NAPOLI 0 - 2 ATALANTA (Caldara, Caldara) NAPOLI 5: sarà la distrazione, sarà la stanchezza, ma la squadra di Maurizio Sarri colleziona una delle sue peggiori prestazioni stagionali. La troppa poca lucidità sotto porta porta ad errori abissali. In aggiunta a ciò, va sommata la buona dose di sfortuna che affligge i partenopei. Bel gioco fino alla trequarti, poi i padroni di casa entrano in affanno. Buone giocate, poco arrosto. ATALANTA 8: all'andata, con una vittoria a discapito degli stessi azzurri, cominciò il magico sogno. Una favola che al San Paolo trova l'occasione di rinnovarsi, e continuare a regalare spettacolo. Sì: questa Atalanta è una grande squadra, e con la vittoria del San Paolo - conquistata con grande carattere e personalità - consolida il quarto posto in classifica. A pensare che ad inizio campionato la panchina di Gasperini era stata messa in discussione... JUVENTUS 2 - 0 (Mandzukic, Alex Sandro) JUVENTUS 6,5: ancora una volta, la squadra di Max Allegri riesce ad ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Un reparto offensivo letale ha fatto sì che l'affanno difensivo del primo tempo venisse completamente cancellato. Grande prova di Mandzukic ed Alex Sandro, i due marcatori dell'incontro, che regalano i tre punti ai bianconeri ed alimentano il sogno scudetto. EMPOLI 5,5: i toscani, consapevoli delle proprie (in)capacità, trovano il coraggio di giocarsela a testa alta e mettere (seppur vagamente) in difficoltà la Juventus con buone trame offensive. Il diktat di Martusciello è uno solo: alzare il baricentro e provare a rendersi pericolosi lì davanti. Peccato che, al gol del vantaggio bianconero, tutte le certezze degli ospiti vengono a crollare. Dall'1-0 in poi, l'Empoli va in black-out. Calo di concentrazione letale. PALERMO 1 - 1 SAMPDORIA (Rig. Nestorovsky, Quagliarella) PALERMO 6: l'avvio di gara è scintillante e tutto sembra meravigliosamente andare per il verso giusto. Già nella ripresa, però, i ragazzi di Diego Lopez cominciano ad andare in affanno e soffrono terribilmente il gioco avversario. Per quanto riescano a limitare le avanzate offensive blucerchiate, i rosanero non riescono a fare a meno di farsi rimontare nei minuti finali della gara, in modo da ricevere una clamorosa beffa che nega due punti pesantissimi alla formazione siciliana. SAMPDORIA 5,5: in generale, la prestazione della squadra di Giampaolo può definirsi insufficiente. Pur non avendo più grandi ambizioni (capitolo salvezza oramai archiviato e zona Europa troppo lontana), i liguri non riescono a sfruttare le proprie capacità offensive e rischiano addirittura di uscire dal campo del 'Renzo Barbera' con una sconfitta. Per il modo rocambolesco ed inaspettato in cui arriva, il pareggio può dirsi comunque sia un buon risultato. Ma dalla Samp ci si aspettava ben altro... LAZIO 1 - 0 UDINESE (Rig. Immobile) LAZIO 6: di per sé, il gioco espresso dai biancocelesti è divertente. Peccato che, con il passare dei minuti, si riveli sempre più inconcludente: il cincischiare davanti all'area di rigore avversaria finisce per annoiare gli spettatori dell'Olimpico, che risultano insoddisfatti. Dagli spalti comincia ad arrivare qualche mormorio, ma è Ciro Immobile, ancora una volta, a mettere i conti in regola. Vittoria essenziale che rilancia la squadra di Inzaghi in classifica. UDINESE 5,5: Del Neri imposta la gara sul catenaccio/contropiede e, visto il palcoscenico, non ha neanche tutti i torti. Ma i suoi uomini finiscono per divorarsi le grandi palle gol che si ritrovano sui piedi, annullando in questo modo tutto lo sforzo compiuto dal reparto difensivo. Il rigore di Immobile, per quanto possa essere discutibile, sancisce un abisso che i friulani hanno dimostrato di non saper colmare. SASSUOLO 0 - 1 MILAN (Rig. Bacca) SASSUOLO 5: non ci siamo. Per la squadra di Eusebio Di Francesco si conferma una stagione "no", sotto ogni punto di vista. Il vero problema di questo gruppo sembrava essere l'assenza di Domenico Berardi, ma eccolo, proprio il numero 25 neroverde, divorarsi clamorosamente dal dischetto l'occasione che avrebbe potuto far prendere alla gara una piega diversa. Tanti, troppi errori, anche banali, che se sommati l'un l'altro danno come risultato una sconfitta alquanto meritata. MILAN 6,5: i ragazzi di Montella tornano a vincere e lo fanno su un campo ostico, nel quale vengono messi in luce molti difetti di questa squadra. D'altra parte, emerge il grande carattere dei rossoneri, che trovano la forza di piegare il Sassuolo nonostante abbiano visto le fiamme dell'Inferno quando Berardi si apprestava a presentarsi dagli undici metri. Personalità invidiabile da chiunque. CROTONE 1 - 2 CAGLIARI (Stoian, Joao Pedro, Borriello) CROTONE 5: i calabresi offrono un buon gioco e sfiorano in più occasioni di poter portare a casa il risultato. Ma questa squadra dimostra, ancora un'altra volta, di essere altamente fragile sotto il punto di vista psicologico. Non si possono gettare tre punti al vento in questo modo. Davvero inaccettabile. A questo punto, addio Serie A? CAGLIARI 7: la formazione isolana risulta in affanno, passa in svantaggio ma trova la forza di reagire e ribaltare il risultato. Espugnando il campo del Crotone i sardi si avvicinano sempre di più alla salvezza: quello che sin da sempre è stato il traguardo numero uno, sta finalmente per essere centrato. Onore e merito a Mister Rastelli. CHIEVO 2 - 0 PESCARA (Birsa, Castro) CHIEVO 7: la squadra di Maran trova i tre punti davanti al proprio pubblico al cospetto di una squadra apparsa fortemente in crisi. Portare a casa una vittoria contro il Pescara era praticamente d'obbligo. Un grande Birsa, accompagnato dallo spirito di gruppo dei suoi compagni, ha guidato gli scaligeri a sconfiggere i biancazzurri con un trionfo tanto meritato quanto fondamentale. PESCARA 5: dopo la prestazione divina con il Genoa, gli abruzzesi compiono un passo falso. Zeman stavolta confonde le carte in tavola e non riesce a trovare quella freschezza e lucidità che in fase d'attacco è davvero indispensabile per rendersi pericolosi. Un disastroso reparto difensivo ha fatto sì che i biancazzurri uscissero sconfitti dal 'Bentegodi'. C'è ancora tanto, tantissimo da lavorare... GENOA 1 - 1 BOLOGNA (Viviani, Ntcham) GENOA 6: sufficienza conquistata solo al 94'. Per tutto il corso della gara i rossoblù deludono, mancano dal punto di vista realizzativo e presentano non poche criticità in ottica difensiva. Mandorlini non sembra esser riuscito a cambiare l'andamento generale di una squadra apparsa sempre più in fase di declino. A regalare un punto importante ai liguri ci ha pensato il neo entrato Ntcham, con un destro potentissimo mirato sotto l'incrocio sul quale Mirante non poteva intervenire. BOLOGNA 6: la squadra di Donadoni colleziona un buon punto ed esce imbattuta dal campo del 'Ferraris'. La punizione di Viviani illude, il tiro di Ntcham castiga: prestazione a due facce, tutto sommato comunque sufficiente. Ma manca qualcosa sul piano mentale: con più attenzione, i rossoblù avrebbero potuto portare a casa la vittoria. INTER 1 - 3 ROMA (Nainggolan, Nainggolan, Icardi, Rig. Perotti) INTER 5,5: i nerazzurri confermano di essere una buona squadra ma dimostrano di meritare un livello inferiore rispetto alla Roma. La squadra di Pioli viene surclassata in ogni reparto: c'è ancora tanto da lavorare. Svanisce del tutto la possibilità del secondo posto, resta viva la speranza di agguantare il terzo. ROMA 8: non si poteva chiedere nient'altro ai ragazzi di Spalletti. Una partita nella quale i giallorossi hanno saputo tirar fuori gli attributi ha visto la Roma dominare su un avversario tutt'altro che arrendevole, ma allo stesso tempo schiavo del gioco della formazione capitolina. Una prova impeccabile, che conferma le grandi potenzialità di questa squadra. FIORENTINA 2 - 2 TORINO (Saponara, Kalinic, Belotti, Belotti) FIORENTINA 5,5: dopo il clamoroso passo falso in Europa League, i viola provano a ripartire, a testa bassa, con umiltà. Il primo tempo è davvero straripante: la squadra di Sousa riesce a sfruttare gli errori avversari per siglare un 2-0 assai pesante. Nel secondo tempo, però, i padroni di casa peccano di presunzione psicologica e considerano già vinta una partita che, invece, si trova ancora a metà percorso. Da questo ragionamento ne scaturisce la beffa finale. Questa squadra ha ancora tanto da migliorare... TORINO 5,5: come al solito, il Toro gioca un tempo ad alti livelli e l'altro su ritmi inquietanti. Nella prima frazione di gioco i granata risultano assenti, in particolar modo in fase difensiva, dove trovano occasione di mettersi in luce diverse sbavature che consentono alla Fiorentina di mettere una mano sulla partita. Nella ripresa, è tutta un'altra squadra. A firmare il pari ci pensa ancora una volta il 'Gallo' Belotti. E forse anche lui in questa gara ha qualcosa da rimproverarsi: trasformando il rigore, infatti, avrebbe potuto completare la rimonta. Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone