Cari tifosi Milanisti, il tempo in cui i giocatori venivano al Milan per l'appeal o per giocare con i migliori giocatori in circolazione non è finito, per fortuna restiamo ancora appesi a quel filo che unisce un'epoca che sembra ormai lontana, ad uno che sembra totalmente diverso grazie a Maldini!
Eh sì, perché dalla vicenda Donnarumma il Milan ne esce a testa alta, non grazie a Gazidis, che addirittura ci stava per rimettere nel caos con la storia della "Superlega", ma grazie a chi è stato e sarà per sempre simbolo della nostra storia, ovvero Paolo Maldini.
La vicenda Donnarumma ha del clamoroso, se rileggiamo le dichiarazioni, anche non troppo lontane del giovane portiere, nella quale giurava di essere tifoso del Milan. Non tanto per la decisione di lasciare il Milan, che sinceramente anche se non condivido, posso accettare dal punto di vista di un giovane che vuole guadagnare di più e magari fare esperienza in un campionato diverso, quanto per il fatto di aver recato un danno economico al club e di uscirne nel peggior modo possibile.

Qui arriviamo al tema di cui volevo parlare, e nella quale bisogna capire la differenza chiara tra il giocatore che è tifoso e bandiera di una squadra, e chi come ha dimostrato il giocatore in questione, si è nascosto dietro la facciata dell'essere tifoso, per tenere buoni i tifosi in questi mesi, che si sono fidati della persona sbagliata. Noi tifosi che per questa maglia abbiamo gioito tanto e ultimamente abbiamo anche sofferto, leggendo queste cose o meglio "telenovele" ci sentiamo presi in giro nel modo più meschino possibile. Il signor Donnarumma ha scelto di uscire dalla porta di servizio della società che gli ha permesso di entrare nel calcio che conta, dalla porta principale, grazie anche al sig. Mihajlovic che aveva visto bene sulle qualità sportive del ragazzo, ma grazie soprattutto al sig. Maldini abbiamo scoperto la vera essenza del giocatore, che alla fine se ne va da mercenario squallido quale è sempre stato alla fine.

Il tifoso Milanista conosce molto bene le bandiere che possono aver non solo il nome di Maldini, ma anche di un Baresi, di un Costacurta e potrei andare avanti ancora per un paio di righe, e aver anche solo accostato il nome di Donnarumma ad una di queste bandiere rossonere, è la cosa che brucia di più al tifoso, che ha creduto alle parole di un ragazzo, che leggeva il testo redatto dal suo procuratore, che sa bene come fare il proprio lavoro. Io non discuto gli obiettivi personali di un ragazzo giovane che vuole diventare (come tutti penso) il più forte giocatore nel proprio ruolo, ma le domande che vorrei porre al caro GianLuigi Donnarumma sono 4:
1- Sig. Donnarumma, col senno di poi, rifarebbe esattamente tutte le dichiarazioni che ha fatto nella quale diceva di essere tifoso e non voler lasciare il Milan?
2- Sig. Donnarumma, il fatto di aver recato un notevole danno economico al Milan è stato deciso dal suo procuratore o da lei?
3- Sig. Donnarumma, essendo che lei hai più volte dichiarato di essere lei a decidere e non il suo procuratore, come mai non ha scelto, almeno per riconoscenza, di accordarsi per un rinnovo con una clausula rescissoria bassa, e ad una conseguente cessione, che avrebbe fruttato al club almeno un minimo di plusvalenza e nello stesso tempo permesso a lei di prendere qualsiasi altra strada per il suo futuro in maniera meno eclatante?
4- Sig. Donnarumma, come spiega ai tifosi la sua scelta?

Ovviamente sono cosciente del fatto che mai nessuno farà al giocatore queste domande, però, parlando tra noi tifosi, voi non fareste esattamente le stesse domande? E nel caso in cui mi fosse sfuggita qualche domanda, quale sarebbe la domanda che voi vorreste porre a Donnarumma?
Il tifoso supporta la squadra, il tifoso accetta le decisioni personali, ma ciò che il tifoso proprio non sopporta, è quando viene superato il limite della decenza e si sente preso in giro nel suo punto più debole ovvero la fede calcistica.
Detto ciò, auguro il meglio ad un ragazzo che ha tanto da imparare, e che ha dimostrato finora quale sia il suo vero limite.

FORZA MILAN