No, Balotelli non è sopravvalutato. Il problema non è la pressione mediatica, né i suoi rapporti con gli allenatori. "L'unica cosa che può influire sulla crescita di Balotelli, che è potenzialmente esponenziale, è la sua testa", si diceva ai tempi dell'Inter. E infatti così è stato. Da quando SuperMario ha lasciato i nerazzurri, ha deluso le aspettative. È andato al City, giocando un po' a fasi alterne, facendo parlare di sé non tanto per quello che combinava sul campo ma per ciò che faceva in locali e discoteche. È arrivato poi l'Europeo, nel quale Balotelli ha avuto un'incredibile esplosione. Ma solo apparentemente. Nella competizione, infatti, ha mostrato la sua discontinuità. Una partita su due la gioca ad alti livelli, nell'altra non tocca palla. E così è successo negli anni seguenti. È arrivato al Milan, dove non solo ha deluso lui, ma ha rovinato anche El Shaarawy. In Nazionale non si è più visto né sentito, ed è scaricato da tutti i club. Da futuro da campione, è diventato un pacco che trova una sistemazione solo l'ultimo giorno di mercato. Nizza, però, è la piazza giusta per lui. Ma solo ad una condizione, quella di ricominciare da capo, con umiltà. Altruismo, movimenti e sempre al servizio della squadra. Così deve diventare il nuovo Balotelli. Una punta completa e che non vive solo per i gol. Perché il vero Balotelli, è la bestia nera delle difese avversarie. Il problema è che è stato sempre troppo discontinuo. Se corregge questo difetto, può tornare al top, ed avere un ruolo anche in Nazionale, che al momento ha perso a tutti gli effetti. Sta a lui. Ora come ora, è un ex calciatore. A soli 26 anni. Ma se torna a giocare con umiltà e altruismo, può tornare quello di una volta. Da tutti noi va un grande in bocca al lupo a Balotelli. Forza Mario, hai ancora un'altra chance per tornare al top. Non buttare via anche questa Andrea Pontone Twitter: @_AndreaPontone