Salve a tutti, sebbene io sia una persona che legge molto e partecipa poco ai commenti, a volte mi sono permesso di scrivere qualche riga per quanto riguarda la mia squadra del cuore e chi nel bene o nel male ne ha fatto parte.
Con questa logica scrissi, nel momento in cui pochi osavano, che il lavoro di Allegri era alquanto opinabile e coperto dalla bravura di chi, prima di lui, era stato capace di costruire avendo poche risorse, una macchina da guerra invidiabile da molti. E noto a tutti che si sta parlando di chi c'era prima di Allegri nella sua prima esperienza juventina, ovvero Antonio Conte, che per quanto possa essere simpatico o antipatico, non gli si può non riconoscere la bravura nello spremere un gruppo e portarlo alla vittoria in poco tempo.

Gli allenatori si suddividono in vari e svariati gruppi, tra chi ha fatto la gavetta e per diritto arriva a certi livelli, e chi pur avendo fatto la gavetta purtroppo non arriva ad affermarsi a livelli alti, chi è un motivatore, e chi è un tattico, chi è molto bravo nello spiegare come muoversi in campo ad ogni singola partita, chi invece si limita a caricare ogni singolo giocatore sapendo dove puntare e cosa può ottenere, facendo così, da quest'ultimo, sempre per il bene della squadra.
Ovvio che ognuno di noi ha simpatie per un allenatore piuttosto che per un altro, e questo è un diritto sacrosanto, ma penso che non si possano negare i fatti, che mi piacerebbe porre alla vostra attenzione:
Allegri penso sia stato molto fortunato ad avere la possibilità di allenare determinate squadre in determinati momenti della loro storia: quando Allegri arrivò al Milan, penso che in pochi possano obiettare sulla superiorità della squadra rossonera rispetto alle altre pretendenti, con una Juventus che era appena risalita dalla serie B dopo quel periodo nero in cui si è trovata per ragioni che al momento non ci interessano, un'Inter Roma e Lazio che sebbene ottime squadre non avevano ancora quel qualcosa in più che aveva il Milan, infatti appena arrivato al Milan Allegri vinse lo scudetto, nonostante fosse uno scudetto arrivato all'ultima giornata e più sudato di quel che ci si aspettasse, ma non era un problema perchè l'obiettivo era stato raggiunto, e un allenatore che arriva da una "piccola", passatemi il termine, ci sta che possa fare una stagione in cui si debba integrare nel mood delle grandi.

Detto questo, il secondo anno fu l'anno in cui incominciai ad avere i miei forti dubbi sulla qualità del gioco espressa dalla squadra, e l'accanimento su alcuni giocatori preferiti piuttosto che altri (Van Bommel/Pirlo) questo non per entrare nel tema di chi meritasse giocare o meno, il punto dove voglio arrivare è che in seguito al secondo anno in cui il Milan perse lo scudetto contro una Juventus che non si poteva dire fosse allo stesso livello del Milan, indipendentemente dalle sviste arbitrali che fanno e faranno sempre parte del calcio, la squadra si vedeva per la prima volta dopo anni, come se si stesse sfaldando, per una qualche misteriosa ragione. Si potrebbe pensare che come logico che sia, i cicli finiscano e di conseguenza ogni squadra prima o poi cede lo scettro, ma il modo in cui si concluse la storia di Allegri con il Milan mi lascio moltissimi dubbi, dalla qualità del gioco, inesistente, dalla gestione dei giocatori, molto contestabile, e perfino ai rapporti all'interno di uno spogliatoio per il quale il Milan è sempre stato invidiato da molte società.
In questo modo terminò l'era di Allegri al Milan e iniziò quella alla Juventus, dove prese il comando di una squadra che aveva ben poco da aggiustare e che funzionava in maniera automatica, come un orologio svizzero, nella quale qualsiasi innesto era all'altezza, o supportato della vecchia guardia, dava il massimo in campo, mitigando le lacune tecniche. All'arrivo del tecnico toscano però io ho rivisto gli stessi problemi che si riscontravano nel Milan, ovvero la mancanza di gioco e le vittorie arrivate grazie ai colpi dei singoli giocatori che risolvevano i problemi. Ovviamente ripeto che nella Juventus si giocava già a memoria, quindi una base molto buona c'era, e le vittorie erano meritate, ma si vedeva in poco o niente la mano del nuovo mister sul gioco della squadra.

Mi potrei dilungare per ore e per pagine e pagine elencando mille altri motivi o episodi che destano qualche dubbio sulle capacità dell'allenatore toscano, ma vorrei tagliare, supponendo di aver fatto abbastanza chiarezza sul mio punto di vista, facendovi notare una cosa: adesso che alla Juventus c'è bisogno di nuove idee e di una guida che riesca a indirizzare la squadra bianconera verso lidi che le competono, il vostro capitano si sta destreggiando da solo e i risultati purtroppo adesso sono inesorabili, e tutto ciò che ho detto fino ad ora sarà ancora più visibile sperando che anche chi ha cercato di appoggiare ( anche giustamente ) il proprio allenatore, spero possa prendere in considerazione il tutto in maniera un po' più obiettiva e capire che forse il capitano della vostra nave non è adatto a questo tipo di mare.
Il mio è un pensiero che porto avanti da tempo osservando attentamente il lavoro svolto, e siccome tempo addietro avevo già sollevato il problema, scrivendo un articolo a riguardo, prendendomi delle critiche come è giusto che sia, perchè il mio punto di vista non deve essere per forza accettato soprattutto in un momento in cui vado controcorrente, ma ora che è passato un po' di tempo mi piacerebbe sapere se effettivamente qualche persona abbia cambiato idea e si sia resa conto che le mie parole non erano del tutto sbagliate.
Ricordo che Allegri è un buon allenatore, ma per come la vedo io, non all'altezza della sua fama e che secondo me, per meritarla davvero, dovrebbe dimostrare ancora quel qualcosa in più che finora, almeno personalmente, non ho visto.
Un saluto e come sempre...
FORZA MILAN