Atalanta 8: La Dea ci ha abituato a partenze lente e alla necissità di un periodo di assestamento e quest'anno non fa eccezione. Dopo una partenza un po' a rilento però i bergamaschi macinano punti e bel gioco nel segno di mister Gasperini, confermandosi per l'ennesimo anno una vera e propria potenza del calcio italiano. Questa stagione più delle altre sembra aver sofferto il doppio impegno in campionato e Champions, ma la squadra nerazzurra non si è disunita e arriva al turning point della stagione con un saldo quarto posto a +4 dalla Juventus in zona Europa League e a -8 dalla vetta. Sulla valutazione pesano anche le due battute di arresto nelle ultime due giornate in casa contro la Roma e a Marassi col Genoa. 

  • Top Zapata: Il carro armato colombiano si riconferma a un livello altissimo; fondamentale in manovra, affidabile in fase realizzativa e pura strapotenza fisica.
  • Flop Maehle: Dopo un europeo a livelli straordinari ci si aspettava il salto di qualità dall'esterno danese, specialmente considerando il delicato ruolo di sostituire Gosens. L'ex Genk si è invece dimostrato timido e in molte situazioni disordinato e distratto.

Bologna 7.5: I felsinei hanno compiuto uno step in avanti importante rispetto alla passsata stagione. I ragazzi di Mihajlovic sono entrati sempre più in sintonia tra loro e con lo stesso mister, riuscendo ad infilare prestazioni importanti e a volte anche inaspettate contro squadre sulla carta più forti. Bottino di 27 punti al termine del girone di andata; questo permette una tranquillità importante in chiave salvezza e sognando più in grande non chiude le porte ad un sogno europeo. Un plauso anche alla dirigenza che con il mercato estivo è riuscita a puntellinare la rosa in maniera intelligente.

  • Top Svanberg: Il centrocampista svedese ha alzato il livello delle proprie prestazioni in maniera importante, e ad oggi risulta essere forse l'unico vero irrinunciabile dell'undici rossoblu. Mihajlovic se lo gode, consapevole che questa potrebbe essere la sua ultima stagione in Emilia.
  • Flop Soriano: Il capitano non riesce ad incidere; da quando ha abbassato il suo raggio d'azione le prestazioni ne hanno risentito. Stupisce soprattutto l'apporto praticamente pari a zero in zona gol per un giocatore che nelle scorse stagioni aveva abituato a ben altri numeri.

Cagliari 3: Gli isolani deludono in lungo e in largo. Nonostante una rosa che sulla carta avrebbe ottime potenzialità, i rossoblu collezionano un misero bottino di 10 punti in 19 partite. Il cambio in panchina con Mazzarri che subentra a Semplici non ha portato alla squadra ne tranquillità ne tantomeno un twist nelle prestazioni; i sardi giocano in maniera timida, attendista e poco incisiva. Ad oggi la salvezza sembra un miraggio.

  • Top Joao Pedro: Difficile trovare un top nel contesto Cagliari. Se c'è qualcuno che nonostante tutto continua a dare l'anima e a mantenere numeri importanti, quello è il capitano brasiliano.
  • Flop Godin: Altrettanto difficile trovare un flop. Sarebbero molti i nomi da menzionare ma tra tutti quello del centrale uruguaiano è quello che fa più clamore per esperienza e carisma.

Empoli 8: I toscani mostrano un calcio spavaldo e divertente andandosi a giocare qualsiasi partita a viso aperto, anche contro le corazzate del calcio italiano. Nota di merito a mister Andreazzoli che è riuscito a reinventarsi e ad adattarsi ai tempi che corrono, proponendo una squadra con mentalità offensiva che non ha paura di nulla. 27 punti e nona posizione in classifica hanno superato le aspettative più rosee per una squadra neopromossa che però non sembra avere alcuna intenzione di accontentarsi.

  • Top Bajrami: Grandi aspettative sul fantasista albanese tutte ampiamente ripagate. Dai piedi del numero 10 passano la maggior parte delle sortite offensive degli Azzurri: estro, grande QI calcistico e un piede molto educato si fanno notare.
  • Flop Cutrone: Ci si poteva aspettare la stagione del rilancio per l'ex attaccante del Milan, con un ritorno ad una dimensione che sembrava potesse appartenergli di più. In realtà la punta si fa sentire poco soprattutto in zona gol, che da astro nascente sembrava essere il suo habitat naturale.

Fiorentina 8: Stessa regione, altra città, altro 8 in pagella. I viola hanno cambiato completamente faccia rispetto all'anno scorso viaggiando a ritmi molto importanti. Italiano ha stravolto i gigliati, portandoli a prestazioni e risultati notevoli che hanno permesso di competere con squadre sullla carta più attrezzate come Roma, Lazio e Juventus. Una Fiorentina che è bella e balla, col sogno Europa che ad oggi sembra alla portata.

  • Top Vlahovic: Veramente poco da dire sul 9 serbo. Secondo solo a Lewandowski nella classifica dei topscorer europei, riesce a mettere in fila prestazioni superbe collezionando numeri da fenomeno. In estate c'è aria di asta.
  • Flop Castrovilli: Dall'ex Cremonese ci si poteva aspettare lo step che lo avrebbe consacrato come uno dei top di centrocampo nel nostro paese, specialmente in relazione all'arrivo di Italiano che è ben noto per sfruttare e far rendere al meglio le mezzali con quelle caratteristiche; complice anche lo sfortunato infortunio però non è riuscito a brillare come previsto. 

Genoa 3: Discorso simile a quello per il Cagliari. Una rosa che dovrebbe vedere l'obiettivo salvezza ampiamente alla portata e che invece si trova a sfornare prestazioni deludenti seguite da risultati altrettanto negativi. Anche in questo caso il cambio allenatore non ha dato i suoi frutti col passaggio da Ballardini a Shevchenko sotto la cui guida il Grifone ha collezionato un bottino inaccetabile di 2 punti con solamente 2 gol fatti in ben sette partite.

  • Top Cambiaso: Nel tracollo generale dei liguri l'esterno italiano si è messo in mostra per personalità, doti tecnico-tattiche e tanta volontà. Giocatore che se alzerà ancora il proprio livello può puntare a club più importanti.
  • Flop Sirigu: Molte volte poco colpevole visti i rinomati buchi difensivi, il portiere ex Torino però non ha saputo portare quella sicurezza e quell'esperienza che ci si poteva aspettare e che aveva mostrato nelle stagioni passate.

Hellas Verona 7: Buon campionato da parte degli Scaligeri che dopo un inizio drammatico sotto la guida di Di Francesco hanno trovato nuova verve nell'arrivo di Tudor. Come ogni anno si confermano squadra ostica da affrontare con un principio di gioco ben chiaro, propensione all'attacco che però non sacrifica una grande fisicità e una buona solidità difensiva. Queste prestazioni hanno assicurato ai gialloblu una situazione di classifica tranquilla, con un dodicesimo posto a fronte di 24 punti, maturato anche mietendo alcune vittime illustri.

  • Top Simeone: Senza dubbio il migliore dei mastini. Questa è la stagione del rilancio definitivo per il Cholito che si ritrova finalmente al centro di un progetto che lo valorizza e grazie al quale concorre addirittura per il titolo di capocannoniere.
  • Flop Veloso: Da geometra della squadra irrinunciabile nelle scorse stagioni, le sue prestazioni sono in declino complici anche alcuni acciacchi fisici e la scalata nelle gerarchie dei calci piazzati di Barak. 

Inter 9: Regina della Serie A che da campione in carica si riconferma al primo posto e si laurea campione di inverno a +4 dai cugini del Milan. Squadra che dopo una partenza zoppicante con qualche inciampo di troppo ha trovato una quadra importante e marcia ora a ritmi che sembrano insostenibili per le inseguitrici. Superbo il lavoro di mister Inzaghi che da una forte base lasciata in eredità da Conte costruisce una vera e propria corazzata; solidi, concreti e belli da vedere, i nerazzurri meritano il primo posto in questa classifica.

  • Top Calhanoglu: Lo sgarbo del mercato estivo nei confronti del Diavolo ha portato all'Inter enorme giovamento. Il turco, dopo una partenza a singhiozzi e con l'ombra dell'etichetta di discontinuo che pendeva sulle sue spalle, ha trovato in Inzaghi un allenatore che riesce a sfruttare al massimo le sue grandi doti balistiche e la grande intelligenza in mezzo al campo. Calci piazzati, assist e tiri da fuori; ben 13 contribuzioni per l'ex rossonero nel solo girone di andata
  • Flop Sensi: Con l'arrivo del tecnico piacentino ci si poteva aspettare un rilancio del fantasista nerazzurro. Così non è stato; poca affidabilità dal punto di vista fisico e mai incisivo quando chiamato in causa, a lui vengono preferiti Vidal e Gagliardini.

Juventus 6: Sufficienza striminzita per la Vecchia Signora. I bianconeri partono in maniera shock, stanziando per alcune giornate in zona a rischio retrocessione. La minestra riscaldata Allegri non sembra funzionare come dovuto; gioco sterile, poca lucidità e solidità rivedibile. Il 6 viene raggiunto grazie ad un finale di anno con un buon filotto di risultati utili che però portano la squadra ad un quinto posto a -4 dalla zona Champions che non fa di certo felici i tifosi.

  • Top Cuadrado: Duttilità e estro al servizio dell'allenatore. Giocatore che a volte può risultare lezioso ma che toglie le castagne dal fuoco in molte situazioni ostiche e che comunque risponde sempre presente quando chiamato in causa.
  • Flop Kulusevski: Ragazzo sbarcato a Torino con tutti gli occhi puntati addosso; dopo una stagione fallimentare sotto la guida di Pirlo, l'arrivo di Allegri sembrava potesse dare nuova linfa al giovane svedese che invece non riesce mai ad incidere e non sfrutta nemmeno l'assenza per infortunio di Chiesa.

Lazio 6: Anche qui una sufficienza un po' tirata. I biancocelesti sembrano una squadra capace di grandissimi exploit, come la vittoria contro l'Inter, ma che poi si perde in un bicchier d'acqua. Arrivano infatti anche risultati inaspettati e pesanti contro squadre ampiamente alla portata che fanno storcere il naso. Va comunque considerata l'attenuante del cambio allenatore che con se ha portato dettami tattici completamente estranei a quelli dell'ex allenatore Inzaghi e che per forza di cose necessitano di tempo per essere assorbiti.

  • Top Pedro: Quella biancoceleste sembra essere l'esperienza della nuova giovinezza per Pedrito che dall'alto della sua classe ed esperienza prende per mano tutta la squadra e la trascina anche in momenti di difficoltà. 7 gol e 3 assist è un bottino importante che lo candida a top della squadra.
  • Flop Lazzari: Fallimento annunciato quello dell'ex Spal che da terzino di una difesa a quattro proprio non riesce a performare come al suo solito. Si pensava potesse beneficiare della propensione offensiva del gioco di Sarri ma in realtà si è rivelato un nulla di fatto scivolando nelle gerarchie.

Milan 8: La Milano rossonera può dirsi soddisfatta della prima metà del campionato. Nonostante un anno dopo non sia riuscita a confermare la nomina di campione d'inverno, quello del Milan è un secondo posto ampiamente meritato e che sa di conferme. I rossoneri si trovano a soli 4 punti dalla vetta occupata dai cugini nerazzurri grazie ad una solidità notevole e all'espressione di un calcio estremamente moderno comandato dal mister Pioli. Qualche inciampo evitabile dato anche dagli innumerevoli infortuni non va ad influenzare la valutazione su quella che è una prima metà di stagione ampiamente soddisfacente del Diavolo.

  • Top Tomori: Il centrale inglese ha rapito il cuore di tutti i tifosi grazie alla sua enorme personalità in campo affiancata a una grande capacità di lettura e doti fisiche eccezionali. La Serie A ha scoperto uno dei suoi migliori centrali.
  • Flop Hernandez: Non un orrendo campionato quello del terzino sinistro, ma da un giocatore del suo calibro ci si aspetta molto di più. Buon inizio e buona fine ma in mezzo due mesi di nulla che non si addicono alle qualità del francese.

Napoli 7.5: Voto figlio di una media tra l'inizio stupefacente e una porzione finale al limite del disastroso. La stagione dei ragazzi di Spalletti ha toccato picchi altissimi e baratri profondi; sul rendimento della squadra hanno sicuramente pesato infortuni e covid che hanno letteralmente falcidiato la rosa degli azzurri, ma nonostante questo risultano inspiegabili alcuni tracolli contro le piccole, specialmente per una squadra che era partita con un ritmo da scudetto.

  • Top Koulibaly: Il difensore è tornato in grande spolvero a livello dei suoi migliori anni sotto la guida Sarri. Pochi giocatori pari ruolo hanno un impatto tale sulla squadra e a testimonianza di ciò basta vedere la differenza di rendimento del Napoli pre e post infortunio del sengalese.
  • Flop Lozano: Dopo molti alti e bassi dal messicano ci si aspettava che potesse stabilizzare le proprie prestazioni su un livello più elevato; così non è stato e l'esterno ex PSV è risultato molto spesso inconsistente al contrario dei suoi compagni di reparto. 

Roma 6.5: La situazione alle due sponde del Tevere è molto simile. La stagione giallorossa è iniziata all'insegna dell'entusiasmo per lo sbarco nella capitale di un allenatore del calibro di Mourinho. Le aspettative non sono però state rispettate in toto, e dopo un inizio di stagione che lasciava pensare a un gran campionato, i capitolini hanno incappato nei soliti errori di percorso che negli ultimi anni non permettono il grande salto di qualità. Al giro di boa la Roma arriva con 32 punti e un sesto posto che non spegne i sogni di Champions ma che forse ridimensiona un pò' le aspettative iniziali. 

  • Top Pellegrini: Il centrocampista ha ereditato ufficialmente la pesante fascia di capitano della Roma e in risposta ha alzato il livello in maniera esponenziale. Nonostante un infortunio che lo tiene lontano dal campo da quasi un mese infatti, è stato a mani basse il giocatore più impattante tra i giallorossi rappresentando un vero e proprio punto di riferimento.
  • Flop Villar: Ridimensionamento preoccupante quello del talento spagnolo; da faro della mediana di Fonseca a quinta scelta nel centrocampo di Mourinho. Fin dal primo momento sembra non esserci stato alcun feeling tra i due e questo ha portato a una mancanza di fiducia che è risultata poi in una grossa involuzione nelle prestazioni.

Salernitana 4: Stagione a dir poco difficoltosa per i campani i quali oltre ad un tabellone preoccupante che recita 8 punti con 11 gol fatti e 42 subiti, si vedono vittima di problemi societari che sembrano irrisolvibili. Un punto in più rispetto alle compagne di zona retrocessione in quanto già da inizio stagione si aveva la sensazione di una rosa non adatta alla categoria, contrariamente a Genoa e Cagliari.

  • Top Coulibaly: Uno dei pochissimi giocatori che all'interno di un contesto così difficoltoso è riuscito comunque a mettere in mostra buone qualità e capacità.
  • Flop Simy: Arrivato come grande colpo del mercato estivo, ci si aspettava una grande mano in fase realizzativa da un giocatore che ha chiuso la scorsa stagione con ben 21 gol. La realtà ha visto un giocatore che non è riuscito minimamente a incidere come sperato deludendo tifosi e dirigenza,

Sampdoria 6: Campionato senza infamia e senza lode quella dei blucerchiati i quali raggiungono quota 20 punti con un +9 dalla zona retrocessione che mette un po' di tranquillità alla piazza nonostante gli scossoni societari. Squadra che per potenzialità potrebbe fare molto meglio ma che forse si accontenta del minimo sindacale.

  • Top Candreva: Seconda giovinezza vissuta dall'esterno ex Inter; sempre nel vivo dell'azione, il più coinvolto in assoluto, e soprattutto molto incisivo in zona gol portando ben 11 contribuzioni totali e prestazioni sempre convincenti.
  • Flop Damsgaard: Come per Maehle, i lampi fatti vedere all'Europeo lasciavano sperare in una stagione della consacrazione per il trequartista danese, mentre invece ci si trova di fronte a prestazioni sottotono e una grande fragilità fisica che lo ha portato a un lungo stop.

Sassuolo 7: Squadra che forse raccoglie meno di quello che semina. La guida di Dionisi sembra portare i suoi frutti sotto il punto di vista del gioco che come ogni anno risulta uno dei più fluidi e gradevoli. Nonostante questo però la situazione di classifica non è nelle migliori considerando il tredicesimo posto maturando 24 punti. La nomina di ammazza-big rimane ma da una squadra che l'anno scorso non è andata in Europa solo per la differenza reti ci si aspetta di più. 

  • Top Frattesi: Altro anno, nuovo talento sfornato dagli emiliani. Il centrocampista al primo anno da titolare in Serie A ha dimostrato un bagaglio di qualità importantissimo e che fa già gola a tutte le big del campionato. Dinamismo, tecnica e un'educazione tattica che lo porteranno lontano.
  • Flop Boga: Giocatore dal tasso tecnico fuori dal normale e con una rapidità di gambe e di pensiero che fa invidia. Questo però non è stato capace di tradurlo in prestazioni convincenti sul campo, con una prima parte di stagione sottotono. La possibilità di riscatto gli verrà data dall'Atalanta che sembra aver già chiuso per il suo acquisto.

Spezia 5.5: Stagione che non prometteva fuochi d'artificio per la squadra ligure e così e stato. Grandi le difficoltà incontrate in campo dai bianconeri che nonostante alcuni exploit inaspettati contro le teste di serie, fanno grossa fatica. Quartultimo posto con un distacco di 5 punti dalla zona retrocessione e esonero di Thiago Motta all'orizzonte; situazione che non permette di riposare sugli allori e che non porta alla sufficienza.

  • Top Maggiore: Il giovane capitano non delude le aspettative e mostra chiaramente come il suo talento è destinato a piazze più importanti; già per gennaio si parla di possibili trasferimenti a club blasonati.
  • Flop Bastoni: Il tuttofare nella scorsa stagione aveva mostrato delle qualità decisamente interessanti, suscitando anche l'interesse tra i club di Serie A. Quest'anno però sembra non riuscire a replicare le prestazione dell'anno passato, deludendo un po' le aspettative.

Torino 7: I granata sotto la guida di Juric hanno cambiato marcia rispetto alle ultime stagioni col perenne brivido della retrocessione come costante. Il Toro sembra ora una squadra solida, quadrata, sempre difficile da affrontare. Undicesimo posto che fa vivere sogni tranquilli ai tifosi e che lascia un po' l'amaro in bocca al pensiero dell'assenza prolungata di Belotti, essendo forse la mancanza di un terminale offensivo prolifico il problema maggiore.

  • Top Pobega: Centrocampista completo in tutto e per tutto; corre, smista, difende e si fa sentire in zona gol. Dopo un anno notevole allo Spezia il centrocampista di proprietà del Milan si riconferma su certi livelli e stuzzica i rossoneri in vista di un possibile ritorno a casa.
  • Flop Belotti: Grande rammarico per la stagione del gallo, rovinata da infortuni a ripetizione che non hanno permesso di incidere nemmeno nelle poche partite disputate da parte del capitano.

Udinese 6.5: Stagione che sembra un po' riscattare i bianconeri dalle brutte uscite degli ultimi anni. Non è la squadra più bella del campionato ma in compenso è molto compatta e ha sempre un piano partita ben chiaro in mente. Molti dubbi sui motivi che hanno portato all'esonero di Gotti, con il subentro di Cioffi che però al momento sembra mantenere un buon rendimento.

  • Top Beto: L'attaccante portoghese in questa prima metà di campionato ha messo in mostra tutte le sue qualità e lo strapotere fisico che lo contraddistingue. Trova il fondo della rete per ben 7 volte portando punti importanti alla propria squadra.
  • Flop Pereyra: Con l'addio di De Paul, dal Tucu ci si aspettava che potesse prendere per mano la squadra al pari del connazionale ma così non è stato. Forse mancanza di leadership o forse troppa discontinuità, è stata una prima parte di stagione deludente da parte del leader tecnico della squadra.

Venezia 6.5: Praticamente stessa situazione di classifica dello Spezia, con un solo punto in più rispetto ai liguri, ma in campo tutta un'altra storia. La squadra della Serenissima gioca un buon calcio che rinuncia ad una filosofia prettamente attendista e che premia di più il gioco propositivo permettendo di mettere in mostra anche i giocatori tecnicamente più validi.

  • Top Aramu: Prima dell'approdo in Serie A gran parte del peso offensivo della squadra di Zanetti pesava sulle spalle del numero 10 e la stessa situazione la ritroviamo nella massima categoria. Il fantasista nonostante il cambio di palcoscenico non ha deluso sfoggiando tutte le sue doti tra cui un mancino sublime che ha fatto la differenza portando a ben 8 contribuzioni.
  • Flop Romero: Il portiere aggregatosi e metà del girone di andata per sostituire Lezzerini non ha dato la spinta che ci si poteva aspettare da un giocatore con palmares e carriera importanti come lui, facendo a volte errori che hanno fatto perdere potenziali punti preziosi.