Io ho capito una cosa e sono un po' deluso. Cioè io mi ricordavo quando dicevate che quello italiano è un campionatino, che si vinceva uno scudettino, che... #finoAlConfine.
Per quello ero tranquillo, nono scudetto di fila vinto, perchè figuriamoci se gli interisti vogliono vincere lo scudettino, loro puntano all'Europa, dove contano veramente i valori e non ci sono gli arbitri italiani che avvantaggiano chi sappiamo noi.
Ed ero tranquillo anche quando l'Inter vinceva sempre ed era anche in testa, andava tutto liscio, ci davano una serie di rigori contro, ben 6, di cui per lo meno uno inesistente e decisivo a Lecce.
Tutto normale quindi.
Nel frattempo Mertens aveva un rigore wireless contro la Fiorentina, Lautaro Martinez giocava allegramente a rugby nella sua area contro l'Atalanta senza conseguenze, salvo poi andare di matto quando pur commettendo lui fallo, urlò al suo popolo il suo fastidio e fu squalificato per due giornate (mica come Bentancur che ne ebbe 3 o Olsen che ne ebbe 4).
Ho cominciato a sospettare che gli interisti credono nello scudetto quando ho visto Oriali alzarsi dalla panchina e (lo si legge dal labiale) chiede i documenti all'arbitro (passport please!). Possibile che nessun giornalista abbia avuto l'idea di proporre Oriali come arbitro unico coadiuvato da Ziliani e Pistocchi?
Da quel momento, visto il nervosismo diffuso, mi sono quasi convinto che in fondo ci credono.
Ok, hanno ancora l'Europa per dimostrare che loro vanno oltre il confine (in Bulgaria giusto?), ma un pensierino allo scudettino... mmm mi sa di sì. Escludo totalmente che il nervosismo sia dovuto ai troppi caffè, ormai i tempi sono cambiati, non è più come una volta. Quindi sì, ci credono. Ne ho avuto conferma questa settimana. Avete presente quando in area di rigore dell'Udinese sul risultato di 0-0, Skriniar non fa saltare cintura e crolla addosso a Okaka? Ecco, esatto, il rigore di Bentancur è uno scandalo. Perché quello è decisivo, invece l'altro no. Quindi sì, ci credono e anche molto. Ora che non hanno neppure più l'alibi della rosa, rinfoltita da due ex giocatori larghi sulle fasce e un potenziale fuoriclasse, che per ora però gioca in pantofole. Certo la Juve è forte e non ha bisogno di certi aiuti che arrivano SEMPRE nei momenti di difficoltà. E poi diciamocelo, l'abito non fa il monaco e le mezze stagioni, no, non esistono più.
E il rigore dato a De Ligt a Lecce è solo UN episodio, mica come capita alla Juve che SEMPRE viene aiutata quando ne ha bisogno. Ma andiamo in fondo alla vicenda, facciamo luce su questi torbidi intrallazzi, perché la trama non è lineare. Intanto diciamo subito che tutto parte da lontano, da quando cioè siamo alla vigilia della Supercoppa italiana, la Juve gioca il 15 e il 18, la Lazio solo il 16 e chiede che la partita col Verona venga rinviata e prepara la finale del 22. La Juve accetta questo scompenso, i calendari sono fitti e invece di fare come avrebbe fatto qualsiasi squadra nerazzurra milanese (senza fare nomi), non chiede l'assegnazione a tavolino della coppa e/o si schiera in campo con la primavera. Gioca, perde malamente e ha anche la faccia tosta di non cercare un fallo laterale invertito o un giallo non dato per non presentarsi alla premiazione. I soliti arroganti.
La faccio breve: la morale della favola è che il Verona deve giocare con la Juve domenica prossima dopo aver giocato di mercoledì con la Lazio. Un caso? Ovviamente no, è sospetto. La Juve ha giocato dopo 3 giorni tra il 15 e il 18 dicembre e poi il 22 in supercoppa, ma quello va bene. Però mi scuso, sto facendo la vittima, mica come voi complottisti.

Per concludere, ho capito che ci credete, cari interisti, non nascondetevi, era dai tempi di Mourinho che non provavate a nascondere i favori ricevuti montando ad arte polemiche sugli altri. Ma ci sta, bisogna essere sportivi, se sul campo dimostrerete di essere più forti, va benissimo così, anche se per voi è facile, voi avete un sacco di possibilità, se dovesse andare male avete sempre altre 16 squadre da tifare in Europa e al limite qualche scusa puerile.
Vi invidio.