Ero scettico, lo ammetto, non credevo che Simone Inzaghi desse prova di essere un allenatore cosi preparato sotto tutti i punti di vista, capace di raggiungere risultati che in pochi speravano.

Appena approdato alla Lazio, ha cercato fin da subito, di capire le qualità pricipali dei suoi giocatori, cercando di realizzare un contesto tattico dove ognuno valorizzi al meglio le proprie qualità.

Il 3-4-2-1 è frutto di un grande lavoro su tutti i reparti, i tre difensori non hanno grandi capacità tecniche, ma sotto il punto di vista fisico sono formidabili, nell'uno contro uno dominano, nei colpi di testa difficilmente vanno in difficoltà, con il ripiegamento dei due esterni di centrocampo diventa una difesa a cinque, usando un termine calcistico, si forma il cosidetto " muro difensivo", sfrutta al meglio le qualità fisiche dei suoi difensori.

Il centrocampo è il punto nevralgico per ogni team, come sappiamo deve collegare tutti i reparti. Dopo la partenza di Biglia, ecco l'arrivo di Lucas Leiva, un giocatore con un esperienza sublime, tecnicamente ha qualche limite, ma grazie alla sua intelligenza tattica, lo rendono un giocatore solido in mezzo al campo, riesce a dare equilibrio a tutta la squadra. Parolo è il classico giocatore che tutti vorrebbero, grande spirito di sacrificio, capace di sviluppare le due fasi con la stessa intesità, quando Milinkovic- Savic si abbassa a prendere il pallone, ecco il puntuale inserimento di Parolo. Ecco un altra mossa di Inzaghi, il giocatore serbo, agisce da "Finto" trequartista.

Passiamo al reparto offensivo, il centravanti di Torre Annunziata, Ciro Immobile, ha una grande qualità, il "tempo d'inserimento", attacca lo spazio dietro ai difensori con un tempismo perfetto, tutta la manovra Laziale aspetta il momento giusto per  verticalizzare dietro ai difensori.

Arriviamo al talento spagnolo, Luis Alberto. Nessuno credeva alle qualità di questo giocatore, Inzaghi gli ha dato piena fiducia, l'ha inserito in un contesto tattico dove puo esprimere tutto il suo potenziale, giocando da trequartista, ( il suo ruolo naturale) ha la possibilità di cercare l'uno contro uno, liberare Immobile con un passaggio filtrante, o viceversa, cercare il dialogo con i centrocampisti. Come diceva il filosofo Herbert Marcuse, Fantasia al potere.

In questo momento Simone Inzagni merita tanti, tanti, compliementi... chapeau Mister