Siamo a settembre dopo la sosta nazionali e il primo strappo tra Napoli e Milan lo dalla Juventus, infatti nella terza giornata il Napoli anche senza Ospina, Koulibaly, Anguissa e Osimhen batte i bianconeri per 2 a 1 e la domenica successiva la Juventus frena il diavolo sull’1 a 1, questo il primo rallentamento dei rossoneri.
La squadra di Spalletti nella stessa giornata affonda l’Udinese e allunga successivamente con otto successi consecutivi, alla nona il Napoli viene fermato dalla Roma.
Il Milan, sempre con il fiato sul collo, supera il Bologna e ritornano a pari punti Milan e Napoli a quota 25, con l’Inter, campione d’Italia, staccata di 7 lunghezze.

A questo punto, sembra chiaro, il fatto che lo scudetto sia affare loro, sembra di rivedere la stagione 1987/88, quando il Napoli di Maradona e Careca sfidavano il Milan di Van Basten e Gullit.
Nella dodicesima e tredicesima giornata però si riaffaccia l’Inter, pareggiando il derby e battendo il Napoli, rientrando così nella corsa.
L’Inter approfitta anche degli impegni di coppa che per Milan e Napoli diventano una tassa pesantissima, infatti i rossoneri nei sei impegni successivi a quello europeo, lasciano nove punti sul campo e gli azzurri sette, permettendo la risalita dell’Inter.

Agli impegni Europei si aggiunge la serie infinita di infortuni, il Milan deve rinunciare a Ibrahimovic dall’inizio del campionato, in parte a Giroud, può contare a intermittenza su Rebic, Calabria e Leao e ha perso del tutto Kjaer. Il Napoli invece oltre all’assenza di Mertens nella prima parte del campionato, a novembre perde Osimhen, a dicembre gioca senza Koulibaly e Fabian Ruiz, che si aggiungono al quasi mese di stop per Anguissa.

La difesa di Spalletti, che in dodici partite ha subito solo quattro reti, subisce nelle successive cinque ben nove gol, scivolando con due KO pesanti, con Atalanta e Empoli. La conseguenza è che il Napoli scivola al quarto posto e il diavolo, che nelle ultime due giornate vince con Salernitana e aggancia all’ultimo l’udinese, si avvantaggia di tre lunghezze, ma il terzo incomodo, l’Inter, scavalca sia Napoli che Milan portandosi in vetta alla classifica.
Questo fa notare come, anche due squadre con una rosa molto ampia, vadano in difficoltà con gli infortuni e gli impegni Europei infrasettimanali.
Questa sera comunque i due allenatori schierano le loro squadre a specchio, sperando in un colpo dei loro gioielli, Ibrahimovic per Pioli e Mertens per Spalletti.