Manuel Neuer, nato a Gelsenkirchen il 27 marzo del 1986, portiere del Bayern Monaco e della nazionale tedesca. Forse una delle figure più rappresentative in assoluto della generazione di fenomeni che hanno portato al trionfo della Mannschaft nel mondiale del 2014 in Brasile, e in generale uno dei portieri che di diritto entreranno nella top dei più forti della storia insieme a pochi eletti. Il gigante tedesco ha iniziato la sua carriera prestissimo, ad appena cinque anni, approdando nello Schalke 04, squadra della sua città e con la quale ha militato lungo tutta la trafila delle giovanili. Sarà proprio con lo Schalke che Neuer troverà il suo esordio in Bundesliga, nel 2006, e in Champions League, nel 2007, arrivando addirittura a diventarne capitano. Il primo giugno del 2011 arriva però il vero e proprio turning point della carriera di Neuer; arriva infatti la chiamata del Bayern Monaco, la squadra per distacco più forte in Germania, che per la bellezza di 30 milioni di euro si assicura le prestazioni sportive del portierone dei Konigsblauen. Col senno di poi mai nessun investimento risulterà altrettanto azzeccato: una volta sbarcato a Monaco di Baviera infatti, Neuer incrementa in maniera spaventosa le proprie prestazioni, e anno dopo anno arriverà a un livello tale che gli permetterà di togliersi grandi soddisfazioni a livello personale e grandi successi a livello di club. Con la maglia della corazzata bavarese infatti, Neuer arriverà a conquistare per ben nove volte di fila la Bundesliga e sollevando al cielo anche la Champions League nelle stagioni 2012/2013 e 2019/2020. 

Ciò che però ha marchiato a fuoco il nome di Manuel Neuer nella storia del calcio non è tanto la sua carriera, che comunque possono vantare in pochissimi, ma piuttosto la sua capacità di interpretare e rivoluzionare un ruolo che sembra estremamente schematizzato come quello del portiere. Fin dagli albori della sua carriera, Neuer si era fatto notare per una propensione estrema a giocare quasi all'altezza dei difensori, il che gli permetteva di fornire un'opzione aggiuntiva in fase d'impostazione e un importante vantaggio spaziale su situazioni di palle lunghe filtranti da parte delle squadre avversarie. Iconico ed esplicativo dell'approccio del portiere tedesco, il gol subito in Champions League dal centrocampista dell'Inter Dejan Stankovic, il quale riuscì a inquadrare la porta con una mostruosa volee da centrocampo in seguito ad un'uscita fuori area spregiudicata di Neuer che di testa aveva anticipato Milito su un lancio lungo. Ciò che però all'inizio sembrava solamente un tratto distintivo visto anche con occhio critico dai più puristi del ruolo, si sarebbe poi trasformato in una vera e propria rivoluzione nel modo di giocare dei numeri uno. 

Dall'incontro di Manuel Neuer con Pep Guardiola nell'estate del 2013 nascerà quella che è una nuova figura del calcio moderno e che anno dopo anno va sempre più affermandosi. L'allenatore spagnolo infatti, ha visto in Neuer una nuova possibilità di sfruttare il portiere come mai si era fatto prima. Grazie ad una grandissima capacità tecnica e abilità con i piedi, il portiere tedesco avanzò ulteriormente il proprio raggio di azione andando a ricoprire il ruolo di sweeper-keeper, ovvero di portiere che va però anche a svolgere le funzioni di un libero aggiunto. Questa trovata portò al Bayern Monaco grande giovamento andando ad aprire nuovissime soluzioni sia in fase difensiva che in fase offensiva; da questo momento in poi l'esperimento prese piede in molte squadre europee, andando ad espandersi fino a diventare ad oggi una delle soluzioni più sfruttate in tutto il panorama calcistico. Da quel momento in poi nascerà di conseguenza una nuova scuola di portieri che vedranno in Neuer un vero e proprio riferimento; la figura del portiere come undicesimo giocatore di movimento diventerà infatti un leitmotiv che accompagnerà la crescita di quelli che poi sarebbero diventati alcuni tra i portieri più forti al mondo tra i quali è possibile annoverare Ter Stegen, Oblak, Alisson e Ederson. Oltre a ispirare la nuova scuola, la "rivoluzione neueriana" spingerà all'adattamento anche i portieri più vecchi, come è stato possibile osservare nel nostro campionato con Handanovic, perfetto esempio di portiere che ha saputo reinventarsi ed evolversi rispetto al ruolo "tradizionale" e diventando uno dei portieri che gioca più palloni con i piedi in tutta Europa.
Quella di Neuer dunque non è la semplice storia di un portiere molto vincente, ma rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella storia del gioco più amato del mondo: il nome del tedesco non solo verrà ricordato per i grandissimi risultati raggiunti, ma verrà annoverato al fianco di coloro che con la loro interpretazione del calcio hanno cambiato lo sport stesso, come Leo Messi e Johan Cruyff.