I problemi della Roma non sono complessi, anzi; i giocatori non hanno una mentalità vincente, lo spogliatoio è privo di un leader capace di trasmettere con risolutezza grinta e determinazione, è ultimo; un calciomercato senza senso.

Il primo capro espiatorio non poteva che essere Eusebio Di Francesco, ma a mio avviso non ha colpe, sta svolgendo il suo lavoro con grande impegno e professionalità, nei momenti difficili si è sempre esposto in prima persona subendo critiche dalla stampa e addetti ai lavori, e questo non può che rendergli onore.
Durante la sessione di mercato sono arrivati: Kluivert, Marcano, Pastore, Nzonzi, Cristante, ma stanno dimostrando di non riuscire a entrare nei meccanismi tattici di Di Francesco, e qui la colpa è di Monchi, non prendendo in considerazione i consigli dell'allenatore ha acquistato giocatori per mostrare a tutti la sua bravura non pensando alle reali esigenze della Roma.
L'unica nota positiva è Zaniolo, ma il giovane talento di Massa è arrivato grazie allo scambio con Nainggolan, e in questo caso un po' di fortuna e intuito hanno aiutato.
Senza dimenticarci di Patrick Schick, acquisto da 40 milioni voluto fortemente da Monchi che si sta rivelando un autentico flop. Il ragazzo della Republica Ceca ha qualità tecniche immense, ma le sue caratteristiche non si adattano agli schemi tattici proposti da Di Francesco (Giampaolo aveva previsto tutto).

Ai tempi del Siviglia, Monchi ha svolto un lavoro impeccabile, ma in questo momento deve assumersi le proprie responsabilità, ha voluto dimostrare a tutti la sua bravura, ha ragionato e agito in maniera egoistica acquistando giocatori non adatti al progetto tattico che stava portando avanti la Roma.