la vittoria del 'Castellani' in una sfida assolutamente da non fallire. I rossoblù si avvicinano sempre di più all'obiettivo salvezza e scacciano l'incubo della retrocessione. Pescara, Crotone e Palermo se ne stanno lì sotto. Semmai, sono affari dell'Empoli: i liguri d'ora in poi possono giocare senza essere sotto pressione. CROTONE 0 - 0 SASSUOLO CROTONE 6: nonostante la notevole imprecisione in attacco, i calabresi accumulano un altro prezioso punto. Sfumato oramai (quasi) definitivamente l'obiettivo salvezza, non resta altro che giocare ogni partita a testa alta, con la fierezza di provarci fino all'ultimo e la voglia di conquistare più punti possibili. Stavolta almeno la difesa regge: restano, comunque sia, grandi lacune lì davanti. SASSUOLO 5,5: prestazione opaca per la squadra di Eusebio Di Francesco, protagonista di una gara monotona e priva di grandi occasioni da rete. I neroverdi risultano spenti in fase difensiva e poco lucidi in ottica offensiva, tornando dallo 'Scida' con un pareggio a due facce: per quanto ci si aspettava alla vigilia, sono due punti persi, ma per come si era messa può dirsi un punto guadagnato. UDINESE 1 - 1 JUVENTUS (Zapata, Bonucci) UDINESE 6,5: al contrario delle insinuazioni alla vigilia, i friulani se la giocano alla pari, mandando in difficoltà la Juventus tanto da far sembrare appannati i Campioni d'Italia. Un rigenerato (e ritrovato) Duvan Zapata trova modo di sbloccarsi all'appuntamento più importante. Nonostante l'assenza di Thereau, il reparto offensivo risponde alla grande alle critiche ricevute in settimana. Ed in generale i ragazzi di Del Neri risultano vivaci, intraprendenti e vogliosi di portare a casa il risultato, che alla fine prende le dimensioni di una vera e propria impresa. JUVENTUS 5: Allegri disegna male la gara e la sua manca nell'occasione di guadagnare tre preziosi punti sulla Roma in modo da archiviare quasi del tutto la pratica scudetto. I bianconeri potevano (e dovevano) fare molto meglio: troppe imprecisioni, troppa poca grinta, troppo poco mordente. Tutti fattori che, alla fine, risultano cruciali per complicarsi la vita da soli. Dopo quasi un anno, la Juve torna a pareggiare. Ma per quanto ci si aspettava, è come se fosse arrivata una sconfitta... BOLOGNA 0 - 2 LAZIO (Immobile, Immobile) BOLOGNA 5: c'è qualcosa che non va. In attacco i rossoblù faticano a rendersi pericolosi e dietro le lacune sono troppo grandi per essere nascoste. Risultato? Altra, ennesima umiliazione, per una squadra che manca sotto il punto di vista caratteriale e non riesce mai a dire la sua, in una stagione paradossalmente già finita ed incredibilmente così monotona. LAZIO 7: i biancocelesti approfittano dello stop dell'Atalanta per portarsi al quarto posto della classifica. La doppietta di Ciro Immobile regala il secondo 2-0 consecutivo alla squadra di Inzaghi, che dopo la vittoria di Inzaghi prosegue nel periodo di autostima e consolida la striscia positiva. Il terzo posto, a questo punto, è davvero solo un'utopia? Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone