Junior Messias, all’età di 30 anni, è entrato nel calcio che conta e grazie al suo gol ieri il Milan è riuscito ad espugnare il Wanda metropolitano, regalando un sogno a tutti i tifosi rossoneri.
Messias, una scommessa di DT Maldini, si è rivelata l’arma in più che con un colpo di testa ieri è riuscito a beffare Oblak ed a zittire i tifosi dell’Atletico.

Al termine della partita, il fantasista brasiliano commenta così ai microfoni di Prime Video:
VITTORIA: “Sono molto contento della prestazione e della vittoria. Avevamo bisogno della vittoria per essere ancora vivi. C’è tanto da lavorare ancora”.
GOL: “E’ stato d’istinto, ho seguito l’azione e ho messo dentro tranquillo e sereno, di testa: quando sei tranquillo e sereno puoi fare grandi cose. È ciò che mi è successo di più importante nella mia carriera. L’umiltà, però, è sempre importante. Non mi devo abbattere con le critiche né esaltarmi con i complimenti”.

Conclude dedicando il gol alla sua famiglia, ai suoi amici in Brasile e a tutte le persone che hanno creduto in lui.
Grazie proprio alla sua famiglia e ai suoi amici, è riuscito a superare i momenti difficili, sia a casa che in campo.
Qualche giorno fa, Messias, scrisse su Instagram “Ogni conquista dipende dalla vostra volontà e fede”.
Probabilmente è stato ascoltato, perché dopo un periodo complicato caratterizzato da alcool e incidenti in macchina, questa è la sua rivincita, e allo stesso tempo è la rivincita di tutto il mondo rossonero, che dopo anni di digiuno europeo torna a sperare nella qualificazione ai turni eliminatori di quella coppa tanto ambita da tutti, la Champions.

«Troppo forte Mico. Rallenta. E invece acceleravo, sempre di più. La macchina era un rottame, il volante tirava tutto da una parte, dovevo imprimere forza per mantenere la rotta dritta. Stavo percorrendo una strada sterrata, meno di un chilometro e sarei arrivato all’ingresso della statale. Ero stato al matrimonio di mio fratello ed ero completamente sbronzo, troppo alcol in corpo e zero minuti di sonno. Ho chiuso gli occhi per un istante, uno solo, non me ne sono nemmeno accorto. Poi un tonfo, sono finito fuori strada in mezzo ai campi. Potevo essere morto, ma qualcuno mi ha salvato».

Questo ciò che ha raccontato Junior a “Cronache di Spogliatoio” del suo passato in Brasile, caratterizzato da un grave incedente stradale in stato di ebrezza. Nel 2011 arrivò la svolta, l’arrivo in Italia, per seguire il fratello, da lì parte la sua gavetta: dal Chieri in serie D al Pro Vercelli in B fino ad arrivare al 2019 con il primo contratto da professionista in serie B al Crotone, arrivando lo stesso anno alla tanto attesa promozione in serie A.
L’anno successivo arrivarono le grandi soddisfazioni, come giocare contro Cristiano Ronaldo ed in infine giocare insieme ad un dio del calcio Zlatan Ibrahimovic.

Questa è la storia stupenda di un ragazzo che grazie alla passione e alla dedizione è riuscito a prendersi una rivincita nella vita e a realizzare i suoi sogni, poiché “tutti i traguardi che raggiungiamo dipendono dalla nostra perseveranza”.
Un esempio per tutti i giovani... Junior Messias! 

Federico Meddi